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giovedì 24 settembre 2015

Ecco tutti (sono 208) gli esami medici che il governo ora ci vuole far pagare

Sanità, tutte le prestazioni che Renzi vuol tagliare



di Andrea Valle


Sono 208 le prestazioni a rischio inappropriatezza, comprese nell' elenco che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha consegnato ai sindacati medici nel corso dell' incontro di ieri pomeriggio. Sul tavolo del confronto il decreto contro le prescrizioni inutili a cui sta lavorando il ministero e che preoccupa i camici bianchi, passibili di sanzioni se non giustificano adeguatamente le prescrizioni di queste prestazioni, soprattutto esami.

A quanto si apprende i sindacati hanno 48 ore di tempo per fare le loro osservazioni tecniche, da riconsegnare al ministro. Entro la fine della settimana arriveranno altre piccole osservazioni dal Consiglio superiore di sanità, che ha già espresso parere positivo facendo alcuni rilievi recepiti dai tecnici del dicastero. Lo schema di decreto andrà poi in Conferenza Stato-Regioni. Il ministro ha annunciato ai sindacati l' intenzione di avviare un tavolo tecnico con le Regioni, a cui spetta l' applicazione del provvedimento e delle eventuali sanzioni, in modo che l' attuazione sia omogenea in tutti il territorio nazionale. La Lorenzin ha ribadito infine che nella Legge di stabilità saranno inserite le nuove norme sulla responsabilità professionale per arginare il fenomeno della medicina difensiva.

Fra le oltre 200 prestazioni di specialistica ambulatoriale oggetto del giro di vite, ce ne sono alcune di estrazione e ricostruzione dei denti, l' applicazione di apparecchi mobili o fissi; esami di radiologia diagnostica come Tac e risonanza magnetica della colonna, degli arti superiori e inferiori, densitometria ossea. E ancora, dovranno essere prescritti con precisi paletti esami di laboratorio come colesterolo totale e Hdl e Ldl, trigliceridi, solo in persone con più di 40 e con fattori di rischio cardiovascolare o familiarità, da ripetere a distanza di 5 anni; test allergologici; test per valutare la compatibilità in caso di trapianto (tipizzazione genomica); esami di dermatologia allergologica.

Il documento scatena reazioni contrapposte. «Il punto debole del decreto ministeriale della Lorenzin è che mette in moto un meccanismo, quello sanzionatorio rispetto alle prescrizioni cosidette 'inappropriate', che oltre a spaventare il medico e farlo lavorare male, creano un danno al malato che vedendosi negare la Tac o l' esame rinuncerà a curarsi del tutto o andrà nel privato. Così salta il delicato e fondamentale rapporto paziente-medico». Ad affermarlo è Domenico Iscaro, presidente nazionale dell' Anaao Assomed, che commenta l' incontro tra i sindacati di categoria e il ministro Lorenzin per valutare la bozza di decreto ministeriale sull' appropriatezza prescrittiva. «Abbiamo fatto presente al ministro che nessun medico si sogna di contestare l' appropriatezza», aggiunge Iscaro, «ma è il metodo che non accettiamo, ovvero realizzare questo passo con un atto amministrativo». Quindi secondo l' Anaao si «rischia di fare una grande confusione e trasferire sulla spalle dei pazienti più deboli il peso di alcune scelte», conclude. L' elenco delle oltre 200 prestazioni a rischio inappropriatezza «si traduce nei fatti in un altro taglio alla sanità». E' il commento di Massimo Cozza, segretario Fp Cgil medici, dopo l' incontro fra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e i sindacati medici sul decreto contro le iper-prescrizioni.

«Abbiamo espresso la nostra contrarietà», spiega Cozza all' Adnkronos Salute, « a questo sistema che prevede che siano i cittadini a pagare quando si ritiene che la prestazione sanitaria non rispetta le indicazioni di appropriatezza e che i medici siano sanzionati se invece la prescrivono e le loro motivazioni non vengono giudicate sufficienti. E' un sistema punitivo sbagliato. E' giusto avere linee guida e criteri contro l' inappropriatezza prescrittiva», prosegue, « ma non si può procedere con diktat e 'liste di prescrizione', che rischiano di minare il rapporto di fiducia fra il medico e il cittadino. L' anamnesi è un atto medico complesso che non si può racchiudere in una griglia di criteri». I medici radiologi esprimono un parere fortemente positivo sulla iniziativa del ministro Lorenzin. «Si tratta, pur con tutte le modifiche necessarie sulle sanzioni, di un primo passo importante che consente di mettere il tema della appropriatezza, ed in particolare di quella prescrittiva, al centro di un tavolo fatto di soluzioni pratiche e non solo di discussioni filosofiche». Lo ha detto Corrado Bibbolino Segretario Nazionale SNR all' uscita della riunione di Lungotevere Ripa. Previste sanzioni, dottori sul piede di guerra. 

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