Monsignor Bagnasco: "Auspicabile un dialogo con l'Isis"
"Cercare dialogo con queste persone? Ci auspichiamo che sia possibile e su questo auspicio tutti dobbiamo continuare ad avere speranza e operare attraverso le vie che sono possibili all'intelligence e alla diplomazia". La "trattativa Chiesa-Isis (e Occidente-Isis) è possibile: parola di monsignor Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova.
Intervistato a Stanze Vaticane su Tgcom24, il Cardinale ha poi spiegato: "Dev'esserci però un isolamento radicale di tutti i governi, dicendo basta ad ogni rapporto, alle forniture di armi e viveri, con una condanna reale, che finora è stata però solo verbale e non pratica". Mettere i terroristi jihadisti con le spalle al muro, dunque, e poi eventualmente trattare. Posizione diversa rispetto a quella di Umberto Veronesi, che invitava a dare agli uomini di Al Baghdadi quello che vogliono.
Secondo Bagnasco ci sono due strade per reagire allo Stato Islamico: "Serve intanto una parola, una voce unica, unitaria, alta e insistente di condanna di questa strage e dell'odio di questa barbarie imperante. Questa voce dovrebbe sollevarsi da tutto il mondo indistintamente. Seconda via, a me pare, dovrebbe essere quella di isolare queste centrali del terrore e del terrorismo: tutti i paesi del mondo realmente sospendano, tronchino ogni rapporto, sia di tipo politico sia commerciale, con queste centrali. La domanda chi fornisce le armi e chi compra il petrolio, ecco, questa domanda è stata ancora inevasa e rimasta senza risposta".
Alla domanda se anche l'Italia adesso dovrà fare la sua parte per la lotta allo Stato Islamico, il cardinale ha risposto: "Nessuno può essere assente da questo fronte della giustizia e della pace che passa attraverso la via del dialogo e della condanna unitaria e dell'isolamento concreto. Anche l'Italia è presente e fa e farà la sua parte".
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