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mercoledì 31 agosto 2016

Carte falsificate sui lavori antisisma Il dossier riservato: almeno 21 casi

Le carte false sui lavori del sisma. Dossier: almeno 21 casi



Secondo le carte che riguardano 21 edifici pubblici tra Amatrice e Accumoli i lavori di adeguamento antisismico sono stati fatti, ma quelle strutture sono crollate perché i soldi destinati a quei lavori sono stati spesi per altro. Esiste un intero dossier che avvalora i sospetti dei magistrati di Rieti che indagano per disastro colposo dopo il terremoto in centro Italia: quelle carte sono state falsificate. Come riporta il Corriere della sera, un documento riservato dimostra diverse irregolarità nelle ristrutturazioni avvenute dopo il terremoto in Umbria del 1997, con alcuni casi clamorosi che riguardano chiese, complessi parrocchiali, la caserma dei carabinieri, oltre alla Torre Civica di Accumoli, sulla quale esiste anche un fascicolo dell'Anac di Raffaele Cantore. Su quello e altre decine di interventi sarebbe coinvolto il vicesindaco di Amatrice, Giancluca Carloni, geometra che ha curato diversi interventi nella zona.

Il maxi-fascicolo dovrà far luce su 2,3 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti altri 4 spesi dopo il 2009, tutti soldi pubblici spesi per lavori di adeguamenti sismici, con i nomi dei progettisti, le ditta incaricate, i progetti eseguiti. E poi ci sono le carte dei collaudi che avrebbero certificato la bontà di quanto realizzato. Documenti smentiti dai fatti, considerato che tutti quegli edifici sono crollati dopo il sisma o sono gravemente lesionati. Il sospetto dei magistrati è che la falsificazione delle carte abbia interessato anche le abitazioni private, considerando le diverse segnalazioni di sfollati ai Vigili del Fuoco. In tanti avrebbero acquistato di recente una casa nella zona colpita dal sisma con tanto di certificazione statica apparentemente in regola.

Nei prossimi giorni i magistrati interrogheranno architetti, ingegneri e geometri che negli ultimi anni possono aver avuto un ruolo nei lavori di adeguamento sismico dei 21 casi presi in esame. Starà a loro chiarire come mai in diverse situazioni è stato preferito svolgere lavori di miglioramento, chi ne ha disposto l'esecuzione e soprattutto che cosa è stato scritto sulle relazioni finali per ottenere il nulla osta dei collaudatori. E anche questi ultimi dovranno dare conto dei documenti che hanno firmato.

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