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martedì 20 ottobre 2015

Produrle costa più del loro valore Ecco le monetine che spariranno

L'Irlanda dice addio alle monetine da uno e due centesimi




Monetine da uno e 2 centesimi addio. A breve l'Irlanda smetterà di immettere in circolazione nuove monetine di questi tagli. Altri cinque Paesi dell'Unione Europea (tra i quali Danimarca, Belgio e Svezia) hanno già deciso di eliminarle. La Banca centrale europea ha detto che coniare le nuove monete costa più di quanto sia il loro valore nominale. Per produrre una moneta da un centesimo servono 1.65 centesimi, 1.94 per quelle da due

Cosa cambia - Dunque cosa cambierà in Irlanda per i consumatori, ovvero chi spende queste monete? Il Guardian spiega che i negozi potranno continuare a proporre prezzi come i classici 1.99 o 9.99 delle promozioni, ma daranno i resti arrotondando senza contare le monetine di minor valore.

L'esperimento - Un primo esperimento è stato fatto a Wexford, sulla costa meridionale del paese, un paio d'anni fa. Il risultato è stato molto positivo: più di otto acquirenti su dieci si sono detti felici della scelta, senza preoccuparsi troppo dell'arrotondamento.

La Bce - Gli uno e due centesimi non sono,però, destinati a sparire. La Banca centrale vuole garantire che in circolazione ne rimangano una quantità sufficiente, ma un po' ironicamente sostiene anche che la maggior parte degli oltre 2.5 miliardi di centesimini coniati sono finiti nei salvadanai degli irlandesi.

Hitler, la tesi che cambia (tutta) la storia Non è morto nel suo bunker a Berlino

Hitler non è morto nel 1945. Per l'Fbi era in Argentina dopo la guerra




History Channel ha realizzato una serie di documentari sulla presunta fine di Hitler. Il network ha messo insieme un pool di ricercatori davvero particolare. A guidarlo c’è una leggenda della Cia, Robert Baer. Con lui John Cencich, esperto di indagini scientifiche e regista dell’inchiesta internazionale che ha portato all’incriminazione del presidente serbo Slobodan Milosevic. Nel gruppo anche un incursore, Tim Kennedy, che ha partecipato alle missioni delle forze speciali in Afghanistan per cercare il rifugio di Osama Bin Laden. Il gruppo ha analizzato file desecretati, tracce, testimonianze per rispondere alla domanda del XX: Hitler è morto nel bunker della cancelleria a Berlilno nel 1945? 

Le segnalazioni - L’inchiesta si basa sui files resi pubblici dall’Fbi lo scorso anno, in cui si registrano molte decine di segnalazioni sulla fuga di Hitler tra il 1945 e il 1950. Baer le ha analizzate con i programmi informatici usati dalla Cia per scovare i terroristi islamici, incrociandole con le notizie raccolte dagli storici e col database degli interrogatori alleati fino a creare una mappa dei possibili nascondigli. Poi i risultati sono stati verificati sul campo.

Il bunker - Il primo passo è come lasciare il bunker della cancelleria senza essere visti. A Berlino c'erano centinaia di chilometri di passaggi sotterranei, gli unici sicuri durante l’assedio dell’Armata Rossa. Dal 1999 questi cunicoli vengono esplorati da un’associazione di speleologi. L’aeroporto di Tempelhof era l’unica installazione nazista risparmiata dai raid alleati e dall'avanzata russa. Qui hangar a prova di bomba proteggevano i quadrimotori Condor, che erano in grado di raggiungere la Spagna senza scalo. Il 21 aprile 1945 ne sono decollati diversi, trasferendo alcuni alti ufficiali in Baviera, baluardo del Reich. Su alcuni velivoli erano imbarcate 'le proprietà personali di Hitler'. Secondo le fonti ufficiali l'ultimo decollo risalirebbe al 23 aprile, mentre altri Condor sono stati presi intatti dai russi cinque giorni dopo. Ma fino ad oggi non era stato individuato un collegamento diretto tra l'ultimo quartier generale di Hitler e questo punto di decollo. Il bunker comunicava con le gallerie della metropolitana. Tutti i superstiti dell’entourage hitleriano hanno negato però l'esistenza di un percorso diretto per Tempelhof. Usando un georadar tattico, il team di History ha scoperto un cunicolo che collega l’aeroporto alla stazione del metro. È bloccato dal 1945 e adesso si attendono le autorizzazioni per demolire gli accessi ed esplorarlo. 

Il viaggio - Restava poi il problema di sparire, cosa non facile per un uomo tanto famoso. L’esame dei files Fbi porta a escludere la rotta sudtirolese, sfruttata da molti nazisti per raggiungere il Sudamerica.  La pista dell'Fbi porta nella Spagna Franchista, amica del Reich. Le segnalazioni hanno portato ad un monastero molto particolare, perché unito con un lungo tunnel sotterraneo al comando della polizia militare. Dalla spagna il viaggio sarebbe proseguito verso le Canarie, ultimo approdo degli U-boot che non volevano arrendersi agli alleati: tre salparono dalla Germania dopo la resa, consegnandosi in Argentina quasi tre mesi dopo.

I nascondigli - È nel paese sudamericano che gli avvistamenti di Hitler si sono moltiplicati. L’analisi dei files ha portato il team in una cittadina isolatissima, Charata, e in un altro bunker. La struttura si trova sotto una fattoria, lontana centinaia di chilometri da tutto. In questo luogo era presente una vasta colonia tedesca che negli anni '40 iscriveva i figli alla locale Hitlerjugend. Ma i dossier dell’Fbi indicano anche un covo a Misiones al confine di tre stati. A Misiones una spedizione archeologica sta esplorando i resti di tre edifici degli anni ’40 nel cuore della giungla. Uno è un’abitazione con finiture di pregio. L’altro un impianto idroelettrico. La residenza era quindi autonoma. In una parete è stata trovata murata una scatola di biscotti. Dentro il contenitore c'erano monete del Terzo Reich e delle foto. Una ritrae una giovanissima recluta delle SS. Un’altra mostra il primo incontro tra Benito Mussolini e Hitler, a Venezia nel 1934: l’unico in cui il cancelliere è in abiti civili. Indizi, ricostruzioni verosimili e segnalazioni che però non sono in grado con assoluta certezza, neppure con le più moderne tecnologie, di stabilire se Hitler sia veramente morto nel 1945 o no. 

Arriva un inverno freddissimo e nevoso colpa di El Niño, il terrore del Pacifico

Inverno 2105-2016, molto freddo e nevoso per via di El Niño




Sarà un inverno più freddo e più nevoso del normale quello tra il 2015 e il 2016. Il perché lo ha spiegato sul suo sito il meteorologo Mario Giugliacci, una vera e propria autorità delle previsioni del tempo. Freddo e neve arriveranno perché El Niño, l'anomalo surriscaldamento delle acque del Pacifico, influisce sul formarsi delle correnti di vento chiamate Alisei.  Queste correnti, quando il livello dell'Oceano sale e quando le temperature si surriscaldano, soffiano meno forti. La loro debole intensità provoca però lo scatenarsi di forti raffiche di vento che portano aria fredda anche nell'emisfero settentrionale e provocano dunque inverni molto rigidi.

Cosa cambia - Nel periodo 2015-2016, El Niño è stato "molto forte" come hanno spiegato i climatologi del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Questo ottobre, le anomalie dell'altezza del livello del mare, e il calore immagazzinato in superficie, sono stati addirittura più elevati del Niño più forte di sempre, quello del 1997. Così, la probabilità che El Niño "very strong", come lo hanno ribattezzato gli studiosi, si ripercuota nel nostro emisfero, data la sua intensità, sono del 95%. In particolare dovremo fare i conti con la corrente a getto polare che sarà intensificata a causa degli equilibri che verranno meno con l'intensificarsi del Niño.

lunedì 19 ottobre 2015

Se non guardi i canali della Rai non pagherai più il Canone...

