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lunedì 17 aprile 2017

"Aiutatemi, la Boldrini mi vuole rovinare": il dramma di quest'uomo

Il pastore sardo Fortunato Ladu scrive alla Boldrini: "Grazie alle pecore i miei figli possono studiare"



Non ci sono solo gli animalisti e i nazivegani a esultare per l'ultima ideona della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha deciso di adottare a distanza due agnelline, evitando loro la macellazione. A onor del vero c'è stato poco prima Silvio Berlusconi che si è fatto immortalare mentre abbevera con un biberon un agnello. Il Cav ne ha adottati addirittura cinque, anche lui per invitare tutti a non consumare agnello in uno dei weekend in cui proprio la tradizione gastronomica italiana lo prevede come protagonista a tavola.

Gli animalisti si diceva hanno ovviamente esultato, molto meno - anzi per niente - gli allevatori che dalla vendita degli ovini devono vivere e mantenere le proprie famiglie. Le associazioni di categoria hanno protestato per quella campagna autolesionista per l'economia nazionale, ma il messaggio più toccante è stato di certo quello del pastore sardo Fortunato Ladu che ha voluto scrivere direttamente al presidente di Forza Italia e a quella della Camera.

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Sin dalle prime battute, Ladu non nasconde tutta la sua irritazione: "Gentile Presidente Boldrini, tornare a casa con l'unico pensiero di rispondere anche a lei, come ho già fatto con il Signor Silvio Berlusconi, mi creda, non era il massimo delle mie aspirazioni". Ci voleva Ladu per spiegare alla Boldrini che cosa significa fare l'allevatore e voler bene agli animali: "È grazie alle pecore e agli agnelli - ha scritto Ladu - che io e mia moglie abbiamo dato la possibilità alle nostre figlie di conseguire lauree importanti e sono sempre le pecore che stanno permettendo a mio figlio Giovanni di vivere dignitosamente e proseguire negli studi. A loro, gentile Presidente, ho insegnato il rispetto verso tutte le culture, tutte le abitudini di vita, sessuali e alimentari, nonché religiose".

La sconcerto di Ladu è in particolare per il ruolo che la Boldrini ricopre e la campagna che ha voluto lanciare: "Mai avrei pensato che proprio in un periodo nero per la pastorizia sarda, Lei dall'alto del suo ruolo istituzionale, potesse danneggiare la mia attività di pastore sardo con affermazioni tendenti a salvare due agnelli dalle grinfie del terrore".

Le cose evidentemente non stanno proprio come se l'è immagina la Boldrini, così Ladu con comprensione ha concluso: "Sono profondamente deluso e preoccupato per il futuro della mia terra che trova in prese di posizione come queste seri ostacoli alla ripresa di un settore economico portante della nostra Regione. Mi piacerebbe raccontarle direttamente questo nostro lavoro". E chissà se l'invito per il pastore arriverà mai.

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