Chi sta con Virginia Raggi, impensabile benedizione: così il Vaticano cambia tutto
«Virginia Raggi? Le auguro ogni successo». Arriva l’imprimatur del Vaticano per la candidata del Movimento 5 stelle alla poltrona di sindaco a Roma. Ad esprimersi a favore della grillina è stato il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin. L’altro prelato rispondendo alla domanda di un cronista, che gli chiedeva se quindi il suo augurio alla Raggi fosse quello di diventare primo cittadino della capitale, ha replicato: «Di diventare quello che vuole diventare».
Sembra proprio che il Vaticano voglia scongiurare il pericolo di un altro Ignazio Marino. Uno stalker per papa Bergoglio che, ritrovando Marino ad attenderlo anche a Philadelphia, meta di un viaggio pastorale, disse sul volo di ritorno: «Io non ho invitato il sindaco Marino, chiaro? Ho chiesto agli organizzatori e neanche loro lo hanno invitato». E la Raggi lontana dalla corruzione romana, che ha investito i partiti tradizionali sia a destra che a sinistra, potrebbe essere la candidata ideale per la Santa Sede.
«Penso che oggi Papa Francesco abbia il nostro stesso obiettivo: ripulire Roma dalla corruzione», ha detto Alessandro Di Battista, membro del direttorio M5S, commentando l’endorsement della Santa Sede alla candidata del M55, «Credo che la sua», ha detto a proposito delle parole di Parolin, «sia stata una risposta dettata dalla buona educazione. Del resto dovremo convivere e servono rapporti di educazione e stima reciproci».
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