Canone Rai, la proposta: una card per "criptare" i canali, chi non paga non li vede




Un modo per abbattere definitivamente l'evasione del canone Rai ci sarebbe, e non  è nemmeno così complicato. Una "card" per criptare i canali di viale Mazzini, impedendone la visione a chi non paga. L'idea è di Pierluigi Sabbatini, economista e membro dell'Autorità antitrust, dal sito Lavoce.info. Chi guarda la Rai, paga, gli altri no. Tanto semplice quanto preoccupante, perché di fatto verrebbe a togliere fondi al governo, che con l'ultima manovra ha deciso di far pagare l'odiato balzello a tutti, proprio tutti, attraverso la bolletta elettrica. Lo sconto c'è, da 113,50 a 100 euro, ma in compenso la tassa è diventata imposta, generalizzata, a carico anche di quel 27% di evasori del canone. 

500 milioni extra - Questo è il motivo per cui, con ogni probabilità, la proposta di Sabbatini non verrà presa in considerazione. In ballo ci sono infatti 500 milioni di euro di introiti extra che Palazzo Chigi e Tesoro vorrebbero utilizzare in altro modo. Magari per tagliare ancora il canone, conquistando qualche voto dei telespettatori, oppure più realisticamente per finanziare altre misure della legge di Stabilità.

Attenzione alle multe in arrivo: ecco quando si possono non pagare

Multe, quando arriva la prescrizione: 5 anni per lo Stato, 2 anni per Equitalia




Un cavillo burocratico che però potrebbe influire, e molto, sulla vita e le tasche dei contribuenti italiani. Lo scorso 8 ottobre la Cassazione ha stabilito i tempi di prescrizione e decadenza delle multe per violazione del Codice della Strada. Come spiegato anche dal Giorno, il diritto di riscuotere tali somme si prescrive in 5 anni. Per Equitalia, però, la prescrizione avviene 2 anni dopo la ricezione del ruolo. Confusione? In altre parole, lo Stato non può pretendere di incassare le multe vecchie di 5 anni, mentre Equitalia non potrà riscuotere la multa dopo 2 anni da quando lo Stato e gli enti locali l'hanno incaricata di farlo. Allo Stato, però, resterà il diritto di riscuotere, senza affidarsi ad Equitalia.

Occhio alle "Cartelle assemblate": così Equitalia cerca di fregarvi

Equitalia, occhio alle "cartelle assemblate": così provano a fregare gli italiani e aggirare il condono





Si chiama "assemblaggio" ed è il trucchetto di Equitalia per provare ad incassare più soldi del dovuto. È stata la Cassazione a smontarlo, dichiarando che un debito non è esigibile all'infinito perché altrimenti i tassi d'interesse diventerebbero insostenibili. Ed è proprio sugli interessi che Equitalia lucrava, "gonfiando" le sue cartelle. Come ricorda il Giorno, negli ultimi mesi ad alcune migliaia di contribuenti sono arrivate a casa alcune cartelle con richiesta di pagamento di vecchi debiti, risalenti anche al 2003-2004. Piccole multe, canoni Rai evasi, spesso e volentieri tutte cartelle già pagate, magari a rate. Equitalia, insomma, "ci prova". 

Il condono aggirato - Eppure nel 2015 è stato varato un condono per le cartelle inferiori a 300 euro. Ed Equitalia cosa fa? Accorpa quelle cartelle "bagatellari" per superare il limite di 300 euro e dribblare il tetto del condono, puntando peraltro su importi moltiplicati da anni e anni di interessi arretrati.  Secondo Federconsumatori, a pagare lo scotto di questa battaglia all'evasore senza esclusione di colpi sono piccoli imprenditori, commercianti, pensionati, lavoratori dipendenti. 

Grillo adesso fa l'anti-amerikano: "Gli Usa sono dalla parte sbagliata"

M5S a Imola, Beppe Grillo: "Gli Usa sono dalla parte sbagliata della storia"




"Gli Usa sono dalla parte sbagliata della storia". Beppe Grillo si traveste da anti-americano per arringare le migliaia di simpatizzanti del Movimento 5 Stelle accorsi all'autodromo di Imola per la festa a 5 Stelle. Tra una difesa dell'utopia e un inno al reddito di cittadinanza, il comico-guru che vorrebbe togliere il proprio nome dal simbolo del Movimento si lancia anche in una invettiva contro il Ttip, l'accordo commerciale tra Usa ed Europa che a suo dire sarà un disastro per la vita dei consumatori e una manna per multinazionali e colossi della grande distribuzione: "Voglio poter commerciare con il Brasile, con la Russia, con la Cina, voglio poter dire no alle importazioni dagli Usa senza incorrere in una multa milionaria. Gli Stati Uniti sono dalla parte sbagliata della storia, è evidente". 

"Il lavoro deve venire da voi" - "Io voglio che la gente rimanga qua in Italia perché ci vive bene. E il lavoro deve venire da me", è poi lo slogan usato da Grillo. Il lavoro bisogna trovarlo vicino a casa "a 500 metri e non a chilometri che sei costretto a prendere i treni dell'alta velocità. Noi vogliamo una società a cento all'ora, non a trecento all'ora". Insomma, "lo diceva Kennedy nel '68, il Pil è un'allucinazione". Nel M5S è mosso dalla ricerca di "un senso alternativo del mondo: noi siamo disadattati perché non ci adattiamo a nessuno", spiega. "Tutti i grandi visionari - continua - mettevano al centro il lavoro per 3/4 ore perché poi c'è la tua vita. Bisogna mettere al centro sempre l'individuo - ribadisce - non le cose ma i servizi". Quindi rivolgendosi alla folla di attivisti presente li esorta: "Prendete coscienza di ciò che volete dalla vostra vita, il pensiero è il vostro non di qualcun'altro e ricordatevi che tutte le cose vengono mediate. Non ci deve essere più un guru o l'elevato - scherza riferendosi rispettivamente a Casaleggio e a se stesso - sta a voi. L'utopia ci manda avanti". 

sabato 17 ottobre 2015

Spiavano gli utenti che navigavano Maximulta per i big dei telefonini

Telecom, Wind e Vodafone sanzionate dell’Antitrust. Pagheranno più di un milione




Per i giganti della telefonia mobile Telecom, Vodafone e Wind è arrivata una multa molto salata. L'Antitrust ha stabilito una sanzione complessiva di un milione e 733mila euro perché le società non hanno seguito i provvedimenti imposti lo scorso 13 gennaio, e hanno continuato ad acquisire consensi dai consumatori senza renderli pienamente consapevoli dei servizi attivati con la navigazione su Internet con i cellulari.  

Le multe - Nello specifico, le multe sono di 583 mila euro per Telecom, di 350 mila per Wind e di 400 mila per Vodafone e H3G. Le aziende sono colpevoli di non avere aumentato il controllo delle attivazioni non richieste attraverso un unico click per l’acquisto del servizio di navigazione. E così l'Antitrust li ha puniti e ha imposto che paghino le somme di denaro stabilite. 

