Mattarella, la scelta molto sospetta: cosa ha fatto nel giorno del voto
Nel giorno del referendum, Sergio Mattarella si è palesato in tarda serata. Per la precisione dopo le 20.30. Un'orario tutt'altro che casuale per recarsi alle urne a votare. Una scelta che ha un chiaro significato politico: i maligni, infatti, sussurrano che il Colle abbia voluto dare un aiutino a Matteo Renzi.
Già, perché se il Capo dello Stato "latita", e insomma non va a votare al referendum sulle trivelle, il messaggio è chiaro: la consultazione è inutile, anche per lui. Ma il fatto che abbia scelto la tarda sera per esercitare il suo diritto è ancor più sospetto: forse per lui il referendum contava, ma per questioni di realpolitik meglio se non avesse raggiunto il quorum, come è accaduto. Perfetto, dunque, votare a tarda sera, rompendo la consolidata prassi degli inquilini del Quirinale, che di solito, alle urne, si recano di primissima mattina (eccezion fatta per un lontano precedente che riguardò Cossiga).
Il sospetto, dunque, è che a causa del forte valore politico assunto dal referendum, Mattarella abbia scelto di influire il meno possibile sull'esito della consultazione, "nascondendosi". Già, perché l'inquilino del Colle, è cosa nota, della stabilità di governo ha fatto il suo pallino. E se quel referendum fosse passato, le conseguenze per Palazzo Chigi avrebbero potuto essere tragiche.
Nessun commento:
Posta un commento