Primarie Pd, l'unico confronto tv tra Renzi, Orlando ed Emiliano: chi ha vinto
Come sparare sulla Croce Rossa. Matteo Renzi domina il primo e unico confronto a tre in tv su SkyTg24 contro Andrea Orlando e Michele Emiliano, gli altri due candidati alle Primarie per la segreteria del Pd. L'appuntamento con il voto è per domenica 30 aprile, ma il verdetto (anche nei sondaggi) appare già scritto. Di sicuro, in televisione l'ex premier asfalta i rivali.
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"Mi aspetto di avere il 50% più uno. L'affluenza è una incognita. Tutto ciò che ha la cifra di un milione davanti va bene...", esordisce Renzi. La prima domanda è tutta interna al mondo Pd, quindi piuttosto noiosa. Come la risposta di Emiliano, che spreca i suoi secondi lamentandosi del fatto che le primarie siano state indette in fretta e furia con voto in occasione del ponte del Primo maggio. Il tema è logoro, l'arma dialettica piuttosto spuntata. Certo, il governatore pugliese è un po' più efficacie rispetto a Orlando. Entrambi criticano Renzi per quanto non fatto al governo, ma perlomeno Emiliano non aveva incarichi nell'esecutivo a differenza di Orlando, che ha poi il difetto di essere sempre troppo sotto-traccia. Si gioca malissimo la carta della telefonata del Papa ("L'unica cosa che mi ha chiesto è stato pensare ai detenuti") e in una parola il suo rischio è di diventare "invisibile". Emiliano è più polemico, un po' più aggressivo, ma con argomenti triti come quando contesta il bonus 80 euro, rintuzzato da Renzi ("Non è una mancia, è redistribuzione di reddito. Se non lo capisci, caro Emiliano, significa che non capisci come vive chi guadagna 1.000 euro al mese"). Se si dovesse fare un pagellone, Renzi vincerebbe con un comodo 7 (senza strafare, senza stupire), Emiliano strapperebbe un 5 per l'impegno, Orlando un 4 assai deludente. Il clima soporifero e l'assenza di avversari credibili oggi favorisce lo studente più brillante (del Pd) ma occhio, perché usciti dalla classe potrebbe non bastare.
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