Nella manovra c'è la data delle elezioni: ecco quando l'Italia tornerà al voto

Matteo Renzi vuole votare nel 2017: la prova nella legge di Stabilità


di Elisa Calessi



La lettura ufficiale è quella che, a un certo punto della conferenza stampa, dà lo stesso Matteo Renzi: «Si scrive legge di stabilità ma si pronuncia legge di fiducia». Siccome, da metà di quest’anno, è cominciata una timida ripresa che dovrebbe continuare nel 2016, il governo ha deciso di puntare tutte le proprie fiches per rafforzarla. Come? Lasciando più soldi possibile nelle tasche degli italiani (abolizione della Tasi), così che - con un’iniezione di fiducia - inizino a consumare, il mercato si muova, il Pil cresca. La lettura maliziosa, che però gira anche tra i fedelissimi del premier, è che quella licenziata dal consiglio dei ministri sia una legge di stabilità «elettorale». In senso stretto perché sarà il biglietto da visita del Pd per la campagna delle prossime amministrative, quelle che si svolgeranno nella primavera 2016 e che, di fatto, saranno le elezioni di mid-term del governo. In senso lato perché, se la scommessa di Renzi riesce, se la ripresa si rafforza e i risultati diventano visibili, potrebbe diventare il volano per elezioni politiche da anticipare al 2017, quando i vantaggi percepiti dagli italiani sono ancora freschi. Come ha detto il premier, «la ripartenza deve essere sostenuta e l’unico modo è dare degli choc fiscali. Perciò via l’Imu e le tasse sulla prima casa». Il messaggio da cartelloni elettorali è pronto: «Cari italiani, le tasse vanno giù».

Finito il consiglio dei ministri, Matteo Renzi, accompagnato dal ministro Padoan, scende nella sala stampa di Palazzo Chigi. Presenta la manovra da 27 miliardi con il solito gioco pirotecnico di 30 tweet («è la prima legge di stabilità spiegata via Twitter», scherza) e 30 slide («mi hanno detto che tecnicamente non vale se non ci sono»). La caratteristiche di fondo, spiegano i suoi, sono due: è «espansiva» ed è «popolare». In questo senso, la misura che dà la cifra di tutta la manovra, e che «Matteo ha difeso con i denti», persino al prezzo di litigare con l’Europa e di rinviare al 2017 l’abbassamento dell’Ires, è l’abolizione della tassa sulla prima casa. Per un motivo innanzitutto numerico: riguarda oltre il 70% degli italiani. Se la misura degli 80 euro, calcolano i suoi, riguardava dieci milioni di italiani, qui si arriva a toccarne almeno cinque volte di più. Così come «popolare», soprattutto nel mondo delle imprese e del commercio, è l’aumento a 3mila della soglia dei contanti. O gli interventi sulle partite Iva, penalizzate lo scorso anno. «Tutte misure», spiega un fedelissimo, «che hanno un target popolare».

Il premier si diverte a giocare con la caricatura che, già mette in conto, gli faranno: «Abbiamo 25 tweet di buone notizie», esulta. Detta lo slogan, che poi è anche l’hashtag del diluvio di tweet che farà lanciare: «L’Italia con il segno più». Sintesi: «Fino a qualche anno fa il mondo tirava, l’Italia arrancava, adesso l’Italia è ripartita, ma il mondo non si sente benissimo». È arrivato il momento di «consolidare questa ripresa». Ma per farlo è «fondamentale che gli italiani abbiano la consapevolezza che il futuro è nelle loro mani». Basta «vittimismo». «Il nostro destino non è a Bruxelles o a Pechino». Per la prima volta non si nasconde alcuna «una fregatura»: «le tasse vanno giù in modo sistematico e per certi versi sorprendente», assicura. «Quest’anno con l’abolizione della Tasi, dell’Imu agricola, delle misure per gli autonomi, l’anno prossimo con l’Ires, poi con l’Irpef». Glissa sulla prima cattiva notizia: il taglio della tassa sui profitti delle imprese è stata rinviata. Ma, aggiunge, potrebbe essere anticipata di nuovo se l’Europa ci verrà incontro per l’emergenza migranti. Le altre buone notizie sono i «minimi per le partite Iva, una sorta di Jobs Act per i lavoratori autonomi», «l’intervento straordinario sulle case popolari», perché, altro tweet, «ci preoccupiamo di chi arranca». Ancora: «i superammortamenti per le aziende, uno sconto per chi ci crede da subito».

Misura, tweet, slide. Il ritmo travolge le notizie non buone. Per esempio il fatto che gli sgravi fiscali per chi assume saranno il 40% degli attuali. Il premier lo trasforma in uno slogan-tirata d’orecchi: «Meno di prima, affrettarsi prego». La spending review è di soli 5 miliardi? Non si sono toccati gli sgravi perché «poi avreste titolato con una mano dà, con una toglie». Poi c’è l’Europa. «La vera discussione che abbiamo fatto è se accettiamo di rispettare tutte le regole europee o no». Una parte era per farlo, un’altra per farlo «ma con fantasia». Si è deciso di rispettare le regole, a cominciare da quella del 3%, ma applicando tutta la «flessibilità» possibile, che si concretizza in 13 miliardi. Su questo tema si concede qualche siparietto con il ministro Padoan, alla sua sinistra. Per esempio quando gli chiede di «fare la faccia corrucciata, ci siamo messi d’accordo così», quando dice che «a Bruxelles ci sono Paesi che teorizzano il rispetto delle regole e poi non le rispettano». O quando gli chiede di rispondere lui, «perché io sarei meno diplomatico», sulle dichiarazioni fatte dalla Commissione contro l’abolizione della Tasi. La scommessa è chiara. L’anno prossimo si capirà se è vinta. E da questo dipenderà la durata della legislatura.

Matteo Renzi, prove generali di guerra Obama e quella scelta sull'Afghanistan

Matteo Renzi: "Stiamo valutando se prolungare la missione in Afghanistan"




"L'Italia è un grande Paese, stiamo valutando in queste ore se prolungare di un altro anno la nostra presenza in Afghanistan, come ci è stato chiesto dall'amministrazione americana". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi lo ha annunciato parlando all'Università Ca' Foscari di Venezia per l'inaugurazione del nuovo campus: "Avete sentito tutti cosa ha detto il presidente Obama", ha aggiunto, "noi abbiamo scenari di guerra molto complicati. Ieri Ban Ki-moon era alla Camera, ha fatto un intervento molto ampio su tutto ciò che facciamo".

Infatti Barack Obama il 15 ottobre - smentendo se stesso - ha annunciato che le truppe americane resteranno in Afghanistan anche dopo che lui se ne sarà andato, e per il 2016 il contingente continuerà ad essere di quasi 10mila soldati, come adesso. I generali sul campo avevano raccomandato da tempo questa soluzione a Barack, per garantire all'Afghanistan di non fare la fine dell'Iraq. Obama aveva originariamente pianificato di ritirare quasi tutti i soldati entro la fine dell’anno venturo, lasciandone solo un manipolo a difesa dell’ambasciata di Kabul. Ora anche l'Italia dovrà fare la sua parte?

Nuovo scandalo in Germania: "Si sono comprati i mondiali"

Nuovo scandalo in Germania: "Si sono comprati i mondiali"




La Germania potrebbe aver pagato per ottenere l'assegnazione dei Mondiali di calcio del 2006. A sollevare il sospetto è un'inchiesta del settimanale tedesco Der Spiegel, secondo il quale il Comitato promotore di Germania '06 avrebbe goduto di un fondo nero finanziato anche con il denaro del Ceo dell'epoca di Adidas, Robert Louis-Dreyfus, che mise a disposizione 10 milioni di franchi svizzeri, pari oggi a circa 6,5 milioni di euro.

Il voto - Il settimanale sostiene che del fondo nero fossero al corrente dal 2005 il campione del calcio tedesco, Franz Beckenbauer, nel ruolo di Presidente del Comitato, ma anche Wolfang Niersbach, capo della Federcalcio tedesca. Secondo lo Spiegel, il denaro è stato usato per accomodare il voto della Fifa per l'assegnazione dei Mondiali, convincendo quattro membri asiatici del comitato. Nel luglio 2000, quando la Fifa ha deliberato sui Campionati del Mondo del 2006, i voti favorevoli per la scelta della Germania sono stati 12 contro 11, con il neozelandese Charlese Dempsey che scelse di astenersi. Gli altri tre rappresentanti asiati che hanno votato a favore si sono rifiutati di rispondere alle domande del settimanale tedesco, mentre un terzo si è negato dicendo che quelle domande: "Non meritano una risposta".

