Medicina, economia ed etica La parola al Dott. Francesco Pellegrino
di Francesco Pellegrino
per il Notiziario sul web
Dott. Francesco Pellegrino |
I drammatici eventi sanitari partenopei delle ultime ore pongono delle
questioni di estrema gravità della sostenibilità del Sistema sanitario
Nazionale (SSN).
Negli ultimi anni una lobby finanziaria imprenditoriale vuole sempre più
convincerci che l’offerta sanitaria del nostro SSN sia scadente e che gli
eventi di criticità siano riconducibili ad un sistema fallito nella sua
missione cui sostituire un sistema sanitario assicurativo, non più universale
bensì elitario.
Niente di più errato e probabilmente truffaldino.
Di certo si vuole svendere un sistema sanitario che nasce nell’alveo di una
deontologia sanitaria, di un senso di appartenenza ad ordini professionali, di
un ethos del guaritore ferito ( per citare il prof N. G. De Santo)ovvero dello
spirito che muove moltissimi operatori sanitari nel considerare il malato e non
la malattia, facendosi partecipi di una remissione dalla sofferenza
dell’ammalato.
Ogni cittadino italiano o straniero ha potuto sperimentare che l’offerta
sanitaria italiana è di gran lunga superiore a quella di paesi che per
consuetudine consideriamo più avanzati. Questo probabilmente è riconducibile al
fatto che in Italia i medici generalmente sono in grado di dare una risposta
soddisfacente sia a piccole richieste sanitarie che a richieste molto complesse
ed articolate, in virtù di una valida formazione sanitaria. Allo stesso tempo
con difficoltà riusciamo a rappresentare una Sanità di grande profilo poichè
culturalmente all’italiano appartiene sempre meno l’orgoglio di appartenenza
alla Comunità, per cui idolatra ciò che vede non appartenente alla propria
Comunità mentre cerca di denigrare o non considerare ciò che gli è vicino.
A tal proposito mi piace ricordare l’etimo gergale, quasi intraducibile
della mmria. Qualcosa di più
complesso dell’invidia, ovvero dell’incapacità di partecipare ai processi
gregari del successo, in cui si potenzia la necessità di distruggere qualsiasi
cosa, anche contro il proprio interesse personale, purchè non faccia giovare
alcunchè un conoscente nel processo di affermazione.
Questo profondo psicodramma è la scenografia in cui si realizzano i vari
episodi delinquenziali sanitari ( e non solo ) dei nostri giorni.
Spesso infatti vediamo una popolazione che denigra ogni disfunzione senza
riuscire ad esprimere una spinta critica propositiva od un apprezzamento
riconoscente della difficile missione di garantire e tutelare la salute e la
dignità dell’uomo.
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In questo scenario si muovono le caratterizzazioni di coloro i quali dovrebbero
adempiere al proprio dovere sanitario e continuamente deludono l’aspettativa di
presidiare la salute, dovere per cui sono stati assunti e spesso hanno giurato
nell’impegno professionale scritto da Ippocrate in anni in cui la vita aveva un
valore supremo.
Questi impiegati pubblici non solo continuamente assurgono agli onori della
cronaca per latrocini perseguiti, laddove evidenziati dalla Giustizia, ma cosa
più grave sottraggono energie vitali al funzionamento quotidiano per un impegno
gravosissimo che sarebbe dedicarsi al
proprio compito aiutando un paziente senza intralciare il funzionamento
ordinario.
L’impiegato che non ottempera il proprio dovere, assentandosi è un
delinquente perchè delinque contro la Comunità e perchè delinque deteriorando l’offerta
di salute, sottraendo occasioni di funzionamento ordinario, rendendo
l’ordinario straordinario per poi renderlo soggettivo e discrezionale piuttosto
che oggettivo come nel ruolo originario.
Ogni operatore sanitario, qualsiasi ruolo ricopra, dovrebbe ricordare che
già sfidare le malattie e tutelare la salute è un’opera che non sempre ha un
lieto fine, figuriamoci quando, come nei casi recenti, gli inquisiti
scegliessero arbitrariamente di dedicarsi ad hobbies o lavori secondari ( o
probabilmente primari).
La salute richiede continuo aggiornamento, studio, dedizione non
permettendo distrazioni, coloro i quali avessero altre intenzioni di impiego od
imprenditoriali sarebbero invitati a dedicarsi onestamente ai propri scopi.
Sopravvivere non basta
Dott. Francesco Pellegrino
Via G.A. Acquaviva, 39
81100 Caserta.
E_mail: frankpiglrim@gmail.com
Cell: 348.8910362
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