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sabato 3 dicembre 2016

‘Breath’ Tumore del Polmone La sfida del futuro: ecco il punto sulle infezioni polmonari

‘Breath’ La sfida del futuro: ecco il punto sulle infezioni polmonari


di Matilde Scuderi



Tumore del polmone e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) sono state responsabili, nel 2008, di 9.5 milioni di decessi con un trend in crescita, secondo gli esperti, anche nei prossimi anni.

Su una cosa gli esperti sono d’accordo: tumore del polmone e BPCO rappresentano gravi condizioni patologiche e sono tra le principali cause di morbilità e mortalità, con un trend in crescita nei prossimi anni. Ma i dati a disposizione della comunità scientifica sono corretti? Sono interpretati in modo corretto? Questa è la provocazione di Jack Kreindler, fondatore di Sentrian Inc. Remote Patient Intelligence, lanciata nel suo intervento durante il “Breath - La sfida del futuro: nuovi scenari della pneumologia”, l’evento di approfondimento e aggiornamento sulle malattie dell’apparato respiratorio, realizzato con il contributo incondizionato di Teva Italia all’Auditorium Maxxi di Roma. Durante il primo giorno, il professor Kriendler ha spiegato la sua teoria sull’uso dei Big Data. In questo quadro generale, emerge sempre più evidente quanto sia importante per lo specialista abbandonare classificazioni troppo generiche della patologia per approcciarsi in modo personalizzato al paziente seguendo le sue caratteristiche personali. Non solo, per un’assistenza sanitaria ottimale, la prevenzione rimane l’arma principale, oltre a una diagnosi precoce e a cure tempestive e appropriate. Per fare tutto questo c’è la medicina di precisione.

In questo contesto, l’evento si pone come appuntamento di riferimento per lo specialista permettendo l’approfondimento di temi complessi, l’aggiornamento sulle novità in campo respiratorio oltre a riservare uno spazio istituzionale per una visione diversificata della patologia e dei suoi percorsi di cura. L’evento è il primo incontro di un progetto multidisciplinare che vede diverse aree terapeutiche coinvolte ma con al centro sempre e comunque le patologie respiratorie. “In Italia le patologie respiratorie rappresentano la terza causa di morte, dopo quelle cardiovascolari e neoplastiche, e, anche in considerazione dell'invecchiamento della popolazione, la loro prevalenza è destinata ad aumentare con costi diretti e indiretti davvero elevati - ha detto il professor Walter G. Canonica, Clinica di Medicina Personalizzata: Asma e Allergia, Clinica e Centro di ricerca Humanitas, Dipartimento di Scienze Biomedicali Humanitas University, Rozzano-Milano - Sebbene, oltre alle futuribili terapie biologiche, esistano trattamenti efficaci, sovente questi non risultano adeguati ed efficaci perché, uno dei principali problemi, è la scarsa aderenza alla terapia da parte dei pazienti”.

“Il nostro team di Ricerca & Sviluppo lavora quotidianamente per offrire ai nostri pazienti farmaci respiratori innovativi e di alta qualità. Grazie a questo portfolio noi ci posizioniamo in un alto livello di mercato nell’area respiratoria - soggiunge Carlo Capo, Senior Manager BU Branded di Teva Italia - Breath rispecchia la sfida di Teva contro tutte le malattie respiratorie: da quelle più rare, come l’ipertensione polmonare, fino ai tumori e alle infezioni, senza dimenticare asma e fibrosi cistica. Intendiamo proporre soluzioni centrate sui bisogni dei pazienti, uniche e innovative. La nostra presenza qui a Breath è il segno che vogliamo davvero restituire più vita e qualità alla vita e alle cure. La ricerca è continua e ci evolviamo in ambito respiratorio, sia in termini di piattaforme innovative sia di pipeline. Siamo solo all’inizio dei nostri programmi in quest’area terapeutica”.

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