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sabato 31 ottobre 2015

Caivano (Na): Algida, Accordo raggiunto Sospiro di sollievo per 151 operai

Caivano (Na): Algida, Accordo raggiunto Sospiro di sollievo per 151 operai



di Gaetano Daniele



Un accordo nella notte, in extremis, evita 151 licenziamenti forzati inseriti nella procedura di mobilità voluta il 16 settembre scorso dalla Unilever di Pascarola. La Multinazionale, ha chiesto di far estromettere 50 operai, senza una logica precisa. Il sindacato, che da settimane media con l'Azienda, è riuscito a tutelare attraverso la procedura delle dimissioni incentivate e della esclusiva volontarietà dell'operaio ad andare via. Anche se questo beneficio non è del tutto gratificante per un operaio che ha dato tutto per il proprio lavoro. La Unilever ha presentato anche un piano industriale per ampliare e portare alla ulteriore crescita della Multinazionale con eventuali assunzioni, dove attualmente presenta una forza lavoro di 806 lavoratori. Al momento però, i contratti di solidarietà, quelli che hanno consentito ai 151 operai di rimanere in forza alla Unilever, hanno una durata di 36 mesi e, in questo lasso di tempo, non vi saranno neanche perdite salariali. L'auspicio dei lavoratori tutti è di mantenere la loro postazione lavoro fino al termine consentito dalla legge, età pensionabile. 

Il Responso: 
“Gli accordi siglati in data odierna rappresentano per Unilever una risposta equilibrata e responsabile che il “sistema Caivano” nel suo insieme ha saputo dare all’istanza di competitività che proviene dai mercati. Questo sito ha bisogno di un cambiamento organizzativo e culturale importante e gli accordi siglati oggi vanno nella direzione giusta in quanto restituiscono vigore al futuro della fabbrica, salvaguardando la centralità del tema sociale. Infatti, fermo restando l’obiettivo di riduzione dei costi per garantire competitività e futuro sostenibile alla fabbrica, si è limitato il numero degli esuberi a 50 e nel contempo si è cercato di adottare soluzioni organizzative e ammortizzatori sociali (cd. contratto di solidarietà difensiva) che attenuano l’impatto sociale. Siamo fiduciosi che questo accordo sia la risposta convinta e responsabile di un sito produttivo che vuole rialzarsi e tornare a competere in Europa “. Questa la nota sindacale. 

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