Napolitano al Qurinale: crollata del 22% fiducia degli italiani nel Colle
Un disastro. Una autentica debacle. Di più, un danno inestimabile al Paese. E' quello che Giorgio Napolitano ha procurato alla massima istituzione politica del nostro Paese: la presidenza della Repubblica. A dirlo non è un Matteo Salvini o qualche altro storico oppositore di Re Giorgio, ma un sondaggio effettuato da Demos e illustrato da un quotidiano come "La Repubblica". Spiega, quella indagine, quale sia il livello di fiducia degli italiani nelle istituzioni del Paese.
E il dato relativo alla Presidenza della Repubblica è imbarazzante. Certo, il Capo dello Stato è ancora al quarto posto tra le realtà in cui gli italiani credono di più, dietro al Papa, alle forze dell'ordine e alla scuola. Ma l'indagine Demos rivela come tra il 2010 e il 2016 gli italiani che hanno fiducia nel Colle sono crollati del 22%, dal 71 al 49%. Colpa forse dell'ultimo arrivato al quirinale, il grigio e noioso Sergio Mattarella, salito al Colle poco più di un anno fa? No, perchè Demos mostra come tra 2015 e 2016 l'indice di gradimento del Presidente sia rimasto fisso al 49%.
Il che significa che lo sfascio della credibilità del Quirinale, sceso sotto la soglia del 50%, è tutto attribuibile a Napolitano e alla sua interminabile permanenza in carica e alle sue scelte come quelle, solo per fare due esempi, che hanno portato al potere di Monti prima (2011) e Renzi poi (2013). Gli italiani, interrogati, non gliele hanno perdonate.
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