Salute, panico per il fungo resistente ai farmaci: già 17 i morti
"Una minaccia globale per la salute". Così il Centre for disease control americano (il Centro di controllo per le malattie infettive) ha definito il super-fungo che da settimane sta seminando il panico negli ospedali di New York e del New Jersey, dove i casi di infezione resistente ai farmaci sono stati 44 (in 15 ospedali e uno studio medico) con 17 morti.
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Il fungo si chiama Candida Auris, un micete lievitiforme isolato per la prima volta nel 2009 nel canale uditivo di un settantenne giapponese in un ospedale di Tokio. Il microorganismo è poi migrato in diversi Paesi, tra cui Stati Uniti e Gran Bretagna. Il primo caso in Europa si è registrato proprio in un ospedale di Londra e tra aprile e luglio 2016 ha infettato 50 persone.
Nei casi peggiori (pazienti deceduti) provoca infezioni sistemiche entrando in circolo. I principali sintomi sono bruciore e difficoltà a deglutire. Il super-fungo - spiegano gli esperti dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta - agisce come un super-batterio, non risponde agli anti funghicidi ed è difficile da identificare nei test di laboratorio, perché può essere facilmente scambiato con la Candida comune, ben nota e diffusa negli ospedali di tutto il mondo. La Candida auris colpisce soprattutto i soggetti deboli, come neonati e anziani e si diffonde molto facilmente: è stato trovato sulle attrezzature degli ospedali e sulla pelle di alcuni pazienti, anche già trattati con i medicinali.
Sembra che l’infezione si contragga prevalentemente in ospedale. In caso di pazienti infetti, gli esperti raccomandano misure di isolamento e la pulizia accurata della stanza con prodotti a base di cloro e vapori di perossido di idrogeno. Viene raccomandata anche la decontaminazione cutanea con prodotti a base di clorexidina.
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