Legge elettorale, l'accordo con Pd e FI mette a rischio la candidatura degli eletti
Dopo che Beppe Grillo ha blindato l'accordo sulla legge elettorale stretto con il Partito democratico e Forza Italia, i cellulari dei parlamentari cinquestelle sono diventati roventi. Il panico è scoppiato come un fiume in piena prima nelle chat, per passare rapidamente alle più efficaci e dirette telefonate. La domanda ricorrente è sempre una: "Io che fine faccio?". Non sono pochi i volti noti del M5S in bilico laddove passase l'attuale progetto sulla riforma elettorale.
Una delle prime a temere per il proprio futuro, secondo quanto riporta il Corriere della sera, è stata Paola Taverna, che ha voluto parlare direttamente col capo giusto poco prima che arrivasse il diktat di Grillo: "Non ci interessa garantire la rielezione di questo o quell'altro portavoce". Ogni riferimento a fatti e persone non è per niente casuale, la mannaia del prossimo turno potrebbe lasciare a casa più di un eletto grillino.
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Tra i preoccupati - per se stessi - ci sarebbe anche Roberto Fico, una situazione che secondo i ben informati sarebbe più ingarbugliata del previsto. L'incognita sta tutta sul modo in cui verranno stilate le prossime liste, i parlamentari uscenti sperano in norme più flessibili e che evitino l'ingorgo in certe regioni di candidature di peso.
L'affollamento coinvolge regioni come Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia e Campania, per tutti ci sarebbe la necessità di rivedere una leggina interna che prevede a chi ha più di 40 anni di candidarsi solo al Senato. Non sarebbero pochi quelli costretti a traslocare, nel caso in cui fossero rieletti.
Rischiano per esempio in Sicilia Mario Michele Giarrusso, Nunzia Catalfo e Vincenzo Santengelo. Nel Lazio il traffico è terribile, con le uscenti Carla Ruocco, Roberta Lombardi, Taverna e Stefano Vignaroli a caccia di un posto al sole. E poi c'è il rebus campano, con i collegi al Senato da stabilire per evitare di tenere fuori appunto Fico e altri sodali.
Il sudoku delle liste dovrà anche tenere in considerazione chi per questo accordo sulla legge elettorale ci ha messo faccia e fegato. Tra loro Vito Crimi e Danilo Toninelli, oltre all'ex capogruppo Paola Carinelli.
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