Laura Boldrini contro l'ex Premier Matteo Renzi: "I bonus non bastano, la politica cambi. Se scendo in campo? Non smentisco"
C'è chi sostiene che, un giorno, possa candidarsi a premier (voci che, come leggerete tra qualche riga, in un qualche modo conferma lei stessa). Altre voci ben più insistenti affermano che Laura Boldrini, al termine di questa legislatura, non abbia intenzione, affatto, di lasciare il palcoscenico politico. E un'intervista concessa a Repubblica sembra confermare il lotto di queste ipotesi. Già, perché la presidenta parla da candidata. E - sorpresa - si toglie la soddisfazione di bastonare l'ex premier, Matteo Renzi.
"Non abbiamo ancora cambiato passo - premette -, non c'è stata una analisi adeguata della vittoria del No al referendum costituzionale di un mese fa. È stata archiviata un po' troppo velocemente questa pratica. I cittadini italiani hanno chiesto nuove politiche su quello che gli sta più a cuore: lavoro, welfare, meno burocrazia, più servizi, certezza dei diritti". E ancora: "Non bastano bonus temporanei. I dati del voto dei giovani e del Sud lo dicono chiaramente". Ovvio il riferimento agli 80 euro e alle altre - vere o presunte che siano - manche elettorali concesse da Renzi.
Parole nette contro l'ex premier, insomma. Poi anche bozze del suo programma: "Ci vuole un reddito di dignità - afferma lady Boldrinova -, che dovrebbe essere europeo, mirato alle categorie più bisognose. Sarebbe uno strumento di cittadinanza europea, cambierebbe la percezione dell'Unione: l'Europa continente dei diritti che non lascia nessuno indietro". Ma è quando le viene chiesto in modo diretto se sarà lei la candidata di Pisapia alle primarie del centrosinistra che, leggendo la risposta, viene un brivido: "Non mi sento di fare previsioni, per me quello che conta è ragionare sui programmi e sulle priorità". Insomma, non smentisce. Ovvero, di fatto, conferma: si farà chiamare la "premiera?".
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