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mercoledì 19 ottobre 2016

Colpo di scena Cav-Salvini-Meloni Il centrodestra rinasce su 3 punti

Berlusconi, il vertice a sorpresa con Salvini e Meloni: rinasce il centrodestra, in tre punti



Colpo di scena nel centrodestra: è già avvenuto l'incontro tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini per approfondire, spiega un comunicato, i contenuti e le strategie della campagna per il No al referendum sulla riforma costituzionale. I tre leader hanno ribadito "la ferma opposizione di tutto il centrodestra a un progetto di riforma che non risolverebbe nessuno dei problemi del Paese, né in termini di efficienza né di contenimento dei costi, mentre produrrebbe un preoccupante deficit di democrazia limitando la possibilità di espressione di voto degli italiani e determinando il serio rischio di consegnare ad una ristretta minoranza di sinistra il controllo dell'esecutivo e degli organi di garanzia". Appena qualche ora fa Salvini e la Meloni avevano negato che ci sarebbe stato un incontro con il leader di Forza Italia, nonostante l'ex premier avesse ribadito ufficialmente il proprio No al referendum, mettendo in discussione la possibilità di un asse tra i tre partiti.

Per Berlusconi, Salvini e Meloni "la prova referendaria  ha anche un indubbio valore politico, poiché attraverso di essa il presidente del Consiglio, il terzo premier consecutivo non eletto dagli italiani, cerca una legittimazione che non merita, visti i fallimenti del suo governo in ogni settore, dall'economia all'occupazione, dalla politica internazionale alla sicurezza dei cittadini, al contrasto all'immigrazione clandestina". Dopo "la vittoria del no" occorrerà dare vita "ad una nuova fase costituente per una riforma che, realizzi alcuni obbiettivi fondamentali: elezione diretta del Capo dello Stato, un vero federalismo, il dimezzamento del numero dei parlamentari e del loro costo". 

Per questo, conclude il comunicato, Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia daranno vita sul territorio "ad iniziative coordinate o congiunte, in modo da raggiungere in modo capillare gli italiani, per spiegare le ragioni del no e le nostre idee di riforma. Il comune obbiettivo è quello di proporre un'alternativa credibile alla riforma di Renzi, mal scritta e pericolosa per la democrazia, ma anche un’alternativa di governo in grado di assicurare la stabilità, e che sia all'altezza delle esigenze del Paese in uno scenario mondiale che si fa sempre più preoccupante".

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