Visualizzazioni totali

venerdì 16 dicembre 2016

Clamoroso, torna la Democrazia Cristiana Chi c'è dietro (pure un big) e che faranno

Clamoroso, è tornata la DC. Chi c'è dietro (pure un big) e che faranno



Ci provano da anni a resuscitare la Democrazia cristiana, in pochi se non forse nessuno davvero ci era ancora riuscito. Almeno finché il tribunale di Roma, ha sbloccato una diatriba che si trascinava da almeno il 2012. A far emergere l'ordinanza dei giudici è stato Gabriele Maestri, blogger autore de I simboli della discordia, rilanciato dal Tempo.

Circa quattro anni fa, un gruppo di reduci democristiani guidati da Alberto Alessi aveva convocato il Consiglio nazionale della Dc, eleggendo come segretario l'ex ministro Gianni Fontana. Per i giudici però quell'assemblea non era regolare. Alessi non si è arreso e dopo una cavillosa battaglia legale ne è uscito vincitore.

Per il prossimo febbraio, Alessi ha convocato una nuova assemblea democristiana nella mega-sala dell'hotel Ergife, anche se difficilmente riusciranno a riempire gli oltre 2mila posti disponibili. L'operazione non è solo in chiave nostalgica, il simbolo Dc ha ancora un suo peso e alle prossime Politiche potrebbe ancora strappare qualche punto percentuale. L'operazione ha già trovato la sonora bocciatura di Pierluigi Castagnetti, già segretario del Ppi, ma non di Gianfranco Rotondi, animatore di Rivoluzione Cristiana, da sempre convinto di una riunificazione di tutte le anime democristiane sparse tra centrodestra e centrosinistra.

Tutto risolto? Non proprio perché lo stesso Alessi, figlio del primo presidente Dc della Sicilia oltre che autore del simbolo dello Scudo crociato, già si aspetta una valanga di ricorsi da ex Ppi e schegge impazzite della diaspora democristiana. Ma Alessi non è tipo che si arrende facilmente, anche dopo aver subito la batosta in tribunale contro il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, che aveva usato il termine democristiano in accezione negativa.

Nessun commento:

Posta un commento