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venerdì 19 giugno 2015

Dopo il trionfo, la prima battaglia: tra Toti e Salvini adesso è scontro

Liguria, Giovanni Toti verso la resa: una giunta quasi tutta di leghisti




Dopo la gioia della vittoria, i primi dissapori. Il terreno è quello della Liguria, dove dopo il decisivo contributo alla vittoria di Giovanni Toti, la Lega Nord passa all'incasso. Già, perché il Carroccio ha già "pagato", sacrificando il candidato Edoardo Rixi in favore dell'oggi governatore Giovanni Toti. Scelta azzeccata, anche se, come detto, senza i "voti verdi" difficilmente l'ex direttore Mediaset avrebbe potuto sbaragliare la concorrenza della piddina Raffaella Paita. Il punto è che la Lega, alle urne liguri, ha raggranellato il 20,25% - mica bruscolini - rispetto al 12,66% di Forza Italia. Così oggi Matteo Salvini e il suo Stato maggiore locale vogliono far fruttare quei consensi, piazzando i propri uomini nella nascente giunta (lasciando così poco margine di manovra al governatore Toti). Il punto è semplice: i leghisti, prima del voto, si sono arresi a Silvio Berlusconi, e ora non è loro intenzione (ri)farlo (piccola parentesi: si "arresero" perché l'accordo prevedeva l'appoggio di Forza Italia a Luca Zaia in Veneto, quando ancora si pensava che l'armata Brancaleone Moretti-Tosi potesse insidiarlo).

Molto verde, poco azzurro - Il timore (fondato) di Toti, ora, è che riempiendo la giunta di uomini del Carroccio, questi rispondano in primis a Slavini e Rixi piuttosto che a lui. Nel frattempo impazza il toto-nomi, tanto che lo stesso Toti poche ore fa è stato costretto ad intervenire parlando di "nomi di fantasia". Eppure di nomi se ne fanno, eccome, e ne fa soprattutto Il Secolo XIX, il quotidiano di Genova, che ha dato alle stampe i nomi dell'ipotetica giunta "totiana" (o "rixiana"?). Una giunta molto, molto leghista: già, perché secondo Il Secolo, l'unico posto riservato a Forza Italia sarebbe quello di assessore al Welfare, che andrebbe al sindaco di Ameglia, Giacomo Giampedrone. Quindi un incarico di rilievo ad Ilaria Cavo, la giornalista Mediaset, che dovrebbe entrare con un incarico apicale nello staff di Toti.

Forza Italia si arrende? - Gli altri nomi? Tutti leghisti, o di quell'area. Sonia Viale dalla segreteria del Carroccio ligure dovrebbe planare fino alle Infrastrutture e alle Attività Produttive; quindi Stefano Mai, all'Urbanistica, Ambiente e Mobilità; e ancora Luca Gandullia e Fabio Rizzi, due tecnici che dovrebbero rispettivamente approdare al Bilancio e alla Sanità. In Giunta, infine, dovrebbe esserci spazio anche per Fratelli d'Italia, con Carlo Fidanza, che potrebbe strappare il Turismo e Sport (a bocca asciutta invece gli alfaniani, sì nella coalizione ma inchiodati all'1,71% raccolto alle urne). Certo, ad oggi si tratta di indiscrezioni, come detto già smentite da Toti. Eppure pare evidente come al di là delle parole ci sia un piccolo scontro in atto. Un piccolo scontro "poltronaro" dove Forza Italia potrebbe trovarsi costretta ad abdicare: la Lega ha già fatto il suo gesto di generosità, e non è disposta a ripeterlo.

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