Attenzione a tablet e smartphone bambini a rischio di ‘occhio secco’
di Laura Fusillo
Un bambino su cinque in Italia prende contatto con cellulari e tablet nel primo anno di vita. Fra 3 e 5 anni di età, l’80 per cento è in grado di usare il telefonino di mamma e papà. Questi i dati in sintesi di un grande studio realizzato dal Centro per la Salute del Bambino di Trieste in collaborazione con l’Associazione culturale Pediatri, presentati nel corso di una conferenza stampa a Milano da Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico, Giuseppe di Meglio del Centro Italiano Occhio Secco (Cios), Vincenzo Orfeo, direttore della Clinica oculistica Mediterranea di Napoli e Alessandra Balestrazzi, responsabile patologie corneali Oftalmico di Roma. Un’altra grande indagine realizzata fra gli adolescenti dal Net Children Go Mobile dell’Università Cattolica di Milano, ha dimostrato che oltre il 50 per cento tiene il cellulare acceso giorno e notte; e già a 9-10 anni il 26 per cento ha un proprio computer portatile, l’11 per cento uno smartphone e il 4 per cento un tablet personale. Sono dati preoccupanti dal punto di vista medico: e infatti l’American Academy of Pediatrics ha lanciato subito un allarme: l’uso prolungato e indifferenziato di smartphone o tablet può causare l’insorgenza della sindrome dell’occhio secco nei bambini.
La sindrome dell’occhio secco (www.centroitalianoocchiosecco.it) è un disturbo oculare piuttosto frequente, che può comportare arrossamento, prurito, bruciore o sensazione di corpo estraneo nell’occhio di chi ne è affetto. La secchezza oculare è dovuta ad una insufficiente produzione di liquido lacrimale o ad una eccessiva evaporazione di esso, e può avere origini congenite, involutive (cioè legate all’invecchiamento) oppure acquisite. Oltre che negli adulti le nuove tecnologie digitali quando vengono utilizzate con frequenza e quotidianità stanno assumendo un ruolo sempre più importante tra i fattori scatenanti della sindrome dell’occhio secco. L’ultimo studio in merito è stato effettuato dal College of Medicine del Chung Ang University Hospital di Seul e pubblicato su BmcOphtalmology. Fra i bambini presi in esame, il 10 per cento quelli che vivono in città ed utilizzano assiduamente strumenti come lo smartphone hanno presentato i sintomi della sindrome dell’occhio secco. Gli stessi sintomi sono stati riscontrati solo nel 2,8 per cento dei bambini che vivono in zone più rurali. I bambini che non hanno manifestato alcun tipo di disturbo sono stati quelli che passavano molto più tempo impegnati in attività all’aria aperta anziché davanti al cellulare.
L’utilizzo prolungato di smartphone, tablet, computer o TV può causare l’insorgenza della sindrome dell’occhio secco in quanto durante queste attività i nostri occhi, e quelli dei più piccoli, tendono a sbattere le palpebre molto meno frequentemente del normale, generando un’eccessiva evaporazione ed una ridotta produzione del liquido lacrimale. Secondo studi adeguati si è dimostrato che l’occhio normalmente sbatte le palpebre quindici volte al minuto, ma se sottoposto a una visione prolungata con le nuove tecnologie digitali l’occhio sbatte la metà delle volte necessarie. L’occhio, inoltre, tende a stancarsi a causa del continuo sforzo accomodativo a cui viene sottoposto, dovuto alla distanza troppo ravvicinata a cui vengono tenuti questi device. La soluzione per i più piccoli c’è ed è molto semplice: limitare l’uso di questi strumenti ad un massimo di mezz’ora al giorno e preferire ad essi attività ricreative alternative e più stimolanti, possibilmente all’aperto. Insegnate ai bambini di fare comunque pause regolari nell’uso di questi dispositivi. Vale la regola suggerita dalla Società di Oftalmologia americana del “20-20-20”: cioè ogni 20 minuti di uso di PC o Tablet fare una pausa di 20 secondi e focalizzare lo sguardo su un punto a 20 piedi (circa sei metri) di distanza.
In collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università dell’Insubria di Varese e con il patrocinio del Comune di Milano, dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Sette Laghi della Regione Lombardia, della Società Oftalmologica Italiana (Soi), il Centro Italiano Occhio Secco (Cios) promuove la 'Campagna nazionale di Prevenzione e delle Cura della Sindrome dell’occhio Secco'. All’iniziativa hanno aderito Centri ospedalieri di eccellenza di Catania, Napoli, Roma, Milano e Varese. La campagna promuove visite gratuite realizzate da medici specialisti, mirate a individuare e curare questa patologia nei soggetti interessati. Le visite si rivolgono a tutti coloro che sospettano una secchezza oculare o che già ne soffrono e desiderano una visita di approfondimento. Ecco i dettagli della Campagna
Quando
Dal lunedì 3 aprile a venerdì 7.
