Forza Italia, la voce: "Anche le due fedelissime di Berlusconi Ravetto e Savino con Verdini". L'aut aut di Salvini
Sì, Renato Brunetta e Paolo Romani hanno siglato la tregua, ma dentro Forza Italia la situazione è ancora turbolenta. Nel giorno in cui i due capigruppo riconoscono di essere "i primi, nel rispetto dei parlamentari che rappresentiamo, ad essere portatori di opinioni diverse" ma garantiscono l'impegno "a valorizzare il dibattito e il confronto", cresce l'idea suggerita dagli stessi due parlamentari di "un organismo compiutamente rappresentativo scelto dal presidente Berlusconi". L'ipotesi della segreteria, dunque, riprende quota anche se Silvio Berlusconi deve fare i conti in queste ore con la nuova emorragia di deputati e senatori.
Chi va da Verdini - Sull'Huffington Post Flavia Perina snocciola numeri da brivido: "Denis Verdini sta parlando con tutti, ma proprio con tutti i 54 deputati e i 42 senatori di Forza Italia", assicura, suggerendo che in tanti potrebbero decidere di seguire l'ex coordinatore del Pdl nelle schiere dei filo-renziani. Gli argomenti utilizzati dall'ex braccio destro fidatissimo del Cavaliere sono i soliti: lo "sfascio" del centrodestra e il presunto progetto di Berlusconi di rottamare il partito. A loro, ai forzisti abbandonati a se stessi, Verdini offrirebbe dunque una scialuppa di salvataggio anche e soprattutto in vista delle elezioni nel 2018. Secondo i calcoli di Openpolis, dal 2013 a oggi Forza Italia ha perso 50 deputati e 47 senatori, praticamente la metà del contingente uscito dalle elezioni di quasi tre anni fa. La Perina fa anche i nomi dei papabili "voltagabbana": "Giorgio Lainati, Guglielmo Picchi, Giuseppina Castiello, e anche le ex fedelissime Laura Ravetto ed Elvira Savino, ma l'elenco è molto più lungo".
L'Opa di Salvini su Forza Italia - Il più lesto ad approfittare della situazione è Matteo Salvini, che rivendica subito la guida leghista del centrodestra: "Mi sembra che Verdini stia raccattando chiunque passi per strada, complice del disastro bancario. Quindi, se c'è qualcuno che vuole inciuciare con Renzi o con Verdini vada. Anzi, faccio un pubblico appello: chi si sente renziano, verdiniano o alfaniano, vada. Non mi serve, non ci serve". E così Berlusconi rischia di venire spolpato: a sinistra, dal duo Renzi-Verdini, a destra dall'alleato padano.
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