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mercoledì 15 febbraio 2017

Gli anziani? Una grande risorsa ma occorre invecchiare in salute

Gli anziani? Una grande risorsa ma occorre invecchiare in salute


di Matilde Scuderi



Attualmente in Italia più di una persona su cinque ha un’età superiore ai 65 anni. Secondo le previsioni, nel 2040 circa un individuo su tre sarà over 65 e nel 2050 le persone over sessanta arriveranno a superare i nuovi nati. Si tratta di numeri che confermano quello che sembra essere un trend mondiale che porterà tra circa un ventennio alla prevalenza degli anziani sulle altre fasce di popolazione. Un simile invecchiamento globale sembrerebbe portare verso il tetro scenario di una stagnazione economica, se è vero che con l'avanzare dell'età diminuisce la produttività gli individui. Ma è davvero certo che gli anziani non possano contribuire allo sviluppo della società? A questa domanda ha risposto l'incontro 'Invecchiamento in salute e silver economy' organizzato al senato dall'intergruppo parlamentare per l’invecchiamento attivo, smentendo categoricamente che con l'avanzare dell'età diminuisca il contributo da dare al paese. "L'Italia è la nazione più vecchia d'Europa ma potrebbe anche essere la più saggia" secondo il senatore Lucio Romano, coordinatore dell'intergruppo parlamentare, che aggiunge “È quanto mai opportuna una legge quadro, che prenda in considerazione in maniera interdisciplinare una tematica di grandissima attualità e che rappresenta il futuro della nostra società, in parte già il presente. L'invecchiamento non va inteso come minus, da cui la marginalizzazione, ma una ricchezza a livello sociale da tesaurizzare per competenze e partecipazione attiva. Bisogna invertire la cultura imperante che isola quelle realtà sociali che si ritengono improduttive o quelle che, per utilizzare una terminologia attuale, sono definite scarto". "È necessario attivare politiche e programmi che tengano conto della fascia di popolazione più fragile - ha dichiarato Michele Conversano presidente di 'Happyageing Alleanza per l’invecchiamento attivo' - e stimolare l’azione di governo mettendo in campo iniziative pubbliche a favore degli anziani: è questo il primo obiettivo dell’integruppo parlamentare sull’invecchiamento attivo, al quale Happyageing vuole dare un aiuto concreto, come già avvenuto per l’inserimento dei vaccini antipneumoccocici nei Livelli essenziali di assistenza (Lea)".

Gli over 50 i più ricercati dalle aziende. Ad affrontare il tema della silver economy, è intervenuto l’onorevole Carlo Dell’Aringa,  economista "A differenza di quanto si creda, l’anzianità non diminuisce la produttività. Secondo gli ultimi dati Istat, nell’ultimo anno, si è verificato un aumento molto consistente dell’occupazione proprio nella fascia d’età over cinquanta, con oltre 410 mila nuovi assunti. Dato in controtendenza rispetto a quanto accaduto per la fascia media e per i più giovani, per i quali si registra una diminuzione di 150mila posti di lavoro. Questi dati - ha commentato Dell’Aringa -  dimostrano quanto gli adulti e anziani costituiscano un patrimonio di esperienza, competenza, affidabilità e senso d’identità aziendale, doti necessarie alle aziende e alla produttività.”

Salute nell’anziano - Parola d’ordine: prevenzione. Ovviamente un buono stato di salute complessivo rende più semplice invecchiare mantenendosi attivi. "La vera barriera contro invecchiamento sono la salute e l’attività fisica. - dichiara l’onorevole Vittoria D’Incecco coordinatrice dell’intergruppo e medico di famiglia - Quando l’età cresce, il rischio di malattie aumenta, quindi dobbiamo agire sulla prevenzione.  L’esercizio fisico ricopre un ruolo fondamentale, contribuisce a diminuire l’incidenza di malattie coronariche, diabete, ictus, cancro al seno, a rinforzare le ossa, a prevenire infortuni e a ridurre l’alzheimer. Le cellule staminali, che diminuiscono con l’età, si rigenerano con l’attività fisica. Con una sola ora e mezzo di esercizio aerobico alla settimana, si prevengono circa 40 malattie croniche e il pericolo di ammalarsi di alzeimer diminuisce del 50 per cento e questo vale per tutte le età ma soprattutto nell’anziano.”

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