La difesa - I vertici della Federcalcio tedesca hanno confermato l'esistenza di un pagamento nei confronti della Fifa che risale all'aprile del 2005. Il denato che il Ceo di Adidas aveva "anticipato", gli sono stati restituiti grazie all'organizzazione e finanziamento da parte della Federcalcio tedesco di una cena di gala allo stadio Olimpico di Berlino che poi non si è mai svolta. Allo Spiegel, la Federazione tedesca si è difesa sostenendo che è possibile che il pagamento fatto alla Fifa nel 2005 non sia stato usato per le attività previste. I vertici del calcio tedesco negano categoricamente però che ci possa essere una connessione tra quel pagamento e l'assegnazione dei Mondiali, anzi starebbero valutando anche la richiesta di un risarcimento.

venerdì 16 ottobre 2015

Esclusiva Intervista all'On. Fucsia Fitzgerald Nissoli di Gaetano Daniele

Esclusiva il Notiziario Intervista all'On. Fucsia Fitzgerald Nissoli di Gaetano Daniele



intervista a cura di Gaetano Daniele



On.Le Fucsia Fitgerald Nissoli
Per l'Italia (Centro Democratico) 

On.Le Nissoli, problema immigrazione, qual'è la sua ricetta?

L’immigrazione è un fenomeno inevitabile in un mondo globalizzato. Tuttavia, oggi ci troviamo in una situazione di emergenza sia per la povertà che sta attanagliando l’Africa sia per i conflitti in corso nell’area mediterranea, che causa fuga dalla guerra e dalle persecuzioni.  Quindi la questione immigrazione oggi ha il volto dell’emergenza e bisogna intervenire sul piano umanitario con l’accoglienza ma, allo stesso tempo bisogna agire sul piano politico e diplomatico per una pacificazione e stabilizzazione delle terre da cui partono i profughi. Poi, è necessario attivare una cooperazione ancora più efficace per creare lo sviluppo in loco in maniera che chi soffre la fame possa sfamarsi la dove si trova. Bisogna attuare, in fondo, politiche lungimiranti che sappiano superare l’immediatezza e l’emergenza che va gestita con capacità, rigore e umanita’.

On.Le Nissoli, a Roma il Sindaco Marino si è dimesso, ha fatto bene?

Non mi sono occupata della politica romana per cui non posso entrare nel merito delle questioni ma da quanto appare sulla stampa penso che abbia fatto bene.

On.Le Nissoli, a Milano in questi giorni è stato arrestato il vicepresidente della Regione Lombardia Mantovani, proprio mentre stava prendendo parte ad un convengo sulla trasparenza, cosa si sente di dire in merito, e sulla riforma della Sanità?

Giudicare i corrotti è compito della Magistratura e io sono fiduciosa nell’operato dei giudici. Chi ha sbagliato e non ha amministrato secondo la legge deve pagarne le conseguenze ma non entro nel merito di questioni che sono al vaglio della magistratura. Mentre per quanto concerne la sanità devo dire che vi è un forte bisogno di razionalizzazione e che la riforma va in questa direzione anche se si può migliorare sul piano tecnico attraverso l’ascolto delle esigenze dei cittadini e degli operatori ottimizzando in tal modo gli interventi e contrastando gli sprechi.

On.Le Nissoli, Tasse. Qual'è la sua linea?

Pagare tutti e pagare meno. In Usa chi non paga le tasse finisce in prigione, non siamo in Usa pero' la certezza della pena sarebbe un ottimo deterrente all'evasione.  E’ necessario operare affinché il fisco non venga più percepito come nemico dai cittadini ma come uno strumento per contribuire al bene comune secondo un sistema graduale che salvaguarda i più deboli.

Silvio Berlusconi sindaco di Roma: il gruppo su Facebook

Silvio Berlusconi sindaco di Roma: il gruppo su Facebook




Tutti uniti per far salire Silvio Berlusconi al Campidoglio. Il popolo di Facebook si sta mobilitando per far occupare la sedia, ormai vacante dopo l'annuncio delle dimissioni del sindaco Ignazio Marino, al presidente di Forza Italia. Dodicimila utenti del social network hanno aderito all'evento "Silvio Berlusconi sindaco di Roma" creato lo scorso 9 ottobre. Uno proposta un po' goliardica, messa in scena dai vecchi nostalgici, s'ìmmagina, o da qualche buontempone. Ed ecco così, sulla schermata del gruppo Facebook, un fotomontaggio che ritrae il Cav mentre annusa un fiore alle spalle del Colosseo. E anche i commenti dell'evento non mancano d'ironia e di originalità: c'è chi posta scatti di repertorio delle vacanze in Sardegna con tanto di bandana bianca, chi pubblica l'abbraccio con Obama e Medvedev, e chi infine aggiunge la stretta di mano con Putin e Bush nello storico vertice di Pratica di Mare. Insomma sembrerebbe che il web abbia già deciso il nuovo primo cittadino della Città Eterna.

Caivano (Na): Il coraggio dell'incompetente va premiato, fino a 99

Caivano (Na): Il coraggio dell'incompetente va premiato, fino a quando non arreca danni alla collettività


di Gaetano Daniele



La nostra Città, Caivano, vive, come troppe volte successo negli ultimi anni, un momento di grave disservizio legato alla raccolta dei rifiuti, alla pulizia e al decoro. Questa situazione di crisi è il frutto del fallimento sia da parte della ditta Buttol, che non offre un adeguato servizio di raccolta al Paese, ma anche da parte dell'amministrazione guidata dal Sindaco Simone Monopoli. La crisi è però anche il risultato e lo specchio del comportamento dei tanti cittadini senza scrupoli che lasciano rifiuti di ogni tipo, che non fanno la differenziata, che lanciano dal finestrino dell'auto il pacchetto di sigarette vuoto, se non addirittura il sacchetto della spazzatura. Come proprio ieri, a Caivano, viene fermato su segnalazione dell'Agente di Polizia Municipale, Gennaro Fatone, un 83enne che credendosi indisturbato, depositava in orario pomeridiano, sulla Provinciale 498, rifiuti agricoli costituiti da materiale altamente tossico per la salute dell'uomo. Di regola un buon padre di famiglia, insegna le buone regole ai propri figli, ma anche ai più piccoli, figurarsi un 83eene. Se tutto questo è vero, come è vero, allora tutti, tutti dobbiamo fare uno sforzo di rispetto e responsabilità, prima verso il prossimo, poi verso le istituzioni; dobbiamo tutti assumerci l'onere di fare piccoli passi per cercare di uscire insieme da questa crisi non solo sociale, ma anche culturale. 

I cittadini di Caivano, stanno facendo da questo punto di vista ciò che è necessario, pagando la Tassa sui rifiuti, che purtroppo, per scelta del Parlamento nazionale che non potevano essere modificate nè dalla Giunta nè dal Consiglio Comunale, ha già un costo più alto della vecchia Tarsu. La TARES pagata dai cittadini deve infatti coprire per intero i costi del servizio e il Comune non può, per legge, contribuire a questa spesa. Tutto quello che il Comune poteva fare, inserendo tariffe più basse per le famiglie numerose e riduzioni per le fasce sociali più deboli, purtroppo non viene fatto. Il coraggio dell'incompetente quindi, è anche apprezzabile, ovviamente dopo il dovuto riconoscimento di credito di inizio mandato del sindaco Monopoli, ma fino a 99. 

