Volkswagen, primo rosso in 15 anni. Nel terzo trimestre 1,67 miliardi di perdite nette
Dopo una storia di successi, Volkswagen paga lo scandalo Dieselgate con il primo rosso in 15 anni: sono 1,67 i miliardi di perdite nette che la casa automobilistica tedesca ha registrato nell'ultimo trimestre. In rosso anche il risultato operativo che si è attestato a -3,48 miliardi. E lo scenario si aggrava ancor di più se si considerano le dichiarazioni rilasciate dai vertici di Volkswagen, che hanno stimato che anche gli utili di fine anno "saranno significativamente inferiori" rispetto a quelli del 2014. L'unica nota positiva è rappresentata dall'incremento delle vendite, con un +5% che corrisponde a 51,5 miliardi di euro.
Coinvolte anche Audi e Porsche - Matthias Mueller, amministratore delegato di Volkswagen, dovrà faticare molto per riconquistare la fiducia degli investitori. Non solo perché i costi complessivi legati allo scandalo dei motori truccati, stimati dagli analisti, oscillano tra i 20 e i 78 miliardi di euro. Ma anche perché, sull'azienda, sono piovute centinaia di cause, sia negli Stati Uniti che in Europa. E il gruppo, per risollevarsi, ha fatto sapere che taglierà anche le spese di Audi, che vale circa il 40% del profitto consolidato. Cattive notizie anche da Porsche. La casa automobilistica di Stoccarda ha detto infatti di aspettarsi, per il 2015, utili sensibilmente ridotti rispetto a quanto stimato nei mesi scorsi.
Rassicurazioni - Ma Mueller ha assicurato: "Faremo tutto il possibile per riconquistare la fiducia perduta". E sembra che la Borsa di Francoforte abbia già dato una risposta positiva, anche se sotto le aspettative degli esperti, con un +3% per Volkswagen. Perché, nonostante gli "oneri finanziari considerevoli", le vendite per il 2015 saranno stabili, assicurano i tedeschi.
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