Virginia Raggi, la bomba su Roma: la sua giunta è fuorilegge
La giunta di Virginia Raggi è fuorilegge, Roma ripiomba nel caos. Tre mesi abbondanti per trovare gli assessori, sostituire quelli dimissionari e dribblare i rifiuti eccellenti e la sindaca si ritrova a dover rifare tutto. L'ipotesi, secondo il Tempo, è concretissima: la Raggi avrebbe violato la normativa sulle quote rosa che impone lo Statuto di Roma Capitale, quello sulle Pari opportunità.
La scelta (contestata) degli ultimi due uomini, Andrea Mazzillo al Bilancio e Massimo Colomban alle Partecipate, avrebbe fatto saltare il tappo e sono già pronti due ricorsi al Tar, firmati dal dem Roberto Giachetti (sconfitto proprio dalla Raggi alle Comunali) e da Gianluca Peciola (Sel). Mentre la legge Delrio prevede il tetto minimo del 40% di donne in giunta, lo Statuto capitolino fa salire la soglia: "Fra i nominati è garantita la presenza, di norma in pari numero, di entrambi i sessi". E qui i conti non tornano: la giunta a 5 Stelle ha 11 assessori, di cui 5 donne compresa Virginia Raggi, dunque in linea con la legge Delrio ma non con lo Statuto di Roma Capitale. Ora la palla passerà al Tar, ma c'è un precedente inquietante per la Raggi: nel 2011 la giunta Alemanno venne azzerata per lo stesso motivo, e i grillini si ritroverebbero invischiati in un nuovo rebus-poltrone in un momento critico per i conti della Capitale, con in più l'ombra di Mafia Capitale su Paola Muraro. Assessore e donna, che beffa.
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