Aldo Grasso feroce, demolisce J-Ax: il paragone (impietoso) del critico tv

Aldo Grasso demolisce J-Ax: "Vuol fare Letterman invece sembra il Bagaglino"




Sorci Verdi, il programma di J-Ax su Raidue, non piace al critico Aldo Grasso. La recensione è impietosa. "Ben venga il tentativo di ridare fiato alla seconda serata", scrive Grasso, "ma questa trasmissione è un monumento alla distanza enorme che separa le intenzioni dai risultati. Il modello esplicito, ancora una volta, è quello del late show e di David Letterman: il monologo, l’intervista, le clip video, il contrappunto sonoro della band (qui capeggiata da Paolo Jannacci), persino le classifiche. In teoria ripensato in salsa cattiva e dissacrante, con sarcasmo e parolacce: ma i proclami da soli non bastano". Sorci verdi affastella in modo confuso e trascina troppo a lungo gli elementi di una tv passata, già vista, persino rimpianta: i pupazzi, le parodie della fiction, dei factual e della pubblicità, le finte inchieste".

Però il tentativo di emulare Letterman, secondo il critico, è fallito miseramente. "La struttura e l’umorismo sono quelle di una bacheca di Facebook", si legge, "con sproloqui, tormentoni, foto e video virali, politica generica e tantissima auto-analisi. E persino la buona idea del simulatore di rap finisce per riproporre il Bagaglino nascosto dalla grafica alla Mortal Kombat. Quanto è accomodante questa trasgressione".

Maltempo, 5 morti nel centro Italia Puglia e Sicilia colpite dai nubifragi

Maltempo, cinque morti nel centro Italia. Puglia e Sicilia colpite dai nubifragi




Fortissima ondata di maltempo che si è abbattuta sul centro e sud Italia tra mercoledì e giovedì. La zona più colpita è in provincia di Benevento: due le vittime. Dopo i tre morti di mercoledì tra Lazio e Abruzzo con le esondazioni dell’Aniene a Tivoli e del rio Spalto a Canistro (L’Aquila), una donna è stata travolta dall’acqua a Pago Veiano, in provincia di Benevento. La vittima ha 70 anni: l'acqua l'ha travolta nella notte mentre era in casa. E un uomo della stessa età è deceduto mentre era impegnato a spalare il fango: è stato colpito da un malore.

Le strade della città sono interrotte al traffico. Centinaia gli interventi della Protezione Civile nelle case e nelle strutture pubbliche, mentre sono in arrivo i mezzi dell’esercito ed è stato allestito un centro di prima accoglienza. Nel Sannio è anche scomparso arsa di un intero gregge composto da 250 animali, tra pecore e agnellini. Disagi anche sulle linee ferroviarie della Campania e della Puglia, l’altra regione fortemente colpita dal maltempo. 

Valanga su Alfano: altri undici in fuga Ncd, i nomi che fanno tremare Renzi

Gaetano Quagliariello abbandona Ncd, altri 11 del partito potrebbero seguirlo. La maggioranza vacilla




"Tra due giorni, questi sono pronti ad uscire". Corre questa voce tra le fila di Ncd dove Gaetano Quagliariello, con una lettera indirizzata al leader Angelino Alfano, si è dimesso da coordinatore del partito. E ha minacciato: o si lascia il governo Renzi, oppure ognuno per la sua strada. Se Alfano rimarrà con Matteo Renzi, garantendogli l'appoggio sulle riforme, Quagliariello farà esplodere il partito visto che, insieme a lui, pare che se ne andrebbero altri 11, fra senatori e deputati. E così, tutta la maggioranza vacillerebbe e perderebbe voti preziosi.

Chi lo segue - Pronti a seguire Quagliariello sarebbero 6 o 7 senatori e 5 o 6 deputati. Tra i nomi certi, secondo quanto riporta Il Giornale, ci sono quelli di Andrea Augello, Carlo Giovanardi e forse Nico D'Ascola. Anche il presidente del gruppo, Renato Schifani, non approva la linea filo renziana di Alfano e si sarebbe detto pronto ad andarsene. Più timoroso Maurizio Lupi, impegnato a decidere il da farsi sulla sua candidatura come sindaco di Milano. E poi, altri nomi certi, sarebbero quelli di Vincenzo Piso, Eugenia Roccella e Filippo Piccone.

La risposta di Alfano - Alfano, sulla questione, ha minimizzato: "Siamo una forza autonoma, nessuno vuole andare con il Pd; nessuno vuole andare a sinistra". Ma non sono della stessa idea i molti che sono pronti ad abbandonarlo. "Non ho forzato nessuno per entrare in Ncd e non trattengo nessuno con la forza", ha aggiunto Alfano che sembra sostenere un concetto semplice ma vincolante: ognuno è libero di andare dove vuole se non concorda con il sostegno alle riforme. 

Le reazioni - La lettera di Quagliariello ha riscosso successo fra diversi schieramenti del mondo politico. Renato Brunetta ha cinguettato su Twitter: "Ogni tanto qualche barlume di luce tra gli amici di Ncd". Mentre Nunzia De Girolamo, tornata in Fi, fa una previsione: "Credo che nei prossimi giorni altri daranno l'estremo saluto al progetto Ncd". E allora il governo sarà davvero in crisi. 

Guai per Feltri, rinviato a giudizio: che cosa rischia ora il direttore

Caso Boffo, Vittorio Feltri rinviato a giudizio per diffamazione del cardinale Bertone




L'accusa è quella di aver diffamato il cardinale Tarcisio Bertone, indicato come fonte principale delle notizie che nel 2009 determinarono le dimissioni del direttore di Avvenire Dino Boffo. Ora sono stati rinviati a giudizio un gruppo di giornalisti: Bruno Manfellotto, Agnello Trocchia, Emiliano Fittipaldi e soprattutto Vittorio Feltri. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Ezio Damizia il quale ha disposto che il processo cominci il 17 gennaio del 2017 davanti al giudice monocratico.

A provocare l’avvio dell’indagine sfociata oggi nella richiesta di rinvio a giudizio fu la denuncia presentata dal cardinale con l’assistenza degli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri. Il giudizio si svolgerà davanti al giudice monocratico Paola Della
Vecchia. Al centro della vicenda giudiziaria la pubblicazione di un articolo che secondo la pubblica accusa offendeva la reputazione e
l’onore di Bertone.

La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata lo scorso luglio: secondo il procuratore aggiunto Franesco Scavo per l'indicazione di Bertone come fonte del falso scoop devono rispondere penalmente. Il procedimento è sorto da una querela sporta nel luglio 2014 dallo stesso segretario di Stato vaticano emerito.

Donne, part-time, esodati e tasse Pensioni, la riforma: cosa cambia

Legge di Stabilità, pensioni riformate in quattro punti: dall'opzione donna al part-time agevolato




Approvata la legge di Stabilità: al consiglio dei ministri bastano un paio d'ore per vararla. Gli interventi valgono tra i 27 e i 30 miliardi di euro, per un'Italia, afferma Matteo Renzi, "forte, semplice, giusta e orgogliosa". Come detto, il Cdm è iniziato intorno all'una e si è concluso dopo poco più di 90 minuti. Del lungo pacchetto di interventi, tra le novità più importanti quelle relative alle pensioni: nella manovra, di fatto, si inserisce una riforma della previdenza.

Part-time agevolato - In primis, vengono confermate le prime misure di sostegno sulle pensioni: come dalle anticipazioni della vigilia, debutterà un part-time agevolato per tutti i dipendenti over 63 del settore privato, da instaurare tramite accordi individuali, senza alcun vincolo per le aziende ad assumere e senza penalizzazioni per chi lo sceglie. Nel dettaglio, il datore di lavoro verserà in busta paga l'intera contribuzione netta che avrebbe destinato all'Inps in caso di orario pieno, mentre la contribuzione figurativa sarà a carico della fiscalità generale.

