Caivano (Na): Ambiente e Mensa scolastica: Durissimo intervento del Consigliere Emione (Liberi Cittadini)
Francesco Emione Consigliere comunale (Liberi Cittadini) |
Dopo aver presentato istanza alla Segretaria comunale sulla proroga della mensa scolastica, e dopo aver avuto "quasi" dovute delucidazioni in merito, il consigliere comunale di Liberi Cittadini, Francesco Emione, chiosa quanto segue:
E adesso cosa replicherà il funzionario Vito Coppola? La determina che proroga il servizio mensa è illegittima. Vi sono numerosi profili d’illegittimità. Persino il richiamo ad un protocollo d’intesa che non è tuttora vigente. La dott.ssa Risi - Segretario Comunale - ha risposto al nostro quesito e chiarito solo alcuni aspetti. Ad ogni modo, sarà l’Autorità Anticorruzione e se serve la Procura della Repubblica - anche nella competente sede del controllo dei conti pubblici - a scrivere la parola fine sulla questione. Il Segretario Comunale ha chiarito che il funzionario comunale Vito Coppola ha provveduto ad una “proroga tecnica” che “è un istituto non previsto dal Codice”, ma elaborato dalla Giurisprudenza amministrativa per alcuni casi eccezionali non dipendenti dall’amministrazione e comunque nelle more di una procedura di gara in corso.
Noi di Liberi Cittadini, crediamo che non sia questo il caso eccezionale poiché il funzionario avrebbe dovuto predisporre in tempo gli atti di gara. Invece, ha fatto scadere il contratto, determinato l’emergenza, poi tamponata con un atto illegittimo. A parere nostro, v’è stata totale incompetenza nell’adoperare questa condotta perché non possiamo credere che si sia trattato di un atto voluto (dunque penalmente rilevante) di un funzionario al quale è stata affidata addirittura la gara di appalto per la raccolta dei rifiuti per 30 milioni di euro.
Noi opposizione, abbiamo detto in Consiglio che questo era un atto illegittimo e che i servizi per cui si è operata la proroga sono identici e non analoghi (per cui non poteva operarsi col rinnovo). Noi abbiamo detto in Consiglio, ciò che la Legge impone, e cioè che la proroga è possibile solo nelle more della procedura di gara. Ad oggi, non v’è ancora nemmeno la disposizione degli atti di gara, ma un atto di indirizzo varato in fretta e furia dalla Giunta Comunale, solo il 10 ottobre 2015, ben tre mesi dopo la proroga. Una maldestra, quanto inutile corsa ai ripari. Si nota una malcelata intenzionalità del funzionario nel profittare del dilettantismo dell’amministrazione laddove si sono volutamente confuse forma e sostanza, termini e procedure giuridiche.
Varare una proroga mascherandola da rinnovo significa porre in essere una condotta che supera ampiamente i confini della legittimità e pure della legalità laddove venisse provata l’intenzionalità di provocare un ingiusto vantaggio all’aggiudicatario. L’altro aspetto che non può celarsi è che l’importo complessivo della proroga supera quello del contratto originario, ciò rappresenta un ulteriore profilo di illegittimità in uno con l’aumento dell’arco temporale del contratto rispetto a quello principale.
Tutto ciò dimostra che la “proroga” del servizio mensa è illegittima. Il servizio andrà avanti su un presupposto contrario alla legge, con le stesse carenti modalità del passato che non possono mutare. Tutto ciò smaschera il funzionario responsabile arrogante al pari della sua incompetenza. Tutto ciò dimostra che avevamo ragione e che il dilettantismo di quest’amministrazione insieme alle pratiche lottizzatorie e familistiche si uniscono ad una rara e totale mancanza di cognizione. Tutto ciò porta al disastro amministrativo. Al degrado delle istituzioni. Allo scadimento socio culturale che ben è rappresentato dalle terze file di una classe dirigente vituperata a furor di popolo. Tutto ciò ci fa pensare che quest'amministrazione è dannosa per cui prima se ne va, meglio è per la città.
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