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giovedì 31 marzo 2016

Travolta dallo scandalo, si dimette Guidi addio: il governo è all'angolo

Travolta dallo scandalo, si dimette. Federica Guidi addio: il governo è all'angolo



Federica Guidi si è dimessa. Il ministro dello Sviluppo Economico, con una lettera inviata al premier Matteo Renzi e diffusa dal Mise, annuncia il passo indietro a tempo record. Solo poche ore fa era emersa un'intercettazione telefonica in cui l'ormai ex ministro rassicurava il fidanzato, Gianluca Gemelli, circa l'approvazione di un emendamento alla Legge di Stabilità con cui è stato dato il via al progetto di estrazione petrolifera Tempa Rossa. Un'opera contestatissima dalle associazioni ambientaliste e molto "utile" al fidanzato del ministro, che ora è indagato dalla procura di Potenza.

"Certa della buona fede"  - "Caro Matteo - ha scritto la Guidi -, sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati - si legge nella lettera - due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese".

La telefonata e la Boschi - Nell'ambito dell'inchiesta che coinvolge Gemelli sono state arrestate cinque persone: quest'ultimo, emerge dagli atti, era interessato a sbloccare l'operazione Tempa Rossa, gestita da Total. Secondo l'accusa, dopo l'ok all'operazione, le aziende di Gemelli avrebbero guadagnato circa 2,5 milioni di euro di subappalti. Della vicenda, l'uomo ne parlava al telefono con la Guidi, che lo rassicurava: "Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se... è d'accordo anche Mariaelena la... quell'emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte. Alle quattro di notte... Rimetterlo dentro alla legge... con l'emendamento alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa... ehm... dall'altra parte si muove tutto!". Il compagno le chiede se la cosa riguardasse i suoi amici e il ministro gli risponde: "Eh certo, capito? Per questo te l'ho detto".

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