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giovedì 27 settembre 2012

Rai: E' morto all'età di 82 anni l'ex. Presidente Giuseppe Morello.

Rai: E' morto l'ex Presidente Giuseppe Morello. Aveva 82 anni. 



E' morto a Roma, all'età di 82 anni, il Giornalista Giuseppe Morelli. Per un breve periodo era stato Presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai. Nato a Bagnara Calabra, aveva studiato a Torino e, dopo la Laurea, era stato assunto in Rai, a Roma, nel 1961, dove ha svolto l'attività di Giornalista Parlamentare. E' stato anche Presidente dell'Associazione della Stampa Parlamentare e Presidente dell'Ordine Giornalisti del Lazio e Molise. Il 27 Luglio 2000 aveva ricevuto da Presidente Ciampi l'onoreficenza di Grand'Uffuciale dell'ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Benevento: Scossa sismica di magnitudo 4.1

Benevento: Scossa sismica di magnitudo 4.1. Vissuti momenti di panico. 



Una scossa sismica è stata avvertita dalla Popolazione in provincia di Benevento, tra i comuni di Paduli, Pietrelcina e Sant'Arcangelo Trimonte. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia l'evento tellurico si è verificato alle 3:08 con magnitudo 4.1. Dai controlli effettuati dalla Protezione Civile non risultano danni a persone o cose. 

ALCOA: Glencore vuole energia a 25 euro. Trattative sempre più difficili.

ALCOA: Glencore vuole energia a 25 euro. Trattative sempre più difficile, aumenta la rabbia fra i lavoratori. 



La società svizzera "Glancore", che dovrebbe subentrare all'americana Alcoa nella proprietà dello Stabilimento per la produzione di alluminio di Portovesme, chiede come condizione che il prezzo dell'energia non superi nei prossimi dieci anni i 25 euro/Mwh. Attualmente il costo che paga Alcoa è di 35 euro. La richiesta è stata messa nero su bianco in una lettera inviata dalla multinazionale, già proprietaria di Portovesme S.r.l, al sottosegretario De Vincenti e al Governatore della Sardegna Cappellacci. Glancore pone anche il problema delle infrastrutture stradali e portuali. Le trattative a questo punto diventano ancora più difficili. 

Politica. Fornero: Almeno un'anno per restituire le 14 esime percepite indebitamente dagli Italiani.

Politica. Fornero: Almeno un'anno per restituire le 14 esime percepite indebitamente dagli Italiani. 



Le quattordicesime del 2009, indebitamente percepite da circa 200 mila pensionati, saranno restituite in 12 rate. Lo ha assicurato il Ministro del Lavoro, Fornero. Negli anni passati - ha spiegato Fornero - le somme venivano restituite in 5 mesi. Quest'anno sono 200 mila i pensionati coinvolti e, in considerazione del fatto che viviamo momenti difficili, l'Inps ha deciso di dilazionare la restituzione dovuta in 12 mesi. Ma io stessa - continua il Ministro - ho chiesto all'Inps di prevedere un ulteriore diluizione. Da parte del Governo c'è sensibilità e impegno. E' un atto dovuto. Ma c'è da essere - conclude il Ministro - Generosi. 

Italia. Coldiretti: "Spesa alimentare a picco".

Italia. Coldiretti: "Spesa alimentare a picco". 



La grande maggioranza degli Italiani ( 61% ) ha tagliato la spesa riservata ai consumi alimentari. Il dato è confermato dalla Coldiretti che segnala una diminuzione degli acquisti di latte, olio, e pesce ma anche di carni e di frutta. L'analisi evidenzia il crollo di vendite in tutte le tipologie distributive: negli ipermercati ( -3,1% ) ma anche nei discount ( - 0,1% ). La crisi colpisce maggiormente le classi più povere ma registra una crescita dei modelli di spesa alternativa, quelli a Km 0. 

mercoledì 26 settembre 2012

La Cassazione conferma: 14 mesi di carcere per il Direttore Sallusti.

La Cassazione conferma: 14 mesi di carcere per il Direttore Sallusti. 


La Cassazione ha confermato la condanna a 14 mesi di carcere per il Direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti ritenendolo "Colpevole" di diffamazione. Il Pg aveva ribadito la necessità di rivalutare la mancata concessione delle attenuanti. La Difesa di Sallusti: "Basta con il furore condannatorio". Il Ministro Severino: "Accellerare ddl che prevede solo pene pecuniarie". Il Figlio di Giovannino Guareschi: "Sallusti non subisca la stessa ingiustizia che subì mio Padre". 



