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venerdì 24 luglio 2015

SILVIO-VERDINI, È FINITA Il pranzo d'addio: i retroscena

Forza Italia, Denis Verdini lascia. Berlusconi: "Vai con Renzi, sei politicamente finito"




Tra Silvio Berlusconi e Denis Verdini adesso è finita davvero. Il pranzo a Palazzo Grazioli, presenti anche Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Niccolò Ghedini, ha sancito l'uscita dell'ex coordinatore del Pdl da Forza Italia. I toni sono stati pacati, da vecchi amici quali rimangono il Cavaliere e il suo ex braccio destro. Ma politicamente il dado è tratto: Verdini guiderà ora la sua pattuglia di "responsabili" a sostegno di Matteo Renzi, promettendo di appoggiare le riforme condivise ma non la fiducia, come avverte l'uscente Luca D'Alessandro. 

Quanti sono i responsabili - Sulla carta, si tratta di una mezza dozzina di deputati, forse 8 (che non bastano per creare un gruppo autonomo a Montecitorio, ne servirebbero 20) e di una decina quasi esatta al Senato, dove i numeri ballerini del governo potrebbero giocare a favore dei verdiniani, creando però molti mal di pancia tra quelli del Pd. 

"Denis, con Renzi sei finito" - È proprio su questo punto che Berlusconi picchia per cercare di convincere Verdini a restare: "Stai facendo un errore gravissimo - gli avrebbe detto -. Mi dispiace, umanamente, personalmente, che te ne vai dal nostro partito ma andando con Renzi sei politicamente finito. Che prospettiva hai? Quanto conteresti? Davvero pensi che lì ci sia un futuro per voi?". Non a caso, ai suoi fedelissimi, l'ex premier assicura: "Se ne andranno in 5 o 6, non ci faranno male. Anzi, vedrete, il danno sarà tutto per Renzi, che dovrà gestire gente che nel suo partito considerano impresentabile. Voglio proprio vedere come farà...". 

Lo scontro sul Cerchio magico - Verdini, però, è giunto all'incontro già convinto di cosa fare, forse anche per merito della cena avuta un paio di giorni prima con Luca Lotti, il braccio destro del premier che vede l'appoggio esterno di Verdini più come una pistola alla tempia per la minoranza interna (numericamente non più decisiva) che come una reale stampella governativa. Toni pacati, si diceva, ma irremovibili. D'altronde, da mesi Verdini lamentava una situazione interna a Forza Italia ormai ingestibile, con critiche sia alla linea del partito sia alla sua nuova guida. Grande sponsor del Patto del Nazareno, il fiorentino ha lavorato per ricucire lo strappo di febbraio senza riuscirci. Soprattutto, però, si è sentito via via spodestato da azzurri rampanti come Giovanni Toti, Maria Rosaria Rossi, Deborah Bergamini. Non a caso, i più maliziosi (vedi alla voce: Repubblica) riportano una frase velenosissima che Verdini avrebbe riferito a Berlusconi: "Silvio, non posso farmi comandare da quelle tre ragazzine". E se le prime due sono la Rossi e la Bergamini, la terza è un attacco anche personale al Cav, perché si tratta di Francesca Pascale.

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