Tutti al benzinaio leghista. Salvini fa il pieno: prezzi stracciati
Sabato stranissimo alle porte di Milano con le code chilometriche vicino Cinisello Balsamo. Non è colpa del solito traffico di pendolari verso il capoluogo lombardo, ma di Matteo Salvini che ha "offerto" gasolio e benzina a prezzi stracciati, perché privi dei costi di Iva e accise. La Lega ha messo in scena un'iniziativa per protestare contro il ricarico di tasse che pesano sul carburante distribuito in tutta Italia. Secondo i calcoli leghisti la benzina oggi venduta alla pompa a 1,434 euro, potrebbe costare agli automobilisti 0,447 euro al litro, mentre il gasolio arriverebbe a 0,456. In media in Italia, urlano i leghisti al megafono agli automobilisti accorsi a centinaia per un pieno a buon mercato, si pagano 22 centesimi di tasse in più degli altri Paesi europei: "Non promettiamo di tagliare le accise subito - ha detto Salvini alla manifestazione #Liberiamoci - ma sicuramente è una vergogna. Quando saremo noi al governo mi impegno a toglierne qualcuna, per esempio i 22 centesimi che gli italiani pagano in più rispetto agli europei".
Il distributore - La manifestazione è stata finanziata direttamente dalla Lega, che si è accollata la differenza del costo del carburante al benzinaio marchiato Retitalia. Sono state 100 le automobili fortunate che hanno potuto rifornirsi con al massimo 10 euro ciascuno di carburante, circa 20 litri di carburante. Contro l'iniziativa della Lega hanno protestato invece alcuni gruppi dei centri sociali milanesi.
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