Gentiloni, i due indizi che lo dimostrano: il suo governo non arriverà al 2018
A parole sono tutti del partito "fino al 2018", da intendersi come termine della legislatura. Eppure, i fatti, sembrano deporre in tutt'altra direzione. In particolare alcune circostanze che, nelle ultime ore, hanno messo in evidenza il precario stato di salute del governo Gentiloni (in particolare dopo la vittoria di Matteo Renzi alle primarie). Si parte da Angelino Alfano: prima la polemica con Andrea Orlando sul caso-Ong innescato dal procuratore di Catania; dunque l'iniziativa di votare contro la risoluzione Unesco che negava la sovranità di Israele su Gerusalemme (quando Paolo Gentiloni era alla Farnesina, sulla medesima circostanza, aveva adottato una linea filo-palestinese).
F1RST, IL PRIMO TOTAL NO FROST DA INCASSO
Samsung First è il primo frigorifero da incasso con tecnologia Total No Frost presente sia nel vano frigo sia...
Mosse di rottura, quelle di Angelino, il ministro degli Esteri che lascia intendere quanto Gentiloni, ora, possa pure preparare gli scatoloni. Ma non c'è solo Alfano. Già, c'è anche Renzi: col premier i rapporti sarebbero interrotti da giorni, mentre al contrario le frecciate si sprecano. Si pensi solo alla frase "il governo deve risolvere i problemi degli italiani" pronunciata da Michele Anzaldi, renziano di ferro, a Radio 24. Frase quasi da leader dell'opposizione. Frase che in controluce permette di comprendere il vero piano di Renzi: elezioni prima del 2018, probabilmente dopo l'estate. Gentiloni, forse, dovrebbe iniziare a sgomberare Palazzo Chigi: la sensazione è che abbia le ore contate.
Nessun commento:
Posta un commento