Grossi guai per Massimo Giletti: finisce in Tribunale, tutta colpa di quelle parole....
Massimo Giletti finisce in Tribunale. Non è servito il chiarimento in diretta tv del conduttore de “L’Arena”. I familiari di Giuseppe Campanella, guardia forestale di Pioppo, frazione di Monreale (Palermo) hanno deciso di non ritirare la loro querela nei confronti di Giletti e dei vertici Rai per diffamazione aggravata. Nella puntata del 3 aprile scorso Giletti aveva indicato l’operatore forestale come esponente di una famiglia mafiosa del palermitano. Nella querela i Campanella hanno dimostrato che, certificati penali alla mano, di essere tutti incensurati e di non essere mai stati coinvolti in indagini per reati di mafia o altro.
La reazione - "Ho ricevuto nuovamente mandato - ha detto Salvino Caputo, legale della famiglia Campanella - nonostante le scuse del Giletti di proseguire nelle attività processuali. Le scuse del conduttore, oltre che tardive e a non rappresentare alcun esimente dal punto di vista della responsabilità penale, dimostrano come Giletti e i vertici della rete televisiva nazionale hanno pubblicamente formulato accuse gravissime nei confronti di soggetti incensurati senza operare quella rigorosa attività di verifica e controllo che si impone quando si lanciano accuse gravissime attraverso gli organi di informazione". "Il danno di immagine ha causato danni irreparabili alla nostra famiglia - dicono i familiari di Campanella - e soprattutto ai nostri figli che si sono sentiti mortificati e oltraggiati. Non c'è affermazione più grave e infamate che essere etichettati come mafiosi. E' la morte civile e sociale. I nostri figli e i nostri nipoti a scuola subiscono continue mortificazioni e umiliazioni".
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