Donald Trump: "Assad un animale". Vladimir Putin: "I rapporti con gli Usa sul piano militare sono peggiorati"
Dopo l'attacco degli Stati Uniti in Siria, la tensione sale in modo esponenziale. Ci si mette Donald Trump, il quale ha definito Bashar Al-Assad "un animale". Così in un'intervista a Fox Business Network. E ancora, il presidente ha aggiunto che "Vladimir Putin sta dando il suo sostegno a una persona diabolica, molto negativa per il genere umano". Parole piovute mentre, a Mosca, arrivava il segretario di Stato Usa, Tillerson, per un incontro con il ministro degli Esteri Lavrov.
E proprio Lavrov lo ha accolto a brutto muso, avvertendo che i raid dell'aviazione statunitense sono "una violazione della legge e non devono più ripetersi". Dunque, ha affermato: "È importante per noi conoscere le vostra posizione, la posizione degli Stati Uniti e le intenzioni reali dell’amministrazione" di Donald Trump.
Ma non è tutto. Perché poche ore prima dell'incontro sono arrivate le parole proprio di Putin, in un'intervista rilasciata nella notte al canale Mir. Un'intervista di "benvenuto" per Tillerson, nella quale ha affermato che "i rapporti tra Russia e Usa sono peggiorati" da che è stato eletto Trump. "Possiamo dire - ha affermato lo zar - che il livello di fiducia, soprattutto sul piano militare, non è migliorato e anzi con ogni probabilità è peggiorato". Frase pesanti, che inquadrano perfettamente la tensione crescente. Parole con cui, forse, Putin mira ad allontanare i sospetti di un intervento russo sulle ultime elezioni presidenziali americane.
Tensione alle stelle, dunque, alla quale ha anche contribuito il documento fatto circolare dall'intelligence Usa in mattinata, nel quale sia accusa il governo di Mosca di aver aiutato Damasco ad orchestrare gli attacchi chimici della scorsa settimana.
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