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venerdì 19 giugno 2015

A Pitti Uomo la vanità dell'unisex Il ritorno di Bikkembergs

A Pitti Uomo la vanità dell'unisex  Il ritorno di Bikkembergs


di Daniela Matromattei 


C’è chi dice che a Pitti Uomo siano sbarcati gli Young Urban Creative, i giovani creativi metropolitani, un’evoluzione degli Yuppie anni 80, chi è convinto che siano tornati i pantaloni morbidi e chi afferma che l’uomo sia diventato più vanitoso che mai. Di sicuro torna l’unisex e appare evidente una mescolanza fra le stagioni, che finalmente ci libera dal cambio armadio inverno-estate. Ed è altrettanto vero che il mercato maschile è in crescita. Tanto da spingere Gherardini a lanciare la linea uomo che comprende travel kit, zaino-borsa weekend peso piuma da portare a mano o a spalla e un parka leggerissimo, antipioggia e antivento, unisex realizzato in collaborazione con Herno.

La vetrina internazionale di Firenze ha riportato alle origini Bikkembergs che ha presentato la prima collezione di underwear, beachwear e sockswear prodotta e distribuita da Perofil, grazie all’accordo siglato nel mese di gennaio 2015. Come è nel dna del brand questa nuova linea è all'insegna del trionfo della bellezza maschile. Ad interpretarla un esercito di 11 sportivi, arrivati in Fortezza da Basso indossando soltanto intimo e costumi da bagno. Dopo aver attraversato viaggetti e padiglioni, i ragazzi si sono posizionati su un grande podio logato Bikkembergs, elevato da un campo di prato verde ad un'altezza di 2 metri nel cortile della Polveriera. Un'installazione artistica a tema «Olympic games», infatti gli interpreti hanno indossato l'intimo e i costumi da bagno della capsule collection dedicata alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, caratterizzati da una stampa forte e colorata ispirata alle discipline sportive.

Come dice Pino Lerario (Tagliatore) che ha presentato a Pitti blazer a quadri bianchi e blu (vira verso il denim) , quello che vedremo nelle vetrine dei negozi per l'uomo il prossimo anno resta sempre la giacca, spesso abbinata al gilet, rinnovata con macro armature su strutture svuotate (Paoloni), alleggerite come cardigan in maglia. Texture e disegni d'ispirazione anni Settanta hanno un aspetto tridimensionale (L.B.M. 1911), ton sur ton o con nuance a contrasto. Si confermano assoluti evergreen il check e la riga, mentre si afferma l'effetto denim su giacche tinte in capo, reversibili oppure con impunture a contrasto. I revers delle giacche sono accentuati ma s' innestano su capi spalla iper light. I pantaloni sono morbidi o slim: con cavallo basso o pince; in tessuto unito o finestrato ma sempre con risvolto e caviglia a vista (purtroppo). L'utilizzo del colore diventa immancabile nell'impreziosire completi e blazer con dettagli, bottoni, cuciture, fodere e sottocolli: accanto ai classici azzurri, beige e marroni, la palette si anima di gialli, rossi, rosa, arancio in studiati abbinamenti. Ma c’è poco da fare il colore dominante è il blu (gessato per Lardini, dal navy al bluette per Manuel Ritz), fa eccezione Wooster Lardini con i suoi completi di lino e seta, con pantaloni morbidi e caban senza maniche in total bianco avorio.

«Blue is the New Black», come insegna Giorgio Armani, diventa il nuovo mantra dell'eleganza maschile per il 2016. Protagonista di una palette sempre più aperta alle sfumature, diventa codice trasversale tra classico e sportswear, formale e informale, outfit e accessorio. Un colore «per sempre», fedele passepartout di stile, che contiene dentro di sé anche tutto il mondo del denim. Ed è proprio il blue denim, accanto a tante diverse tonalità decise e intense, uno dei cromatismi di punta per la prossima primavera. Mentre il blue Royal veste impalpabili sciarpe estive e setose cravatte, ma anche nuovi pezzi swimwear sartoriali a stampa cravatteria. In versione indaco e accostato al bianco evoca atmosfere da Riviera, centrale nell'immaginario navy dà vita ad un look da moderno marinaio in blazer destrutturati, t-shirt in lino e pantaloni skinny, con occhiali dalle lenti colorate. E ancora, modulato in righe, micro fantasie, micro texture, check ton sur ton e a contrasto interviene a caratterizzare giacche e abiti ricchi di fair play.

Il dettaglio eccentrico lo troviamo nelle calze: Gallo presenta le caleidoscopio con micro fantasie di ispirazione sartoriale, cachi, turchese, rosso. , dice il patron Giuseppe Colombo. Tutte le sfumature, dal rosso all’arancio anche da Bresciani. Fantasiose con animali alati per La Perla. L'uomo nuovo affida alle calze il ruolo di vivacizzare l'immagine che un tempo era delle cravatte. E allora Roy Roger's usa i calzini colorati, con micro ancore e barche a vela, come nuove pochette, inserite nelle tasche posteriori dei jeans della linea Denim & Socks.

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