Visualizzazioni totali

martedì 25 settembre 2012

Roma: Finisce in manette per spaccio il Direttore delle Poste del Senato

Roma: In manette per spaccio il Direttore dell Poste del Senato Orlando Ranaldi: Definito il braccio destro di un Boss dello spaccio. In manette anche un Vigile Urbano. 

Orlando Ranaldi Direttore delle Poste Senato
Finito in manette per spaccio di Cocaina. 

Questa volta a finire in galera per spaccio è il Direttore delle Poste del Senato Orlando Ranaldi, 53 anni, originario di Olevano Romano. L'accusa, spaccio di Cocaina. L'uomo è ritenuto il braccio destro di un Boss Albanese che gestiva i pusher nella parte sud dell'hinterland di Roma. Ranaldi, ritirava la droga a Roma, poi la rivendeva per conto dell'organizzazione. In manette anche un Vigile Urbano del Comune di Val Montone, Stefano Gallo, e un 'autista della Cotral, Alessandro Mele che si sarebbero prestati, anche con le loro auto di servizio per vendere la droga. 

ALCOA: Scontri a Cagliari, 4 i feriti.

ALCOA: Scontri a Cagliari, 4 i feriti.



Resta alta la tensione a Cagliari, davanti all'assessorato Regionale del Lavoro, dove gli operai dell'Alcoa manifestano in occasione dell'incontro tra Sindacati e Assessore per avere garanzie sugli ammortizzatori sociali. Tra forze dell'Ordine e lavoratori ci sono stati degli scontri, quando un gruppo ha cercato di entrare nei locali dell'Assessorato. Quattro persone sono rimaste ferite, due tra gli agenti. La Segreteria Provinciale della Uilm del Sulcis ha riferito di aver ricevuto calci nella schiena. Mobilitazioni anche all'Ilva di Taranto, con un presidio di Fim e Uilm. 

Politica: Berlusconi, Monti? bene, ma poi condizionato.

Politica: Berlusconi, Monti? bene, ma poi condizionato.



Monti Bis? non è un errore, ma per essere candidato occorre innanzitutto volersi candidare. Aspettiamo e vedremo - questo quanto dichiarato dal Cav. Silvio Berlusconi - Purtroppo sul Governo Monti ha pesato il condizionamento della sinistra -continua l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi all'Hiffington Post - Rispetto a Monti sarei meno ligio alla Germania che detta le regole. Berlusconi si dice disposto a sostenere un candidato per costruire un nuovo centrodestra, ma anche,  a mettersi in gioco in eventuali primarie del Pdl. Ma avverte: "Ci sono pericoli concreti. Il primo è che l'Italia torni in mano alla vecchia nomenklatura del PCI". Infine: "La nostra proposta è abolire l'Imu sulla prima casa", tassa intollerabile. 


Italia: "Per Amore, per Abio". Sabato 29 Settembre VIII giornata nazionale "Bambino in Ospedale"

Italia: "Per Amore, per Abio". Sabato 29 Settembre VIII giornata nazionale: "Bambino in Ospedale"



"Per Amore, per Abio" : Sabato 29 Settembre VIII giornata nazionale promossa dall'Associazione Bambino in Ospedale. All'opera in 100 piazze italiane i 5000 volontari presenti tutto l'anno con il loro sorriso nelle pediatrie. L'evento mira a far conoscere i progetti di Abio, il lavoro dei volontari, la carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti in Ospedale. Tutti potranno sostenere Abio con donazioni e ricevere in cambio un cestino di pere, simbolo della giornata. Con i fondi raccolti saranno finanziati corsi di formazione per nuovi volontari con l'intenti di continuare a garantire una presenza qualificata e continuativa. 

Roma. Cardinale Bagnasco: Sdegno e Malaffare, anche dalle Regioni emerge "Reticolo Corrutele e Scandali".

Roma. Cardinale Bagnasco: Sdegno e Malaffare, anche dalle Regioni emerge Reticolo  Corrutele e Scandali. 



"Anche dalle Regioni sta emergendo un Reticolo di Corruttele e Scandali".Questo quanto affermato dal Cardinale Angelo Bagnasco in un'ultima conferenza in merito allo scandalo che vede coinvolto il Presidente della Regione Lazio Polverini e parte dei suoi Consiglieri. Quanto - continua il Cardinale - è motivo di rafforzata indignazione che la classe Politica continua a sottovalutare, il fatto che immoralità e malaffare sia al centro e alle periferie. Infine, il Cardinale, rivolge un appello a ogni componente sociale a stringere i ranghi per amore del Paese, e perchè il bene generale prevalga su qualunque altro interesse. 

Napoli/Pomigliano d'Arco: Il Comune non paga, Suore chiudono il cancello della scuola per protesta.

Napoli/Pomigliano d'Arco: Il Comune non paga, Suore chiudono l'ingresso della scuola per protesta. 



E' successo a Pomigliano d'Arco. Il Comune non paga e le suore non fanno lezione ai bambini, chiudendo l'ingresso principale. Una vera protesta, creando non pochi disagi ai genitori degli alunni, non solo ma anche agli automobilisti rimasti bloccati per alcune ore nel traffico creatosi in zona. Una protesta nata dal fatto che, le Sorelle lamentano mancati pagamenti da parte del Comune per mantenere la Scuola materna all'interno dell'oratorio. Per questo motivo hanno tenuto chiuso il portone in Vico Ricci, non solo ma anche gli uffici dove lavorano le assistenti sociali. Una vera e propria rivolta. Solo l'intervento della Polizia Municipale ha consentito di sbloccare la situazione, indirizzando le mamme e i bambini verso un ingresso alternativo che, secondo gli amministratori Comunali guidati dal Sindaco Lello Russo, sarà quello utilizzato per l'accesso alla Scuola, mentre le assistenti Sociali si sposteranno negli uffici della Biblioteca Comunale. Duro il commento del Sindaco Russo: "Quello delle Suore - Spiega Russo - non è certo un atteggiamento caritatevole, impedire l'accesso a Scuola ai Bambini e alle categorie disagiate che dovevano incontrare le assistenti sociali". Il Sindaco Russo è pronto a rivedere anche gli accordi: "La convenzione che esisteva - continua Russo - prevedeva un erogazione di 20 mila euro annui da parte del Comune, non è più possibile, ne abbiamo offerti 15 mila viste le nostre ristrettezze economiche ma la risposta delle Suore è nota, hanno impedito l'accesso a Scuola ai Bambini". Insomma una situazione incresciosa che non giova sicuramente ai Bambini.

lunedì 24 settembre 2012

Caso Sallusti: Di Pietro si appella a Monti: "Niente carcere per i reati di opinione"

Caso Sallusti: Di Pietro si appella a Monti: "Niente carcere per i reati di opinione"



Mercoledì la sentenza della Cassazione. Di Pietro chiede a Monti di intervenire con un decreto: "è impensabile che un giornalista possa finire in galera per quello che ha scritto". Sallusti: "il mio caso serva da grimaldello per scardinare il problema della libera informazione-opinione".