Più sicurezza ed efficienza per i pazienti cardiopatici
di Matilde Scuderi
Novità strutturali - letteralmente - per la Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli: grazie al contributo della Fondazione Roma, presieduta dal professor Emmanuele Emanuele, è stata resa infatti operativa una nuova struttura presso il polo di scienze cardiovascolari e toraciche, la terapia intensiva cardiochirurgica e a breve sarà inaugurata quella cardiologica. Questo vuol dire ancora più sicurezza per i pazienti affetti da importanti patologie cardiovascolari che necessitano di interventi sul cuore e sui grossi vasi e maggiore efficienza grazie a una migliore organizzazione dei posti letto, dotati delle più innovative tecnologie oggi disponibili. L’inaugurazione si è svolta alla presenza del direttore generale della Fondazione policlinico Agostino Gemelli, l'ingegnere Enrico Zampedri, e del preside della facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, il professor Rocco Bellantone, nonché dei professori Filippo Crea, direttore del polo di scienze cardiovascolari e toraciche e ordinario di cardiologia all’Università Cattolica e del professor Massimo Massetti, direttore dell'area cardiovascolare della Fondazione policlinico Agostino Gemelli e ordinario di cardiochirurgia all’Università Cattolica. Per la Fondazione Roma sono intervenuti il vice presidente, professor Serafino Gatti e il direttore generale Franco Parasassi. Fortemente sostenuto dalla Fondazione Roma, con un finanziamento di 1.429.000 euro, nell’ambito di un programma di erogazione di contributi finalizzati a sostenere progetti di sviluppo dei sistemi informativi e delle tecnologie 'al letto del paziente', il progetto ha previsto la realizzazione presso il Gemelli di 10 letti di terapia intensiva cardiochirurgica e successivamente di 12 letti di terapia intensiva cardiologica. Il centro integrato, così organizzato e tecnologicamente all’avanguardia, consentirà di gestire un maggiore numero di pazienti e di modulare l’intensità delle cure, garantendo accessibilità e sicurezza al paziente attraverso una migliore fruibilità e integrazione delle informazioni. Tra i principali vantaggi ottenuti vi è quello di carattere organizzativo: la nuova struttura consentirà di ottimizzare la gestione dei pazienti cardiologici e cardiochirurgici critici, utilizzando le competenze di cardiologi e cardioanestesisti che lavorano insieme in piena sinergia terapeutica. Questo modello innovativo è già operativo nell’area cardiovascolare del Gemelli per la fase diagnostica e terapeutica ed è caratterizzato dalla centralità del cosiddetto 'Heart team' - che coinvolge cardiologi, cardiochirurghi, chirurghi vascolari e cardioanestesisti - e della sala ibrida, che verrà utilizzata per interventi multidisclipinari di cardiologia interventistica e cardiochirurgia. Tale approccio ha permesso la creazione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali che non solo assicurano l’iter di cura all’interno del Policlinico, ma anche il raccordo con le strutture del territorio, rappresentate dai presidi cardiologici della rete 'hub and spoke'. La creazione di un nuovo settore ad alta intensità di cura risponde all’esigenza di adeguare le risorse strutturali di un ospedale ai moderni percorsi di cura centrati sul paziente e la sua patologia.
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“Siamo particolarmente grati alla Fondazione Roma per il sostegno che ha voluto dare a questa importante realizzazione - dichiara Zampedri - che permette di migliorare quantitativamente e qualitativamente la dotazione di posti letto di terapia intensiva del policlinico Gemelli a vantaggio non solo dei pazienti cardiologici, ma di tutti i pazienti in condizioni critiche trattati dalla nostra struttura". "Questa nuova realizzazione - afferma Massetti - conferma la mission del Gemelli nello sviluppo della centralità del paziente nei percorsi di cura, favorendo con la ristrutturazione delle unità di degenza, un contesto assistenziale e organizzativo moderno ed efficiente dove il paziente si sente garantito da tutte le professionalità necessarie alla cura della sua malattia”. Da rimarcare che la nuova struttura è stata realizzata senza alcuna interruzione di attività assistenziale presso il polo cardiologico e senza alcun disagio per i pazienti e il personale medico e sanitario. Gatti, sottolinea come “l’intervento in questione s’inserisca all’interno di una lunga e proficua collaborazione con il policlinico Gemelli, e, in senso più ampio, con tutte le strutture sanitarie pubbliche e private non profit del territorio di operatività della Fondazione Roma, raggiunte dall’iniziativa di quest’ultima, volta a potenziare le attrezzature diagnostiche e medico-chirurgiche, in modo da garantire un’offerta socio-assistenziale di qualità e più vicina alle esigenze dei pazienti. La vicinanza della Fondazione Roma alle emergenze del territorio in campo sanitario - prosegue Gatti - è dovuta alla ferma volontà e sensibilità del presidente, il professor Emanuele, di fare del settore una priorità, insieme alla ricerca scientifica in campo biomedico, che intende rispondere alle crescenti difficoltà del soggetto pubblico a intervenire”. Parasassi, tiene a sottolineare come “la collaborazione con il policlinico Gemelli possa inserirsi tra le buone prassi di cooperazione e di unità d’intenti, oltreché operativa, con una grande realtà privata non profit, che è essa stessa un’eccellenza riconosciuta ai più alti livelli nella cura di numerose e diffuse gravi patologie”.
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