Forza Italia, Berlusconi vuole scegliere i prossimi capilista dalla società civile
Il clima all'interno di Forza Italia potrebbe presto diventare incandescente quanto se non oltre quello che sta lacerando il Partito democratico. La spaccatura sempre più evidente è tra l'asse del Nord che spinge per un'alleanza con la Lega, contro il resto del partito, più orientato per una posizione indipendente o, al massimo, di dialogo con il Partito democratico. I malumori per ora serpeggiano solo tra i corridoi, ma con l'avvicinarsi della data del voto, una volta che verrà stabilita, costringerà Silvio Berlusconi a prendere una decisione chiara.
Di certo non rasserena il clima la strategia scelta dal Cav su legge elettorale e organizzazione interna. La proposta di Forza Italia è di tratteggiare una legge su base proporzionale con premio alla coalizione che supera il 40%. A chi chiede le primarie per legge, non lascia spazi di manovra, non se ne parla nemmeno. La fronda di chi chiede più democrazia interna però cresce, in passato ci aveva provato Raffaele Fitto e si sa dove è andato a finire.
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Berlusconi, chissà quanto consapevolmente, vuole aggiungere altra benzina sul fuoco. Da Milano ieri ha parlato via Skype con i dirigenti romani che oggi presenteranno la proposta sulla legge elettorale. Il Cav è stato categorico sulle modalità con cui sceglierà i capilista in tutta Italia, che per buona parte vorrà indicarli personalmente, riservando quei posti sicuri a imprenditori ed esponenti della società civile, secondo il Messaggero.
L'umore della truppa potrebbe presto passare così da nervoso a isterico. In questi giorni Berlusconi sta incontrando a Milano rappresentanti degli Ordini professionali, imprenditori e professionisti per uno scambio di vedute generale, oltre che per una sorta di casting sempre aperto alla ricerca di volti nuovi da lanciare in Forza Italia. Uno dei suoi preferiti, incontrato a villa San Martino, sarebbe Francesco Ferri, vicepresidente di Confindustria giovani. Non proprio una buona notizia per deputati e senatori azzurri uscenti, visto che le prospettive di Forza Italia per le prossime Politiche non sono rosee, tutti danno la caccia ai posti più alti nelle liste. Al momento però gli aspiranti sono un po' troppi rispetto agli spazi fatti avanzare dal Cav.
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