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sabato 18 luglio 2015

Scontri al corteo contro gli immigrati Ma la polizia manganella gli italiani

Roma e Treviso, proteste contro gli immigrati: "Noi qui non li vogliamo"




L'Italia scende in piazza contro gli immigrati. Due i centri delle proteste: Treviso e Roma. Si parte dalla città veneta, da Quinto per la precisione, dove nelle notti scorse ci sono stati scontri, atti di violenza per dire "no" all'invasione. In mattinanta, la reazione dei centri sociali: alcuni antagonisti si sono recati sotto gli uffici della prefettura, tra urla e spintoni. I centri sociali hanno manifestato la loro solidarietà ai profughi arrivati nei giorni scorsi e che i cittadini non vogliono. Nel frattempo il sindaco di Quinto, Mauro Dal Zilio, ha spiegato che i profughi saranno condotti nell'ex caserma Serena, situata al confine tra Casier e Treviso.

Nella capitale - Dunque la protesta a Roma, dove la popolazione protesta contro il trasferimento imposto dal ministero dell'Interno, Angelino Alfano. L'accusa contro il leader Ncd è quella di "abuso di potere". I residenti di Casale San Nicola hanno sbarrato l'accesso a tre furgoni e a un suv del reparto mobile della polizia. I cittadini hanno bloccato la stada che porta alla scuola Socrate, dove dovrebbe arrivare il gruppo di profughi, una ventina. Cantando l'inno d'Italia, i residenti si sono opposti al passaggio della polizia. Le 250 famiglie del comprensorio interessate dal trasferimento ritengono l'edificio e la zona inadeguate all'accoglienza: troppi i 100 immigrati previsti su una popolazione di 400 persone. Presenti anche esponenti di CasaPound, tra manifestanti e polizia ci sono stati violenti scontri.

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