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domenica 11 dicembre 2016

Esclusiva il Notiziario sul web / Regione Campania: Intervista al Vice Presidente del Consiglio Regionale On. Ermanno Russo

Voce alla Politica Intervista al Vice Presidente, On. Ermanno Russo


intervista  a cura di Gaetano Daniele



On. Ermanno Russo
Vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania

On. Russo, Riforma Costituzionale (No 59,11%, Sì 40,11%) Un distacco di circa 20 punti percentuali. Come spiega questo risultato?

"Ho avuto modo di dichiarare proprio al vostro blog il Notiziario sul web che si è trattato di un risultato frutto della scelta di un popolo molto più vasto rispetto a quello spinto al voto dai partiti. La gente è tornata a votare perché è tornata ad attribuire un valore al proprio voto. Il fronte del "NO" racchiude, ad esempio, giovani e giovanissimi che prima erano soliti disertare le urne. Una fascia di popolazione e di elettori che ha giocato un ruolo fondamentale per la vittoria del NO. Ecco perché la forbice tra i due schieramenti si è allargata di venti punti, perché è stato un voto politico, nell'accezione più pura e nobile del termine, che ha messo in luce una sofferenza del Paese che il governo Renzi tendeva a dissimulare e tenere nascosta".

On. Russo, dopo la sconfitta referendaria il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si dimette, ed è proprio notizia di queste ore che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato l'ex Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni Premier. Cosa cambia?

"Sul piano politico cambia poco. L'onere di governare spetta al Pd, perché è il Pd che ci ha condotto alla crisi di governo. Sul piano della credibilità della classe dirigente e delle istituzioni cambia invece tutto. La gente vuole contare di più ed è stanca di premier e governanti non eletti, può tollerare una breve parentesi giusto per la modifica del sistema elettorale ma non sopporterebbe una nuova stagione di governo senza legittimità popolare che si prolunghi oltre il dovuto. Staremo a vedere quanto rapida sarà l'azione di Gentiloni".

On. Russo, anche in Campania i cittadini non hanno avuto dubbi. Hanno dato un "NO" secco a Renzi e al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Quali sono le linee del centro destra in regione dopo la sconfitta politica e clientelare di De Luca?

"Il centrodestra è da un anno e mezzo che porta avanti un'operazione-verità in Regione, spiegando ai cittadini che gli annunci del presidente De Luca sono soltanto tali e rischiano di deludere i campani, compromettendo la loro la fiducia, per la verità già fioca, nelle istituzioni. Purtroppo il governatore sembra non voler prendere coscienza della situazione, stagnante e fallimentare, della Campania, preferendo spot e continue fughe in avanti sui terreni più diversi e su temi sempre più clamorosi. È bravo ad inaugurare opere altrui, a lanciare dibattiti su temi importanti e poi sbarazzarsene con nuove provocazioni (ricordo che l'idea di assumere 200.000 giovani nella pubblica amministrazione al Sud è solo un mese fa ma nessuno più ne parla e gli chiede conto di tale proposta), a far passare insomma per una primavera campana ciò che invece è una lenta agonia. Dal canto nostro cerchiamo nelle Commissioni, in Consiglio regionale e nelle sedi istituzionali di spiegare alla sua maggioranza e ai cittadini che i problemi non si affrontano con gli slogan ma lavorando giorno e notte con la testa china sulle carte. La giunta Caldoro gli aveva lasciato in eredità conti in ordine e un modus operandi virtuoso, ci ritroviamo dopo un anno e mezzo a fare la seconda finanziaria con il Consiglio costretto a "prestare" i propri residui di gestione alla Giunta regionale per tappare buchi in bilancio figli di iniziative incaute o spregiudicate. Vorremmo che il presidente della Regione assumesse responsabilmente il ruolo che il popolo, legittimamente, gli ha attribuito, evitando di saltare da una campagna elettorale all'altra, fornendo materiale per Crozza e il cabaret nazionale". 

On. Russo, economia, occupazione, ambiente, i Campani cosa si devono aspettare?

"In parte ho già risposto con le considerazioni relative alle domande precedenti. La nostra regione merita un governo a tempo pieno, fondato sulla sobrietà delle posizioni e la responsabilità delle decisioni. Non occorrono azioni esemplari e uscite clamorose per continuare l'opera di razionalizzazione e rilancio del presidente Caldoro, servono impegno e profilo basso. Lavorare ai problemi dell'economia campana richiede una visione d'insieme e non può risolversi in interventi spot. Penso alle aree di crisi complesse, di cui la nostra regione non fa parte per scelta del governo regionale e la cui presenza potrebbe risultare invece decisiva per la concessione da parte dello Stato degli ammortizzatori sociali per il 2017. Sulle tariffe idriche il pasticcio è sotto gli occhi di tutti, sull'ambiente si naviga a vista, per i giovani l'unica risorsa disponibile, quella europea, è stata sinora trascurata, con i primi bandi comunitari partiti soltanto la settimana scorsa dopo quasi due anni di giunta De Luca. I problemi sono insomma evidenti, nessuno ha la bacchetta magica e non si pretendono soluzioni immediatamente risolutive per problemi storici e nella nostra terra atavici ma dire la verità e raccontare le cose come stanno, senza rappresentare ai cittadini una regione che non c'è, questo sì. Questo invece è un obbligo. Martedì è stata calendarizzata la discussione in Consiglio regionale della mozione di sfiducia del centrodestra al Governatore, sarà quella la sede per approfondire ulteriormente i concetti qui soltanto accennati per ragioni di spazio e chiedere a De Luca di seguire l'esempio di quello che solo fino a ieri era il suo modello e la sua guida politica: Matteo Renzi".

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