"Le Ong portano gli immigrati sempre in Italia, il documento che lo dimostra"
Le Ong aiutano gli scafisti? Che ruolo giocano durante gli sbarchi degli immigrati? Laura Ravetto, presidente del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, già nelle settimane passate aveva lanciato l'allarme su quanto accade. "Tutto nasce da un'indagine conoscitiva che stiamo facendo come comitato Schengen. Abbiamo ricevuto un report di Frontex che aveva paventato il rischio che ci fossero delle Ong che aiutassero gli scafisti. Io non voglio pensare che nel traffico degli esseri umani ci sia un coinvolgimento consapevole delle Ong - spiega la Ravetto al Giorno - tendo a escluderlo. Tuttavia ci sono due punti da chiarire". Il primo, come suggerito dal procuratore di Catania Zuccaro è che "da quando le Ong si sono piazzate a ridosso delle acque libiche, la lotta agli scafisti è diventata impossibile. I trafficanti dicono a uno dei migranti: vedi quelle luci lì, sono delle Ong, vai da loro che ti tirano su". Secondo punto: "Il tema della prevalenza dei soccorsi da parte delle Ong".
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Dal 2015 all'estate 2016 le imbarcazioni delle Ong erano coordinate sempre dal Centro di soccorso in mare di Roma. Ma dall'estate scorsa il numero di soccorsi in mare da parte dalle Ong è aumentato: ora è circa un terzo del totale, la quota di Eunavfor Med è del 12%, quindi le Ong sono protagoniste principali del soccorso. "Il rappresentante tedesco di una Ong olandese che abbiamo sentito nel Comitato ci ha riferito che il 50% delle segnalazioni che ricevono arriva dalla nostra Guardia Costiera. È una situazione delicata perché, se fosse vera, stiamo creando dei corridoi umanitari privati in mare. Una cosa abbastanza anomala per cui la settimana prossima sentiremo il rappresentante della Guardia Costiera e ci terremmo ad avere anche la presenza del ministro Graziano Delrio visto che questo corpo dipende dal ministero delle Infrastrutture".
Il Comitato vuole anche far luce su quello che Ravetto definisce un "ruolo dubbio" delle Ong: "Quando caricano i migranti sulle loro imbarcazioni, essi sono approdati, per il diritto internazionale marittimo, nello Stato di bandiera di quelle navi, secondo il regolamento di Dublino. Inoltre le Ong, o chi per loro, rispettano la regola internazionale per cui il migrante soccorso in mare va portato nel porto sicuro più vicino? Non si capisce come mai devono essere gli approdi italiani e non Malta o i porti tunisini. Niente accuse, ma bisogna fare chiarezza".
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