Apple punita da Wall Street, crollo in Borsa: troppo dipendente da iPhone e indecisa sul futuro
@Juan_R
La Apple dipende in modo vitale dalle vendite degli iPhone e dai rumors che sull'azienda di Cupertino circolano da tempo sul progetto di diventare operatore mobile. Così facendo però scalzerebbe tutte quelle società di telefonia mobile che in giro per il mondo hanno contribuito alla fortuna degli stessi iPhone e iPad. Alle voci Apple ha dovuto rispondere con secche smentite, ma che stia lavorando sul progetto di diventare operatore virtuale, in gergo Mvno (Mobile Virtual Network Operator) e anche da tempo, lo scrivono siti specializzati come Business Insider. Questo clima di indecisione non è piaciuto agli operatori di Wall Street. Il titolo Apple da sempre in crescita ha subito un brusco calo mentre i rumors rimbalzavano da un sito all'altro, prima è calato del 4,4% poi con la smentita dell'azienda ha attutito al 3,1%.
La prospettiva - Diventare operatore virtuale per Apple sarebbe in linea con la filosofia che l'ha sempre contraddistinta dai tempi di Steve Jobs. Il fondatore dell'azienda ha sempre preteso che i prodotti della mela morsicata non dovessero dipendere da nessuno sia per l'hardware che per il software. È stato così per i computer, lo è stato per gli iPod, ma non per gli iPhone che per funzionare hanno sempre avuto bisogno di sfruttare le reti degli operatori. Questi a loro volta cercato di vincolare i clienti, proponendo i melafonini a prezzi più convenienti o con pagamenti rateali. Per Apple diventare operatore virtuale sarebbe il modo per offrire un servizio più affidabile che si appoggerebbe su più reti, così da non far mai venir meno il segnale. Di contro però verrebbe meno il sostegno degli operatori e il loro fondamentale apporto economico. Da qui la reazione di Wall Street che ha bocciato l'idea di Apple di svincolarsi da tutte le telco.
Dipendenza - A impensierire la borsa non c'è solo la prospettiva di una Apple Sim. Di mezzo ci sono i dati di vendita degli iPhone che non brillano più come un tempo. Scrive Italia Oggi che nell'ultimo trimestre le vendite dei melafonini sono state più basse delle attese dei mercati, anche se Apple non smette di farci guadagni stellari. In tutto il mondo è l'intero mercato degli smartphone a rallentare, il che fa sospettare gli analisti che si stia andando incontro a una saturazione da telefonini che hanno tempi di sostituzione sempre più lunghi. Negli ultimi tre mesi Apple ha calato le vendite in Cina, dove è cresciuta la concorrenza delle aziende locali, in Europa è calato il fatturato del 15%, in Giappone del 17.
Il futuro - La bacchettata di Wall Street dovrebbe aver fatto capire ai manager di Cupertino che c'è solo una via per evitare un lento e inesorabile declino, una volta arrivati in cima. La soluzione sta in quello che la Apple ha sempre fatto: innovare e inventare oggetti che cambino la vita della gente. Ci hanno provato con l'Apple Watch, anche se a stento sono stati superati i milioni di pezzi venduti. Gli occhi degli analisti sono quindi puntati sul misterioso progetto dell'iCar, di cui pochissimo si sa, ma tanto si fantastica. Se la Apple saprà rivoluzionare il settore dell'autotrasporto, sarà meno dipendente dall'iPhone, oggi gallina dalle uova d'oro, ma non eterna.
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