No tax area e opzione donna - Renzi ha spiegato che nella legge di stabilità "non c'è la flessibilità" in uscita per le pensioni, "ma ci sono quattro misure", tra le quali la "no tax" area e "l'opzione donna". Viene dunque innalzata la no-tax area, il limite sotto al quale non si pagherà l'Irpef. Dunque l'opzione donna: le lavoratrici che maturano i 57 anni di età (58 le autonome) e 35 di contributi entro il 31 dicembre 2015 potranno continuare ad esercitare l'opzione donna ed andare in pensione con il ricalcolo contributivo dell'assegno sino a fine anno. Vengono dunque corrette le due circolari Inps del 2012 che avevano occultamente ridotto il regime sperimentale. Resta da comprendere la questione della stima di vita che solo il testo ufficiale chiarirà. Ma si tratta di una notizia importante che pone fine ad una lunga querelle.

Esodati - Novità anche per gli esodati, che vedono l'approvazione di una settima salvaguardia per circa 25-26mila soggetti. I lavoratori interessati sono quelli compresi nei profili di tutela della sesta salvaguardia con l'estensione di un anno della data di decorrenza della pensione dal 6 gennaio 2016 al 6 gennaio 2017. All'interno dell'estensione della salvaguardia anche i mobilitati da aziende fallite e quelli provenienti dal settore edile.

Niente flessibilità - La "grande assente" della riforma resta dunque la flessibilità, in attesa della quale entra a regime una misura che, come detto, offre l'accesso al lavoro part-time incentivato per i lavoratori distanti tre anni dai requisiti di pensionamento. Nel dettaglio, i lavoratori che dal 2016 al 2018 maturano 63 anni e 7 mesi di età (appunto, 3 anni dall'età pensionabile di vecchiaia) potranno optare per il part-time al 60-40% e tutelare il loro assegno pensionistico.

Gabanelli scende in campo Renzi ed evasione fiscale: che siluro contro il premier

Milena Gabanelli "scende in campo": attacco totale a Matteo Renzi




C'è un provvedimento che fa discutere il mondo della politica e non solo: quello per cui il governo Renzi ha fatto salire il limite del contante da mille a tremila euro. La decisione non piace a molti, e in particolar modo trova l'opposizione di una giornalista, Milena Gabanelli, che di politica se ne intende. Proprio la Gabanelli era stata la protagonista delle quirinarie del Movimento Cinque Stelle, nel 2013, vincendole, salvo poi rinunciare alla candidatura al Colle. Ma della politica, la conduttrice di Report, è sempre assai interessata e, così in un'intervista al Fatto Quotidiano, si è scagliata con violenza contro il premier..

Evasione fiscale - Per la Gabanelli il nuovo provvedimento è "un incentivo alla concorrenza sleale". Perché "quelli che emettono ricevuta, che fanno la fattura, che fanno, cioè, le cose in maniera onesta, saranno penalizzati da tutti quelli che chiedono il contante per evadere". Insomma, per chi vuole fare il furbo "sarà tutto un po’più semplice" perché farà "con una sola operazione quello che fino a oggi dovevi fare con tre", sostiene la giornalista. Ma non si limita a questo, e aggiunge: "La piccola evasione, che
però vale un quarto del mercato sommerso, la si contrasta tracciando il denaro, non il contrario". 

I consumi e il turismo - C'è chi ha parlato di un incoraggiamento dei consumi grazie alle nuove misure di Renzi, ma per la Gabanelli questo non si può dire. "Quando i turisti comprano un gioiello o una borsa Prada da duemila euro pagano in contanti?", si chiede. E poi, continua: "Non farà crescere i consumi e nemmeno il turismo. Eccetto quello dei russi con le valigie piene di soldi. Vogliamo questo?".

Social card e cultura - Anche le ventilate decisioni del governo sulla social card sono ritenute sbagliate dalla giornalista. Dopo aver scelto di non usarla perché difficile da adoperare per gli anziani, l'Italia è precipitata agli ultimi posti della classifica dei Paesi che usano meno la moneta elettronica. E su questo la Gabanelli ha le idee chiare: "Con la social card abbiamo dimostrato
che anche la popolazione anziana e disagiata la sapeva usare benissimo", eppure non è stata adottata. D'altronde, quello che in Italia manca davvero, secondo la giornalista, è un giusto atteggiamento nei confronti dei problemi, soprattutto per quelli legati all'evasione. "Credo che la libertà di evadere sia un desiderio molto più trasversale. Serve un'operazione culturale: far capire che quello che recuperi dall'evasione torna nei servizi", ma, a suo giudizio, Renzi non l'ha capito

I nomi della squadra di Della Valle: una (clamorosa) sorpresa femminile

I nomi della squadra di Della Valle: una (clamorosa) sorpresa femminile




Scalda i motori, Diego Della Valle, pronto al suo ingresso in politica con l'associazione-movimento Noi Italiani, per la quale è già stata trovata la sede a Milano. Nel mirino c'è Matteo Renzi, bersaglio prediletto di mister Tod's. Si attende dunque il convegno dei Giovani di Confindustria che si terrà a Capri, dove Della Valle interverrà e dove, s'ipotizza, potrebbe scagliarsi contro il premier proprio come si scagliò contro Silvio Berlusconi nel 2006, nel celebre e infuocato intervento a Vicenza. Ora, però, i tempi sono cambiati, tanto che il patron della Fiorentina si è significativamente riavvicinato al Cavaliere, con il quale condivide la lotta contro l'inquilino di Palazzo Chigi e contro il (teorico) Partito della Nazione.

Fuori i nomi - A Capri, oltre che un attacco contro Renzi, Della Valle potrebbe anche svelare alcuni dei nomi del suo nuovo progetto politico. Nel frattempo circolano dei nomi, alcuni dei quali vengono anticipati da Affaritaliani.it. Molti industriali, alcuni volti nuovi e, si sussurra, anche una big della politica attuale. Tra i nomi che circolano, va da sé, quello di Luca Cordero di Montezemolo, da tempo molto vicino a Della Valle. Quindi Luigi Abete e Claudio Malagò. A questi si potrebbero aggiungere tutti gli industriali che, oggi, non vedono più in Berlusconi la loro guida. E tra questi nomi, a metà tra politica e industria, secondo Affaritaliani.it anche uno clamoroso: quello di Daniela Santanchè, che potrebbe sposare il progetto di mister Tod's, o quantomeno essere il trait d'union tra Forza Italia e Noi italiani. Ultimo nome snocciolato è quello di Santo Versace. Per ora, solo indiscrezioni. A breve si attendono le conferme ufficiali, quelle del diretto interessato.

giovedì 15 ottobre 2015

LE MANETTE IN LOMBARDIA Ecco il vero obiettivo dei giudici

L'inchiesta sulla Lombardia, chi è il vero obiettivo dei pm




In manette è finito Mario Mantovani, il numero due di Maroni. Ma, leggendo le carte dell'inchiesta, nasce il sospetto che in realtà la procura di Milano intenda puntare molto più in alto. Su indicazione di Silvio Berlusconi, Mario Mantovani, il vicepresidente della giunta regionale lombarda che si è autosospeso  si sarebbe speso per trovare un "posto di lavoro" a Gianpaolo Rossi, marito della parlamentare del Pdl Deborah Bergamini, e a Richard Rizzi, fratello del capogruppo Pdl nel consiglio comunale di Milano, Alan Rizzi. È quanto viene riportato nella richiesta di arresto firmata dai pm della Procura di Milano per Mantovani, per il suo braccio destro Giacomo Di Capua e per il funzionario del provveditorato alle opere pubbliche, Angelo Bianchi. 

