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lunedì 20 luglio 2015

Renzi taglia le tasse sulla casa? Ecco chi pagherà: gli aumenti

Renzi, il taglio delle tasse sulla casa costa 50 miliardi: detrazioni e aumenti, ecco dove troverà le coperture




Si fa presto a dire "via la tassa sulla casa". La promessa di Matteo Renzi può costare qualcosa tra i 35 e i 50 miliardi di euro, non noccioline, e rischia di scontrarsi nello scoglio che ha affondato i governi di Mario Monti ed Enrico Letta. Abbassare le imposte, tra cui la più odiata di tutte, l'Imu, è carta elettorale sempre valida ma pericolosissima in tempi di crisi e conti ballerini, visto che come ha ricordato Renato Brunetta mancano ancora coperture certe (cioè 20 miliardi) da trovare entro dicembre per scongiurare l'aumento dell'Iva nel 2016. Aumento che d'altra parte garantirebbe più entrate allo Stato facendo perdere gradualmente ai contribuenti la sensazione di quello che è veramente: una tassa occulta. E mentre un compagno di partito di Renzi come Piero Fassino, presidente Anci, si dice preoccupato perché la revisione della tassa sulla casa rischia di lasciare buchi enormi nei bilanci dei Comuni, dentro al governo è già iniziato il piano "tesoretto", ossia dove trovare quei famosi 50 miliardi entro il 2018. 

Chi verrà stangato - Difficile quantificare quanto si potrà guadagnare tramite la lotta all'evasione fiscale (non a caso, un altro dem critico come Roberto Speranza ha fatto notare al capo di non aver sentito una-parola-una al riguardo), occorrerà allora pensare a come verrà spostata la proverbiale coperta corta. In altre parole: taglio una tassa lì, ne aggiungo un'altra là. Chi ci rimetterà? Secondo Il Tempo, è allo studio l'aumento dell'Imu sulle seconde case (per un gettito di circa 19 miliardi) e immobili diversi dalla prima abitazione (uffici, negozi, capannoni). Nel mirino anche le detrazioni, che potrebbero essere tagliate per almeno 1,5 miliardi

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