Alitalia, i tre commissari alla ricerca di soldi per il cherosene
Il prezzo dei biglietti di Alitalia è destinato a crollare nel giro di pochissime settimane. Ora che la compagnia ha incassato il prestito ponte dal governo di 600 milioni di euro, resta un primo urgentissimo obiettivo per i tre commissari straordinari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari: evitare di bruciare tutti quei soldi nell'atavico buco nero di costi, spese inutili e sperperi che attanagliano la compagnia.
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Per operare regolarmente, Alitalia ha bisogno di almeno 7,6 milioni di euro al giorno, secondo quanto riporta Repubblica citando i dati di bilancio 2015. Si va dai costi per il cherosene per i serbatoi degli aerei, circa 1,8 milioni da pagare cash, a 1,7 milioni per gli stipendi, 2 milioni per i diritti di decollo e atterraggio, 1,1 milioni per i canoni di affitto degli aerei, altrimenti li sequestrano, e 500mila euro per la manutenzione. Sono tutti costi inevitabili, il minimo perché una compagnia aerea possa continuare a respirare. E non si possono pagare in nessun altro modo se non con i soldi del governo.
Resta però l'obiettivo di uscire dall'impasse e prepararsi a ripagare quel prestito, che ha anche interessi poco sotto il 10%, di certo non un regalo. L'unica via percorribile per i commissari resta quella di riconsiderare le tariffe, finora poco o per nulla concorrenziali. Qualche primo segnale è già arrivato, per esempio per i titolari di Mille Miglia, che possono godere del 20% di sconto su voli per Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Non può bastare a evitare l'emorragia di prenotazioni, già iniziata lentamente.
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