Le indagini - In un’informativa della guardia di finanza, riportata nella richiesta di arresto, vengono citati una serie di "episodi indicativi dell’inclinazione di Mario Mantovani a utilizzare il proprio ruolo pubblico per finalità particolari, nel significato etimologico del termine, segnatamente attivandosi per collocare presso strutture pubbliche, o sotto il controllo della mano pubblica, onoscenti di varia estrazione riconducibili alla sua area politica, che gli dimostrano perciò comprensibile gratitudine". Entrando nel dettaglio, viene spiegato che  "il riferimento è, ad esempio, alla figura di Francesco Maria Lombardi, cui Mantovani provvede un contratto a tempo indeterminato presso Aler Milano, intervenendo sulla relativa commissione di cui egli non fa parte, alle intercessioni dell’assessore presso Ferrovie Nord Milano per favorire l’assunzione della Bottini e di altri giovani, nonchè alla sistemazione definitivà di Mariella Bocciardo nel consiglio del policlinico di Milano e al reperimento di un posto di lavoro per Gianpaolo Rossi, marito della parlamentare Pdl Deborah Bergamini, e per Richard Rizzi fratello del capogruppo Pdl nel consiglio comunale di Milano,Alan Rizzi".  

L'accusa - "Questi ultimi impegni - spiegano i magistrati - sono stati assunti da Mantovani su esplicita richiesta di Silvio Berlusconi e l’ultimo, in particolare, è risultato volto a ricompensare il passaggio di Alan Rizzi - già confluito, a seguito della scissione del Pdl, nella formazione politica Ncd - tra le fila della rinata Forza Italia". Richard Rizzi, sottolineano i pm "è stato effettivamente nominato il 13 maggio 2014 membro dei collegi sindacali di A2A e di Metropolitana Milanes"». Secondo gli inquirenti, "pur borderline, non si ritengono penalmente rilevanti queste condotte per non essere stati enucleati dai corrispondenti ed immediati vantaggi per Mantovani e tuttavia, per la loro natura e sistematicità, non possono che contribuire ad alimentare quel contesto, desolante sotto il profilo della costante violazione dei principi di correttezza, imparzialità e trasparenza da parte dei più elevati titolari di funzioni pubbliche, emerso dall’indagine; contesto nel quale la commissione di delitti come quelli per cui si procede diventa quasi naturale, al punto che i loro autori smarriscono la percezione stessa del loro di valore penale. 

Caivano (Na): Grazie ad un cittadino i vigili denunciano un 83enne che depositava rifiuti pericolosi

Caivano (Na): Grazie ad un cittadino i vigili denunciano un 83enne che depositava rifiuti pericolosi


di Francesco Celiento 
(ilgiornaledicaivano)



CAIVANO – Il Comandante della Polizia Locale, Maggiore Gaetano Alborino, a seguito di espletamento di indagini relative ad un abbandono di rifiuti, documentato in un video, portatogli in visione da un cittadino, è riuscito a risalire al responsabile delle condotte illecite, nella persona di un contadino 83enne, I. L., residente in Casavatore.

Dalla visione del video, infatti, è stato possibile constatare che il trasgressore depositava, in orario pomeridiano, sulla strada provinciale 498 (ex Statale Sannitica), dopo averli scaricati dal suo autocarro, rifiuti agricoli, costituiti da materiale plastico nero (manichette in polietilene per irrigazione).

Lo stesso materiale che origina i cosiddetti roghi tossici (fumo nero).

Il proprietario dell’autocarro, sottoposto a sequestro giudiziario, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord in Aversa.

Il sequestro è stato, successivamente, convalidato, dopo qualche giorno, dagli stessi organi di giustizia penale.

I reati contestati dalla polizia locale sono trasporto illecito di rifiuti speciali ed abbandono e deposito incontrollato di rifiuti speciali.

In questa operazione, da sottolineare la prontezza e la grande civiltà di un cittadino, il quale, appena ha portato il video dalle forze dell’ordine ed ha visto in poche ore il responsabile del delitto ambientale essere subito rintracciato e denunciato

Questo scienziato ci fa vivere 150 anni: ma si deve rinunciare a un piacere

Lo scienziato stila il "decalogo dell'immortalità": senza fare sesso si vive per 150 anni




Il segreto della longevità? Non fare sesso. Solo così secondo lo scienziato Alex Zhavoronkov, direttore della Biogerontology Research Foundation, potremmo vivere oltre 150 anni. L'esperto a messo a punto un "decalogo per l'immortalità" in cui la prima regola è quella di autoconvincersi di non poter morire, così da ingannare il cervello e fargli credere di poter restare giovane e vitale. Tra le altre regole da seguire vi è la necessità di socializzare con persone giovani e intellettuali, fare tanta attività fisica, seguire una dieta equilibrata e utilizzare i medicinali.

Solo ogni tanto - Il sesso è tra gli ultimi pensieri dello scienziato che dichiara al Daily Mail: "Mettere su famiglia mi rallenterebbe e distrarrebbe dalle mie ricerche, ci si potrebbe pensare dopo i 75 o i 100 anni. Faccio sesso occasionalmente, ma non sulla base di una relazione permanente. E comunque solo con altri scienziati. Perché altrimenti le interazioni post-coitali possono essere molto noiose".

Vive con appena 700 euro di pensione Ma il test del Dna le fa un super regalo

Spagna, una pensionata riceve 3 milioni di euro in eredità grazie al test del Dna




Carmen Gordo ha 69 anni, due figli, diversi nipotini e una modesta pensione di 700 euro al mese. E fino a qui, la sua storia è quella di una donna come tante che ha sempre vissuto e lavorato in Spagna. Ma la vita di Carmen è cambiata all'improvviso. È successo quando ha scoperto di essere la figlia biologica di un facoltoso imprenditore di Moron de la Frontera, vicino a Siviglia, morto da 30 anni. Così la donna, fra poche settimane, come riferisce il sito web del giornale El Pais, dovrebbe ottenere circa 3 milioni di euro come eredità.

Il test del Dna - Il legame di sangue con il facoltoso uomo è presto spiegato: la mamma di Carmen appena ventenne, nel 1946, era la donna di servizio di una prestigiosa famiglia. La donna ebbe una relazione con il padre di Carmen, cioè con il suo datore di lavoro, allora quarantenne, che non potendosi permettere di venire coinvolto in uno scandalo del genere, fece allontanare la sua amante. Anzi, fu sua moglie a cacciare in malo modo dalla casa la mamma di Carmen che per anni ha raccontato alla figlia che quell'uomo era stato "l'unico vero amore" della sua vita. Così, quando sua mamma è morta, Carmen ha deciso di scoprire la verità sul suo passato attraverso il test del Dna. La scienza le ha dato ragione e ora la donna, si ritrova con una eredità da tre milioni di euro. 

Caos a Roma, esonda il fiume Aniene: persone sui tetti: ci sono tre vittime

Roma, esonda il fiume Aniene: persone rifugiate sui tetti




Allarme rosso a Roma, dove le prime conseguenze dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla periferia della città iniziano a fare paura. Sono già decine gli interventi delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, che hanno soccorso persone in difficoltà, come per esempio è accaduto in via delle Cento Camerelle, nella zona di Villa Adriana, dove alcuni abitanti hanno segnalato al 113 auto che galleggiano ma anche il livello dell’acqua che è salito fino "ad altezza collo". Sempre nei pressi di Tivoli, in via Arci, la polizia è intervenuta per salvare un uomo rimasto intrappolato con due bambini nella sua auto finita in una grossa pozza. Entrambi gli allagamenti sono stati provocati da una bomba d’acqua che ha causato l’esondazione di un torrente e successivamente dell’Aniene. In alcune circostanze gli abitanti della zona di via Maremmana inferiore si sono rifugiati sui tetti delle case in attesa dei soccorsi. Altri allagamenti sono stati segnalati alle porte di Anzio, ad Artena e a Castel Madama, con problemi nelle case, nei magazzini e nei seminterrati dei palazzi.

I morti - A Paliano, in provincia di Frosinone, una macchina è finita in una voragine che si è aperta lungo la strada a causa del maltempo. Uno dei tre passeggeri, un uomo, è morto. Gli altri due viaggiatori invece sono riusciti a salvarsi. Problemi anche in provincia de L'Aquila e in particolare nel comune di Civitella Roveto, dove risulta che una donna di 51 anni sia morta dopo essere stata travolta da una frana. Un'altra vittima anche a Tagliacozzo dove un uomo è stato colpito da un fulmine nella sua cantina.

