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martedì 14 marzo 2017

Medicina, economia ed etica La parola al Dott. Francesco Pellegrino

Medicina, economia ed etica La parola al Dott. Francesco Pellegrino


di Francesco Pellegrino
per il Notiziario sul web


Dott. Francesco Pellegrino

I drammatici eventi sanitari partenopei delle ultime ore pongono delle questioni di estrema gravità della sostenibilità del Sistema sanitario Nazionale (SSN).

Negli ultimi anni una lobby finanziaria imprenditoriale vuole sempre più convincerci che l’offerta sanitaria del nostro SSN sia scadente e che gli eventi di criticità siano riconducibili ad un sistema fallito nella sua missione cui sostituire un sistema sanitario assicurativo, non più universale bensì elitario.

Niente di più errato e probabilmente truffaldino.

Di certo si vuole svendere un sistema sanitario che nasce nell’alveo di una deontologia sanitaria, di un senso di appartenenza ad ordini professionali, di un ethos del guaritore ferito ( per citare il prof N. G. De Santo)ovvero dello spirito che muove moltissimi operatori sanitari nel considerare il malato e non la malattia, facendosi partecipi di una remissione dalla sofferenza dell’ammalato.

Ogni cittadino italiano o straniero ha potuto sperimentare che l’offerta sanitaria italiana è di gran lunga superiore a quella di paesi che per consuetudine consideriamo più avanzati. Questo probabilmente è riconducibile al fatto che in Italia i medici generalmente sono in grado di dare una risposta soddisfacente sia a piccole richieste sanitarie che a richieste molto complesse ed articolate, in virtù di una valida formazione sanitaria. Allo stesso tempo con difficoltà riusciamo a rappresentare una Sanità di grande profilo poichè culturalmente all’italiano appartiene sempre meno l’orgoglio di appartenenza alla Comunità, per cui idolatra ciò che vede non appartenente alla propria Comunità mentre cerca di denigrare o non considerare ciò che gli è vicino.

A tal proposito mi piace ricordare l’etimo gergale, quasi intraducibile della mmria. Qualcosa di più complesso dell’invidia, ovvero dell’incapacità di partecipare ai processi gregari del successo, in cui si potenzia la necessità di distruggere qualsiasi cosa, anche contro il proprio interesse personale, purchè non faccia giovare alcunchè un conoscente nel processo di affermazione.

Questo profondo psicodramma è la scenografia in cui si realizzano i vari episodi delinquenziali sanitari ( e non solo ) dei nostri giorni.

Spesso infatti vediamo una popolazione che denigra ogni disfunzione senza riuscire ad esprimere una spinta critica propositiva od un apprezzamento riconoscente della difficile missione di garantire e tutelare la salute e la dignità dell’uomo.


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In questo scenario si muovono le caratterizzazioni di coloro i quali dovrebbero adempiere al proprio dovere sanitario e continuamente deludono l’aspettativa di presidiare la salute, dovere per cui sono stati assunti e spesso hanno giurato nell’impegno professionale scritto da Ippocrate in anni in cui la vita aveva un valore supremo.

Questi impiegati pubblici non solo continuamente assurgono agli onori della cronaca per latrocini perseguiti, laddove evidenziati dalla Giustizia, ma cosa più grave sottraggono energie vitali al funzionamento quotidiano per un impegno gravosissimo che sarebbe dedicarsi al proprio compito aiutando un paziente senza intralciare il funzionamento ordinario.

L’impiegato che non ottempera il proprio dovere, assentandosi è un delinquente perchè delinque contro la Comunità e perchè delinque deteriorando l’offerta di salute, sottraendo occasioni di funzionamento ordinario, rendendo l’ordinario straordinario per poi renderlo soggettivo e discrezionale piuttosto che oggettivo come nel ruolo originario.

Ogni operatore sanitario, qualsiasi ruolo ricopra, dovrebbe ricordare che già sfidare le malattie e tutelare la salute è un’opera che non sempre ha un lieto fine, figuriamoci quando, come nei casi recenti, gli inquisiti scegliessero arbitrariamente di dedicarsi ad hobbies o lavori secondari ( o probabilmente primari).

La salute richiede continuo aggiornamento, studio, dedizione non permettendo distrazioni, coloro i quali avessero altre intenzioni di impiego od imprenditoriali sarebbero invitati a dedicarsi onestamente ai propri scopi.

Sopravvivere non basta


Dott. Francesco Pellegrino
Via G.A. Acquaviva, 39
81100 Caserta.
E_mail: frankpiglrim@gmail.com
Cell: 348.8910362



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