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lunedì 27 febbraio 2017

E Janssen compie i primi 60 anni di ricerca scientifica in psichiatria

E Janssen compie i primi 60 anni  di ricerca scientifica in psichiatria



di Martina Bossi


Il Concerto della Jc Band

Janssen, azienda farmaceutica di Johnson & Johnson, ha celebrato i ‘60 anni di ricerca in psichiatria’ proprio in occasione del XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia che si è concluso l'altro ieri a Roma. Un’area terapeutica a cui l’azienda dedica il proprio impegno dal 1953, quando il suo fondatore Paul Janssen, scomparso nel 2003, iniziò a occuparsi di patologie mentali e nello specifico di schizofrenia. I suoi studi contribuirono a rivoluzionare l’approccio terapeutico ai disturbi mentali, grazie a scoperte in campo farmacologico che hanno segnato la storia della psichiatria nel mondo. Successi che gli fruttarono la candidatura al Premio Nobel e il primato di ricercatore che ad oggi ha scoperto il maggior numero di farmaci antipsicotici della storia della medicina. Negli ultimi sessant’anni, ben due molecole per patologie mentali di Janssen hanno ottenuto il riconoscimento di farmaci essenziali per l’umanità dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Si tratta dell’aloperidolo, la prima molecola sintetizzata da Janssen nel 1958 e lanciata sul mercato nel 1984-85, e del risperidone arrivato nel 1995. I lavori del Congresso sono stati, appunto, l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte delle terapie e sulle prospettive future che la ricerca sta aprendo, ma non solo: l’impegno di Janssen si concretizza anche sul fronte sociale.

“La nostra mission, da 60 anni a questa parte, è minimizzare l’impatto delle patologie mentali sui pazienti, grazie alla ricerca di soluzioni terapeutiche innovative. Siamo impegnati nell’identificare nuovi target per la depressione, l’insonnia e la schizofrenia – ha detto Massimo Scaccabarozzi, AD e Presidente di Janssen Italia – L’obiettivo è unire l’efficacia terapeutica dei farmaci con la riabilitazione e il conseguente reinserimento in società dei pazienti; lo dimostra il progetto ‘Triathlon - Indipendenza, Benessere, Integrazione nella Psicosi’ - ideato per far fronte alle criticità che, quotidianamente, caratterizzano l’assistenza e il trattamento delle persone che soffrono di psicosi. Ne è esempio anche l’impegno di Janssen e della JC Band a favore di iniziative di sensibilizzazione come il concerto benefico che terremo tra qualche giorno a Roma”. E infatti è tornata la beneficenza a ritmo di rock con il concerto ‘Rock & Roll per la Salute Mentale’ promosso da Massimo Scaccabarozzi e la JC Band a sostegno dell’Associazione ‘Volontari per Policlinico Tor Vergata’.

Una serata di beneficenza, dedicata alle persone con disabilità mentali, con una cover band che vanta dal 2008 ad oggi oltre 80 concerti all’attivo tra l’Italia e l’estero. Il gruppo è interamente composto da dipendenti Janssen Italia, guidato da Massimo Scaccabarozzi, voce e chitarra. Insieme a lui si esibiscono i musicisti-colleghi: Maurizio Lucchini, della direzione medica al basso; Orazio Zappalà, chitarra elettrica, della direzione Strategic Customer Group; Francesca Mattei, tastierista, della direzione marketing; Antonio Campo, alla batteria e Francesco Mondino, anche lui alla chitarra elettrica, entrambi Key Account Manager. L’Associazione ‘Volontari per Policlinico Tor Vergata’ è una Onlus nata nel 2005 per portare assistenza ai pazienti del Policlinico Tor Vergata e ai loro familiari. Quotidianamente i suoi volontari si dedicano a rendere meno soli i pazienti, supportando, nell’ambito delle proprie finalità di solidarietà sociale, le attività dell’ospedale. «I volontari, oltre a svolgere un’azione di mediazione all’interno del Policlinico, promuovono la ricerca scientifica ed hanno tra gli obiettivi primari la promozione della riabilitazione e del reinserimento sociale dei pazienti psichiatrici e non» ha affermato il professor Alberto De Stefano, presidente dell’Associazione ‘Volontari per Policlinico Tor Vergata’.

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