Rai, arriva il Cda sul tetto agli stipendi: rischio partenza per Massimo Giletti e Bruno Vespa
Da settimane in Rai si decide di non decidere sull'applicazione del tetto agli stipendi. Da tempo ormai il Parlamento ha deciso che dagli artisti, passando per i giornalisti, fino all'ultimo dei consulenti in Rai non deve guadagnare più di 240mila euro all'anno. Alla sola notizia, sono spuntati come funghi i retroscena che volevano nomi come Carlo Conti e Fabio Fazio già con il trolley fuori gli studi Rai a chiamare un taxi, direzione Cologno Monzese.
Finora nessuno si è mosso, vertici Rai compresi. Ma da domani qualcosa potrebbe rischiare di rompersi, visto che è in programma il Cda e la prevedibile approvazione del tetto per tutti, ma davvero tutti. I consiglieri Rai non avrebbero nessuna intenzione di opporsi alla legge approvata in Parlamento, nè intendono esporsi al pubblico ludibrio per salvare lo stipendio milionario di questo o quell'altro nome noto della tv.
Non ci sono solo gli artisti sul piede di guerra. Eh già perché oltre al direttore del Tg1, Mario Orfeo, ci sono giornalisti come Bruno Vespa e Massimo Giletti che non avrebbero nessuna intenzione di farsi mettere le mani nel portafogli. Finora l'unica dichiaratasi disponibile alla riduzione è stata Lucia Annunziata. I due giornalisti-conduttori, invece, potrebbero essere messi nelle condizioni di andare via, portando con sé un pacchetto di telespettatori non da poco. In più ci sarebbe una grana legale pronta a scoppiare che riguarda L'Arena di Giletti. Mentre la redazione di Porta a porta è composta da giornalisti inquadrati come tali, al programma di Giletti lavorano programmisti e collaboratori con contratti particolari. In periodo di par condicio, l'Arena passa sotto l'egida del Tg1, un fatto che esporrebbe la Rai a una raffica di cause da parte dei lavoratori. Le prossime 24 ore in viale Mazzini potrebbero essere più che incandescenti.
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