Confanna definitiva. Condanna definitiva alla libertà di espressione. Oggi pomeriggio la Cassazione ha confermato la condanna a 14 mesi di reclusione per diffamazione aggravata nei confronti del direttore del Giornale Alessandro Sallusti. La V Sezione Penale ha, inoltre condannato il Direttore del Giornale alla rifusione delle spese processuali, a risarcire la parte civile e a pagare 4.500 euro di spese per il giudizio innanzi alla Suprema Corte. E' stato così confermato il verdetto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 17 Giugno 2011. Ci sarà, invece, un nuovo processo per il cronista Andrea Monticone imputato insieme a Sallusti. In mattinata anche la Procura della Cassazione ha chiesto per il Direttore del Giornale l'annullamento con rinvio delle attenuanti, ritenendolo "colpevole" di diffamazione, ma ribadendo la necessità di rivalutare la mancata concessione delle circostanze attenuanti. Alla prima occasione utile Libero ha pubblicato due articoli ugualmente diffamatori nei confronti del Giudice Cocilovo tacciandolo di essere un abortista perchè nel Dicembre del 2006 aveva criticato la frequente negazione del consenso all'aborto di minorenni da parte di un assessore della giunta Chiamparino, ha dichiarato l'avvocato di parte Civile Monica Senor, che rappresenta il Magistrato Giuseppe Cocivolo, parte Civile nel processo a Sallusti, imputato di diffamazione in relazione ad un articolo pubblicato nel 2007 su Libero, quotidiano di cui allora era Direttore Responsabile. Un articolo, come ha più volte precisato lo stesso Sallusti, neppure scritto da lui. La Corte di Appello di Milano avrebbe esercitato un furore condannatorio applicandogli la pena di 14 mesi di reclusione, senza attenuanti, per un articolo pubblicato sotto pseudonimo, ha sottolineato la difesa Sallusti, chiedendo l'annullamento della condanna. Secondo i Legali del direttore del Giornale, ci sarebbe un errore sulla persona nell'attribuire a Sallusti la paternità dell'articolo firmato sotto pseudonimo e si trattava di una convocazione davanti al tribunale della coscienza e l'articolo era coerente con la consueta contrapposizione di opposte fazioni sul tema dell'aborto: in questo schema deve essere considerata l'invocazione, da parte degli antiabortisti, della pena di morte per gli avortisti che danno la morte. Inoltre, nel ricorso scritto i legali di Sallusti hanno fatto presente che l'articolo era rispettoso dei principi di continenza e verità nell'esercizio del diritto di critica nel quale non si può pretendere affetticità. Nel mirino non c'era Cocivolo ma l'intero sistema che consente l'aborto. Tra il rischio di ledere l'onorabilità di qualcuno e quello di non informare l'opinione pubblica bisogna dare precedenza alla libertà di Stampa: condannare Sallusti al carcere è una persecuzione Politica, perchè un giornalista, anche in carcere può continuare a scrivere. Una condanna contro la quale tutto il mondo della Politica e della Stampa si è espresso in modo unanime. Dopo l'interessamento di Giorgio Napolitano, che ha assicurato nei giorni scorsi di avere a cuore la vicenda, e del Ministro della GHiustizia Paola Severino, oggi da New York, ha parlato il Premier Mario Monti."Ho seguito il problema direttamente, bisogna trovare - ha dichiarato Mario Monti - un equilibrio tra i due beni della società: la libertà di stampa e la tutela della reputazione". E ricorda che esistono diverse soluzioni in diversi paesi. E che l'Italia deve fare riferimento alle posizioni dell'Unione Europea. La posizione del governo, che intende arrivare a formulazioni ben chiare anche per quanto riguarda le pene che siano in linea con la Giurisprudenza della Corte di Strasburgo, sarà spiegata oggi alla Camera dal Ministro della Giustizia, Paola Severino. E proprio il Ministro della Giustizia, rispondendo a un'interrogazione presentata da Antonio Di Pietro, ha spiegato che è praticabile la possibilità di dare impulso a una sollecita calendarizzazione del ddl di iniziativa parlamentare sulla libertà di stampa in modo che, con una riforma in linea con gli altri paesi europei, sia prevista per il direttore responsabile accusato di diffamazione la sola pena pecuniaria e non il carcere. Il titolare dell'interrogazione, Antonio Di Pietro ha poi dichiarato che di dossieraggi ne ho subiti a decine anche dal diretto interessato ma la galera non è giusta, ci sono altri strumenti come il risarcimento del danno o la pena pecuniaria. In una democrazia evoluta va evitata la pena detentiva, Sallusti mi ha diffamato tante volte, chi diffama deve essere punito ma non con la carcerazione perchè si mette il bavaglio all'informazione.                    


 Gli Editoriali di Alessandro Sallusti





Sud Italia. SVIMEZ: Pil Sud -3,5%, il 25% senza lavoro

Sud Italia. SVIMEZ: Pil Sud - 3,5%, il 25% senza lavoro. 



Un Sud Italia a rischi desertificazione industriale dove i consumi non crescono da 4 anni, la disoccupazione supera il 25% e lavora meno di una giovane donna su quattro: questo secondo il rapporto Svimez 2012. Dal 2000 al 2010 oltre 1 mln e 350 mila persone sono emigrate dal mezzogiorno; il Pil del mezzogiorno nel 2012 scenderà a - 3,5% con investimenti a - 13,5%. L'associazione propone un nuovo paradigma per il Sud, servono più investimenti in ambito lavorativo.