CANONE IN BOLLETTA LUCE Cambia la cifra della tassa Cosa succede a chi non paga

Canone Rai in bolletta, 100 euro e solo per la prima casa. Chi non paga non resta al buio




Con tutta probabilità il canone Rai sarà di 100 euro e arriverà con la legge di Stabilità. La tassa sulla tv verrà abbinata al pagamento dell'elettricità grazie a un lavoro di incrocio dei database dell'Enel. Per i possessori di due case il canone da pagare sarà solo uno, quello dell'abitazione dove si risiede. Ma, se qualcuno decidesse di non pagare gli ormai famosi 100 euro, non resterà al buio. Dopo il mancato pagamento, partirà una segnalazione all'Agenzia delle Entrate che in seguito verificherà se l'utente effettivamente vuole fare il furbo o se davvero non guarda, o non possiede, una televisione.

Incertezze - Le riserve sull'inserimento del canone in bolletta però, non sono ancora state sciolte. Il dibattito è ancora aperto sul tema della rateizzazione del pagamento che prevede un primo versamento di 50 euro a gennaio e uno successivo a giugno. Quest'ipotesi sembra non convincere i distributori di energia. 

mercoledì 14 ottobre 2015

Eredità di Mike Bongiorno, la sorpresa: a chi finiscono i soldi di "Mr. Allegria"

Mike Bongiorno, parte della sua eredità battuta all'asta




Sorpresa: parte dell'eredità di Mike Bongiorno finisce all'asta. Una serie di tesori e segreti di "Mister Allegria" che verranno assegnati al miglior offerente. Spiega il figlio Nicolò: "Non era un vero collezionista, ma aveva tante passioni: la montagna, gli sci, gli argenti, le miniature, i mobili, i sigari". E molte di queste "passioni", dunque, verranno battute dalla Casa d'Aste il Ponte di Milano, che inaugurerà la stagione invernale con una giornata dedicata proprio a Mike, il prossimo 20 ottobre. Nel dettaglio verranno battuti mobili e fotografie, quadri e magliette, un pezzo della vita privata e professionale del più famoso dei conduttori tv. Gli oggetti - donati dalla famiglia alla Fondazione Mike Bongiorno - prima di essere battuti all'asta saranno in esposizione il 16, 17 e 18 ottobre. L'intero rricavato verrà devoluto al progetto "Piazza Allegria", nel quartiere milanese Gratosoglio.

Il batterio killer, strage all'ospedale "Non si può fermare": già otto morti

Oporto, un batterio uccide otto persone nell'ospedale Vila Nova de Gaia. Trenta i casi sospetti




C'è un batterio che terrorizza il Portogallo. Si tratta del Klebsiella Pneumoniae, resistente agli antibiotici e letale nella maggior parte dei casi. Il batterio, che causa gravi forme di polmonite, ha già ucciso otto persone nell'ospedale di Vila Nova de Gaia, vicino alla città di Oporto. Ci sono oltre trenta persone ricoverate per accertamenti e altri tredici pazienti sono in isolamento in via precauzionale. I medici dell'ospedale intanto stanno studiando il caso per cercare di fermare la diffusione di quella che si preannuncia essere la nuova paura d'Europa. 

Gli studi - Il caso portoghese è la conferma di diversi studi effettuati in questi anni in tutta Europa sulla resistenza dei batteri agli antibiotici. Secondo quanto rivela il rapporto dell'European Center for Diseases Control, sempre più persone non riescono a beneficiare delle cure antibiotiche e così i batteri che li attaccano diventano più aggressivi e, come nel caso di Oporto, addirittura letali. Nella classifica dei paesi con una popolazione più soggetta a non rispondere agli antibiotici, la maglia nera va all'Italia. 

Caivano (Na): Ambiente e Mensa scolastica: Durissimo intervento del Consigliere Emione

Caivano (Na): Ambiente e Mensa scolastica: Durissimo intervento del Consigliere Emione (Liberi Cittadini)






Francesco Emione
Consigliere comunale (Liberi Cittadini)

Dopo aver presentato istanza alla Segretaria comunale sulla proroga della mensa scolastica, e dopo aver avuto "quasi" dovute delucidazioni in merito, il consigliere comunale di Liberi Cittadini, Francesco Emione, chiosa quanto segue:

E adesso cosa replicherà il funzionario Vito Coppola? La determina che proroga il servizio mensa è illegittima. Vi sono numerosi profili d’illegittimità. Persino il richiamo ad un protocollo d’intesa che non è tuttora vigente. La dott.ssa Risi - Segretario Comunale - ha risposto al nostro quesito e chiarito solo alcuni aspetti. Ad ogni modo, sarà l’Autorità Anticorruzione e se serve la Procura della Repubblica - anche nella competente sede del controllo dei conti pubblici - a scrivere la parola fine sulla questione. Il Segretario Comunale ha chiarito che il funzionario comunale Vito Coppola ha provveduto ad una “proroga tecnica” che “è un istituto non previsto dal Codice”, ma elaborato dalla Giurisprudenza amministrativa per alcuni casi eccezionali non dipendenti dall’amministrazione e comunque nelle more di una procedura di gara in corso. 

Noi di Liberi Cittadini, crediamo che non sia questo il caso eccezionale poiché il funzionario avrebbe dovuto predisporre in tempo gli atti di gara. Invece, ha fatto scadere il contratto, determinato l’emergenza, poi tamponata con un atto illegittimo. A parere nostro, v’è stata totale incompetenza nell’adoperare questa condotta perché non possiamo credere che si sia trattato di un atto voluto (dunque penalmente rilevante) di un funzionario al quale è stata affidata addirittura la gara di appalto per la raccolta dei rifiuti per 30 milioni di euro. 

Noi opposizione, abbiamo detto in Consiglio che questo era un atto illegittimo e che i servizi per cui si è operata la proroga sono identici e non analoghi (per cui non poteva operarsi col rinnovo). Noi abbiamo detto in Consiglio, ciò che la Legge impone, e cioè che la proroga è possibile solo nelle more della procedura di gara. Ad oggi, non v’è ancora nemmeno la disposizione degli atti di gara, ma un atto di indirizzo varato in fretta e furia dalla Giunta Comunale, solo il 10 ottobre 2015, ben tre mesi dopo la proroga. Una maldestra, quanto inutile corsa ai ripari. Si nota una malcelata intenzionalità del funzionario nel profittare del dilettantismo dell’amministrazione laddove si sono volutamente confuse forma e sostanza, termini e procedure giuridiche. 

Varare una proroga mascherandola da rinnovo significa porre in essere una condotta che supera ampiamente i confini della legittimità e pure della legalità laddove venisse provata l’intenzionalità di provocare un ingiusto vantaggio all’aggiudicatario. L’altro aspetto che non può celarsi è che l’importo complessivo della proroga supera quello del contratto originario, ciò rappresenta un ulteriore profilo di illegittimità in uno con l’aumento dell’arco temporale del contratto rispetto a quello principale. 

Tutto ciò dimostra che la “proroga” del servizio mensa è illegittima. Il servizio andrà avanti su un presupposto contrario alla legge, con le stesse carenti modalità del passato che non possono mutare. Tutto ciò smaschera il funzionario responsabile arrogante al pari della sua incompetenza. Tutto ciò dimostra che avevamo ragione e che il dilettantismo di quest’amministrazione insieme alle pratiche lottizzatorie e familistiche si uniscono ad una rara e totale mancanza di cognizione. Tutto ciò porta al disastro amministrativo. Al degrado delle istituzioni. Allo scadimento socio culturale che ben è rappresentato dalle terze file di una classe dirigente vituperata a furor di popolo. Tutto ciò ci fa pensare che quest'amministrazione è dannosa per cui prima se ne va, meglio è per la città.