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mercoledì 14 dicembre 2016

FINI: "SONO STATO UN COGLIONE" Da godere: ammette le sue colpe

Casa Montecarlo, Gianfranco Fini: "Sono stato un coglione"



La casa di Montecarlo, una storia che pare infinita. E ora l'ultima chicca, rivelata dal Fatto Quotidiano: il famoso immobile che ha trascinato agli inferi Gianfranco Fini, secondo la magistratura era addirittura della moglie del sub di Giannutri, di Elisabetta Tulliani. E lo stesso Fatto coglie l'occasione per intervistare lo stesso Fini. Quando gli chiedono se ha sentito che la casa secondo i giudici sarebbe di sua moglie, risponde: "Lei dice? Addirittura è di mia moglie, nemmeno del fratello Giancarlo, è sicuro?". Dunque gli spiegano cosa sostengono in procura, e lui risponde: "Che devo dire (ride nervosamente, ndr), sono notizie delle quali non ero minimamente a conoscenza. Sono davanti a un bivio: o sono stato talmente fesso oppure ho mentito volutamente. In cuor mio so qual è la verità e non pretendo di essere creduto ma per me questo è un dramma famigliare".

Dunque Fini afferma di non averne parlato con la moglie. E ancora, l'intervistatore gli espone i dettagli della vicenda e poi chiede se davvero credeva ai Tulliani: "Giancarlo Tulliani - riprende Fini - mi disse che l'appartamento non era di proprietà e io dissi che se fosse stata di sua proprietà mi sarei dimesso. Gli ho creduto sì". E ancora, viene incalzato: da segretario di An ha venduto una casa del partito alla società di sua moglie. Non pensa di dover chiedere scusa? "Se l'avessi saputo - risponde Fini - non l'avrei venduta. Secondo lei è piacevole a 65 ammettere di essere un coglione?". E infine, quando gli chiedono cosa vorrebbe dire ai vecchi militanti del Msi e di An, Fini conclude: "Che sto soffrendo quanto loro e sono stato un coglione, ma non sono mai stato un corrotto".

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