Dove
Le visite si potranno effettuare presso le seguenti strutture:
Centro Italiano Occhio Secco - piazza della Repubblica 21 - 20124 - Milano Tel: 02 63611970 Email: info@centroitalianoocchiosecco.it
Ambulatorio per le patologie corneali dell'ospedale Oftalmico Roma Via Cipro 3 - 00136 - Roma - Tel: 06 68351Email dip.oculistica@aslroma1.it
La Clinica oculistica dell’Università dell’Insubria - Ospedale di Circolo, Fondazione Macchi - Viale Borri 57 - 21100 - Varese - Tel: 0332 260270 Email claudio.azzolini@uninsubria.it
Unità Operativa di Oculistica Clinica Mediterranea di Napoli
Via Orazio, 2 - 80122 - Napoli - Tel: 081 7611251 - 081 7259206 Emailstudio.orfeo@alice.it
ARNAS Garibaldi Nesima - UOC di Oculistica - Via Palermo 636 - 95122 - Catania -
Tel: 095 7595660 Email e.gallo@ao-garibaldi.ct.it
Come
Le visite gratuite si effettuano solo su appuntamento. Contatta il centro oculistico più vicino a casa tua dal sito: www.centroitalianoocchiosecco.it
Prima della visita:
La sindrome dell’occhio secco (www.centroitalianoocchiosecco.it) è un disturbo oculare piuttosto frequente, che può comportare arrossamento, prurito, bruciore o sensazione di corpo estraneo nell’occhio di chi ne è affetto. La secchezza oculare è dovuta ad una insufficiente produzione di liquido lacrimale o ad una eccessiva evaporazione di esso, e può avere origini congenite, involutive (cioè legate all’invecchiamento) oppure acquisite. Oltre che negli adulti le nuove tecnologie digitali quando vengono utilizzate con frequenza e quotidianità stanno assumendo un ruolo sempre più importante tra i fattori scatenanti della sindrome dell’occhio secco. L’ultimo studio in merito è stato effettuato dal College of Medicine del Chung Ang University Hospital di Seul e pubblicato su BmcOphtalmology. Fra i bambini presi in esame, il 10 per cento quelli che vivono in città ed utilizzano assiduamente strumenti come lo smartphone hanno presentato i sintomi della sindrome dell’occhio secco. Gli stessi sintomi sono stati riscontrati solo nel 2,8 per cento dei bambini che vivono in zone più rurali. I bambini che non hanno manifestato alcun tipo di disturbo sono stati quelli che passavano molto più tempo impegnati in attività all’aria aperta anziché davanti al cellulare.
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Campagna nazionale prevenzione della ‘sindrome dell’occhio secco’
In collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università dell’Insubria di Varese e con il patrocinio del Comune di Milano, dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Sette Laghi della Regione Lombardia, della Società Oftalmologica Italiana (Soi), il Centro Italiano Occhio Secco (Cios) promuove la 'Campagna nazionale di Prevenzione e delle Cura della Sindrome dell’occhio Secco'. All’iniziativa hanno aderito Centri ospedalieri di eccellenza di Catania, Napoli, Roma, Milano e Varese. La campagna promuove visite gratuite realizzate da medici specialisti, mirate a individuare e curare questa patologia nei soggetti interessati. Le visite si rivolgono a tutti coloro che sospettano una secchezza oculare o che già ne soffrono e desiderano una visita di approfondimento. Ecco i dettagli della Campagna
Quando
Dal lunedì 3 aprile a venerdì 7.
Dove
Le visite si potranno effettuare presso le seguenti strutture:
Centro Italiano Occhio Secco - piazza della Repubblica 21 - 20124 - Milano Tel: 02 63611970 Email: info@centroitalianoocchiosecco.it
Ambulatorio per le patologie corneali dell'ospedale Oftalmico Roma Via Cipro 3 - 00136 - Roma - Tel: 06 68351Email dip.oculistica@aslroma1.it
La Clinica oculistica dell’Università dell’Insubria - Ospedale di Circolo, Fondazione Macchi - Viale Borri 57 - 21100 - Varese - Tel: 0332 260270 Email claudio.azzolini@uninsubria.it
Unità Operativa di Oculistica Clinica Mediterranea di Napoli
Via Orazio, 2 - 80122 - Napoli - Tel: 081 7611251 - 081 7259206 Emailstudio.orfeo@alice.it
ARNAS Garibaldi Nesima - UOC di Oculistica - Via Palermo 636 - 95122 - Catania -
Tel: 095 7595660 Email e.gallo@ao-garibaldi.ct.it
Come
Le visite gratuite si effettuano solo su appuntamento. Contatta il centro oculistico più vicino a casa tua dal sito: www.centroitalianoocchiosecco.it
Prima della visita:
Se si usano lenti a contatto, toglierle almeno 24 ore prima. Non truccarsi il giorno della visita Portare con sé eventuali esami di laboratorio recenti, l’elenco dei farmaci attualmente in uso e delle terapie già praticate sia oculari che generali. A seconda del caso specifico, saranno svolti tutti gli esami ritenuti necessari da parte del medico al fine di valutare la gravità della patologia e indicare la terapia più efficace.
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