Vogliono ammazzare il figlio del ministro Poletti. L'incubo per quel contributo
Manuel Poletti, figlio del ministro al Lavoro Giuliano, è stato minacciato di morte via email e sui social network dopo la diffusione della notizia sui contributi statali incassati dalla sua cooperativa. Il 42enne ha presentato denuncia ai carabinieri di Faenza come rappresentante legale della coop che pubblica Setteserequi, un settimanale locale e ha goduto negli ultimi anni di circa 500 mila euro di finanziamenti pubblici.
Dopo la gaffe del ministro Dem sugli italiani all'estero che "farebbero bene a togliersi dai piedi", Manuel Poletti aveva rilasciato diverse dichiarazioni a difesa del padre, ottenendo un clamoroso effetto boomerang. Intervistato poi da radio Capital, Poletti jr aveva tentato di difendersi anche dalla polemica sui finanziamenti al suo giornale: "La nostra azienda rispetta la legge - ha detto - sono sereno. Non mi sento un privilegiato, faccio con passione il mio lavoro da vent'anni dopo dieci anni di precariato. Mi sono costruito un percorso professionale, sono pubblicista dal 1999 e professionista dal 2011. Ora - a 42 anni - mi laureo".

Nessun commento:
Posta un commento