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sabato 28 novembre 2015

Scalfari: "Non scrivo più su Repubblica" Chi lo ha spinto via dal suo giornale

Eugenio Scalfari: "Dal 17 gennaio non scriverò più su Repubblica"




Fuori Uno e poi fuori due. E' fuga da Repubblica. Già la decisione del direttore Ezio Mauro di lasciare il quotidiano dopo 18 anni al timone aveva lasciato presagire la fine di un'epoca: quella del giornale-partito che per tanti anni ha fatto dell'anti-berlusconismo la sua ragione d'esistere. Ma il secondo addio è ancora più epocale: riporta "Il Foglio" che lo storico fondatore Eugenio Scalfari non scriverà più sul suo giornale. "Dal 17 gennaio prossimo non scriverò più su Repubblica" ha esternato dopo essere stato informato, prima da Ezio Mauro e poi da Carlo De Benedetti, che Mario Calabresi sarebbe arrivato a dirigere il quotidiano che lui aveva fondato il 14 gennaio 1976, cioè quasi esattamente 40 anni prima.

Scrive "Il Foglio" che Scalfari non avrebbe mai perdonato quel suo essere "dentro, ma anche fuori" il fronte che per anni si è opposto al leader di Forza Italia. "Dentro" perchè comunque da Repubblica era partita la carriera nei grandi giornali del figlio del commissario ucciso negli anni '70 da Lotta Continua. Ma anche "fuori", per quei rapporti, scrive "Il Foglio", comunque cordiali con il Cavaliere: "Anche negli anni di più acceso conflitto tra la sinistra e Silvio Berlusconi Calabresi ha sempre e malgrado tutto mantenuto un rapporto di stima personale più volte ravvivato da telefonate cordiali, incontri, colloqui persino affettuosi, con il Cavaliere che gli confessava: “Ma lo sa che io conoscevo il suo papà?”...". Troppo, per Barbapapà.

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