Immigrazione, la Francia contro Matteo Renzi: "Vanno gestiti dall’Italia". E lui: "Se necessario faremo da soli"
Dopo che Matteo Renzi aveva paventato l’esistenza di un fantomatico “piano B” per far uscire i migranti dai confini italiani, è arrivata puntuale la risposta della Francia. A seguito della chiusura della frontiera a Ventimiglia, il premier aveva dichiarato di voler varare una serie di provvedimenti fra cui la concessione di un permesso temporaneo che possa consentire ai profughi di spostarsi per tutto il territorio europeo. Ma il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, è stato categorico: “Non devono passare, è l’Italia che deve farsene carico. Bisogna rispettare le regole di Schengen”. Messo al corrente del "no" francese, Renzi non ha esitato a controbattere a sua volta: "Se necessario faremo da soli".
Porte in faccia - Cazeneuve, durante un’intervista a radio Rmc e a BFM-Tv, ha infatti dichiarato: “abbiamo avuto circa 8.000 passaggi e abbiamo fatto riammettere in Italia circa 6.000 migranti dall’inizio dell’anno. E nel 2014 abbiamo proceduto a 15.000 riaccompagnamenti alla frontiera”. Numeri che non lasciano spazio a interpretazioni: è solo l’incremento del fenomeno che ha messo in evidenza la riapertura delle dogane, ma la Francia non vuole lasciar passare nessuno già da molto tempo. “Se vogliamo garantire che l’accoglienza dei rifugiati sia sostenibile - ha poi continuato il ministro - bisogna essere fermi nei confronti degli altri”.
Teneteveli voi - Cazeneuve ha fatto appello alle leggi europee e a quelle sul diritto di asilo, secondo cui “quando i migranti arrivano in Francia dopo essere passati per l’Italia ed essersi lì registrati, si applica la legge europea, e ciò significa che essi devono tornare in Italia. Non hanno il diritto di passare”. Sulla questione si è espressa anche la Commissione europea, tramite la portavoce del Commissario all’Immigrazione Natasha Bertaud: “siamo al corrente dei controlli alle frontiere di Francia, Austria e Svizzera e stiamo verificando. Ricordiamo che tutti devono rispettare Schengen e le regole del sistema di asilo europeo”.
La replica di Renzi - Al termine dell’incontro con il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, Renzi ha poi replòicato alla chiusura egoistica del ministro francese: "L’Europa ha il dovere di affrontare il problema immigrati tutti insieme. Per noi questo è il piano A. L’atteggiamento muscolare che alcuni ministri di Paesi esteri stanno avendo va nella direzione opposta". Ha quindi poi definito le caratteristiche del suo "piano B": "L’Europa è a un bivio: se vuole essere comunità di persone come noi l’abbiamo sognata, immaginata e costruita deve farsi carico di risolvere tutti insieme il problema dell’immigrazione. Se così non sarà, faremo da soli: questo è il piano B. Siamo un grande Paese, con una forza e solidità che nessuno mette in discussione. Ma questa sarebbe una sconfitta per l’Europa".
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