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mercoledì 1 febbraio 2017

Renzi, patto con Grillo e Lega per il voto Retroscena: una telefonata e il ricatto

Renzi, asse con M5S e Lega per il voto: "Così non scattano i vitalizi"



Matteo Renzi vuole andare al voto al più presto. Così il Pd, con l'appoggio di 5 Stelle, Lega e Fratelli d'Italia, scrive Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera, ha ottenuto che la legge elettorale venga discussa in aula il 27 febbraio. In questo scenario il Partito democratico è pronto a dire sì alla proposta grillina di estendere l'Italicum riveduto e corretto dalla Corte costituzionale pure al Senato: cioè con il premio di lista e senza il ballottaggio. Restano in sospeso: premio di lista o premio di coalizione e soglie di sbarramento. 

Se i tempi fossero davvero questi, la riforma elettorale sarebbe pronta per aprile. E si potrebbero sciogliere le Camere per andare a votare a giugno. "Ora non ci sono più alibi", ha detto ai suoi fedelissimi il segratario del Pd che peraltro in questi giorni si sarebbe sentito con Matteo Salvini: "Il Paese non capirebbe se il Parlamento perdesse un anno a discutere di riforma elettorale, con tutti i problemi che ha l'Italia. La politica non ci farebbe una bella figura. Per me votare nel 2017 o nel 2018 è lo stesso". E conclude, con un ricatto morale: "L'unica cosa è evitare che scattino i vitalizi perché sarebbe molto ingiusto verso i cittadini. Sarebbe assurdo".

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