LA RELAZIONE FINALE DI BANKITALIA: "Basta campagna elettorale, serve..."
La vera priorità per l'Italia in questo momento non è tanto quando si andrà a votare, ma cosa si ha intenzione di fare una volta eletti. Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali, forse le sue ultime, del suo mandato ha invocato una "veduta lunga" alla politica italiana. Evita quindi di prendere posizione nel dibattito tra voto anticipato o fine naturale della legislatura, lanciando un monito al mondo politico: "Il consenso va ricercato con la definizione e la comunicazione di programmi chiari, ambiziosi, saldamente fondati sulla realtà".
Gli ultimi anni per l'Italia, secondo Visco, sono stati "i peggiori della sua storia in tempo di pace", con le conseguenze della doppia recessione "più gravi di quelle della crisi degli anni '30". Senza dimenticare i fardelli che l'Italia porta con sé, come il crescente debito pubblico e l'annosa questione dei debiti deteriorati nella banche.
LA PROSPETTIVA SVIZZERA SULLE OBBLIGAZIONI.
Obbligazione Tasso Fisso in Pesos Messicani. Disponibile su Borsa Italiana
Davanti a tutto questo, Visco insiste che la data delle elezioni diventa un falso problema. La politica invece dovrebbe distaccarsi da una campagna elettorale perenne, che costringe a politiche di corto raggio. Di fondo però Visco rimane fiducioso sul futuro, perché si ottengano: "risultati che servono l'interesse generale, tenendo conto di chi resta indietro e di chi arretra, liberando l'economia da inutili vincoli, rendite di posizione, antichi e nuovi ritardi".
All'ottimismo per i prossimi anni, Visco aggiunge la fermezza sulla posizione europeista di Bankitalia: "è un'illusione pensare che la soluzione dei problemi economici nazionali possa essere più facile fuori dall'Unione economica e monetaria".
Nessun commento:
Posta un commento