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giovedì 20 ottobre 2016

Dalla senatrice azzurra al direttore Processo Ruby Ter, chi rischia / Foto

Ruby Ter Ecco tutti i rinviati a giudizio: Karima, la Rossi, Rossella e le olgettine





Il gup di Milano Laura Marchiondelli ha rinviato a giudizio Karima al Marough, detta Ruby, e altri 22 imputati al termine dell’udienza preliminare nel procedimento Ruby ter. Il processo comincerà l'11 gennaio davanti ai giudici della X sezione penale. Tra i rinviati a giudizio, anche il giornalista Carlo Rossella, l'ex compagno di Ruby Luca Risso, l'ex massaggiatore del Milan Giorgio Puricelli, e le cosiddette "olgettine" Barbara Guerra, Barbara Faggioli, Alessandra Sorcinelli, Iris Berardi, Marysthelle Polanco, le gemelle Imma ed Eleonora De Vivo, Lisa Barizonte.

"Il rinvio a giudizio era atteso - è il commento del legale di Ruby, l'avvocato Paola Boccardi - con un procedimento di 45 faldoni di indagini era difficile pensare che non si arrivasse al processo". Quanto alla riunione di questo processo con quello a Silvio Berlusconi, se dovesse essere rinviato a giudizio nello stralcio, Boccardi è possibilista: "Non ha molto senso celebrare due processi sugli stessi fatti, ma bisognerà valutare lo stato di salute di Berlusconi".

Le accuse, a vario titolo, sono quelle di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Tra gli imputati rinviati a giudizio figurano le 16 olgettine che furono ospiti di Berlusconi ad Arcore, la senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi, l'avvocato Luca Giuliante. La posizione dell'ex premier era stata stralciata nella scorsa udienza per motivi di salute. Secondo la Procura, Berlusconi avrebbe "comprato" i silenzi e la reticenza degli ospiti nel processo in cui era imputato per prostituzione minorile e concussione e da cui è uscito assolto con sentenza definitiva.

L'inchiesta "Ruby ter" era nata dalle motivazioni delle sentenze di due processi di primo grado: il "processo Ruby" a carico di Berlusconi (assolto con sentenza passata in giudicato) e il "Ruby bis" a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti (di cui deve essere ricelebrato l'appello dopo il rinvio della Cassazione). Nelle motivazioni dei due verdetti il Tribunale rinviò gli atti alla Procura perché procedesse per valutare un eventuale condizionamento dei testimoni. L'ipotesi del procuratore aggiunto Piero Forno e dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio era che fossero stati versati circa 10 milioni di euro per corrompere testimoni, di cui sette milioni alla sola Ruby, dal 2011 al 2015. 

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